L’ex-arsenale del genio militare di Pavia si inserisce in un’area strategica per la città, un’area di 140.000 mq a soli 10 minuti dal centro, a pochi minuti dalla stazione ferroviaria, costeggiata da uno dei principali assi viabilistici della città. Il progetto nasce da osservazioni riguardanti il contesto nel quale si inserisce. La particolarità dell’area è la presenza di due parti contrapposte, divise dal Navigliaccio che mostrano caratteristiche diverse: una parte è costituita da edifici storici risalenti al 1860 circa, mentre l'altra da edifici più recenti e di tipo più “industriale”. Questa dualità ha portato alla realizzazione di un progetto che considera le due aree come delle individualità che stabiliscono relazioni puntuali. Tramite uno studio sulla città e le sue peculiarità è stato sviluppato un progetto che ne soddisfa i diversi bisogni. Viene inserito un polo della facoltà di scienze agrarie ed alimentari, ed una serie di attività per la città connesse all'innovazione, alla cultura, alle tradizioni e alla creatività legati al settore dell'alimentazione e del cibo. L’architettura è uno strumento per differenziare i luoghi e attraverso di essa è stato possibile distinguere i luoghi dell’università dai luoghi della città. Il primo passo è stato definire l’identità dell’università: posta su un basamento è caratterizzata da edifici a padiglione che si relazionano fra loro creando un fronte definito verso il Navigliaccio. L’elemento generatore del progetto è il muro: un muro a spessore uniforme, la cui altezza varia in funzione dell'edificio che questo genera, un muro in mattoni che vuole riprendere le tecniche costruttive locali cercando un legame con le preesistenze. I luoghi della città si insediano nelle preesistenze storiche, le quali accolgono le varie funzioni in base alle loro caratteristiche intrinseche. E’ stato pensato un percorso di attività legate dal tema dell'alimentazione e del cibo. Le funzioni inserite all'interno del progetto, legate per la maggior parte all'agricoltura e all'alimentazione, vogliono omaggiare la storia e le tradizioni locali, trasformandosi in un percorso atto a sensibilizzare ed educare le persone.

Da arsenale militare ad arsenale agroalimentare. Orizzonti perduti : progetto di recupero e conversione dell'area dell'ex arsenale di Pavia

STEFANAZZI, FEDERICO;NIFOSI', AMELIA;RUSSO, VERONICA
2015/2016

Abstract

L’ex-arsenale del genio militare di Pavia si inserisce in un’area strategica per la città, un’area di 140.000 mq a soli 10 minuti dal centro, a pochi minuti dalla stazione ferroviaria, costeggiata da uno dei principali assi viabilistici della città. Il progetto nasce da osservazioni riguardanti il contesto nel quale si inserisce. La particolarità dell’area è la presenza di due parti contrapposte, divise dal Navigliaccio che mostrano caratteristiche diverse: una parte è costituita da edifici storici risalenti al 1860 circa, mentre l'altra da edifici più recenti e di tipo più “industriale”. Questa dualità ha portato alla realizzazione di un progetto che considera le due aree come delle individualità che stabiliscono relazioni puntuali. Tramite uno studio sulla città e le sue peculiarità è stato sviluppato un progetto che ne soddisfa i diversi bisogni. Viene inserito un polo della facoltà di scienze agrarie ed alimentari, ed una serie di attività per la città connesse all'innovazione, alla cultura, alle tradizioni e alla creatività legati al settore dell'alimentazione e del cibo. L’architettura è uno strumento per differenziare i luoghi e attraverso di essa è stato possibile distinguere i luoghi dell’università dai luoghi della città. Il primo passo è stato definire l’identità dell’università: posta su un basamento è caratterizzata da edifici a padiglione che si relazionano fra loro creando un fronte definito verso il Navigliaccio. L’elemento generatore del progetto è il muro: un muro a spessore uniforme, la cui altezza varia in funzione dell'edificio che questo genera, un muro in mattoni che vuole riprendere le tecniche costruttive locali cercando un legame con le preesistenze. I luoghi della città si insediano nelle preesistenze storiche, le quali accolgono le varie funzioni in base alle loro caratteristiche intrinseche. E’ stato pensato un percorso di attività legate dal tema dell'alimentazione e del cibo. Le funzioni inserite all'interno del progetto, legate per la maggior parte all'agricoltura e all'alimentazione, vogliono omaggiare la storia e le tradizioni locali, trasformandosi in un percorso atto a sensibilizzare ed educare le persone.
CAMPANELLA, CHRISTIAN
CROCE, SERGIO
GARAVAGLIA, ELSA
PALMA, DANIELE
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
21-dic-2016
2015/2016
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/132394