Risbaf textile factory. Interventions for sustainable development of Isfahan industrial heritage

Risbaf, a historical textile factory located in Isfahan (3rdbig city of Iran) undergoes a tragic destruction due to lack of interest in any kind of improvement and refurbishment from the current responsible organization -Iran Melli Bank- who assume the ownership of the site during the current period. Starting the project, further investigations both historically and in the level of the urban studies, reveal opportunities on the Risbaf Textile Factory such as rich historical value, great location regards to the Isfahan city center, laterally unifying with the Chaharbagh street skyline, and a unique urban context of the city remained in the site. Striving for a higher level of life quality led us to start this project. A comprehensive proposal which can bring back the identity and perception to the city, opening the horizons to green development, even as a solution for the conservation and refurbishment of the heritages in Iranian cities. Following the sustainability guides, different aspects are to be considered. Proper integration with the urban context, land use as an integration of buildings and landscape inside the site are the key elements of sustainable urban development. Not to be forgotten that all these should provide a vibrant promenade to encourage individuals interaction in public spaces both in local scale and city scale. The architectural design follows the same rules in urban scale beside the fact the improving the performance of the existing buildings is often challenging and many of the issues to address are amplified for buildings which are formally listed or in a conservation area. It is important that useful and reliable information is available to support sustainable refurbishment for the market shift from new build to major refurbishment, as we tried in our proposal. Unfortunately the lack of cooperation from the current owner of the site in addition to no proper response from the local municipalities - regions 1, 3, 4 and 9 - and lack of documentation by the Iranian National Heritage Organization which was quit unexpected as the whole site has been registered in the list of national heritages. In our project, energy demand is reduced by means of different technical solutions. Natural Daylight and sunlight exposure is optimized. Moreover, by controlling the sun light and the shading system we provided convenient solution for to the occupants even in summer when the hot weather of Isfahan becomes a challenge. The project tries to illustrate some of the methods whose application would be a great step towards a sustainable building construction in Isfahan. Considering Iran as one of the biggest developing countries, and its speed toward the development which led to misuse of natural resource and environment, the biggest hope is a day when every single decision for a building or public area is truly based on our deep respect toward the environment and the nature that we live inside.

Risbaf, una storica fabbrica tessile ubicata ad Isfahan – terza città per grandezza in Iran – ha subìto una tragica, seppur parziale distruzione a causa della mancanza di interesse nella conservazione e riuso dei suoi manufatti architettonici. L’attuale proprietà dell’area, Iral Melli Bank, non ha infatti ritenuto fino ad ora conveniente preservare gli edifici compresi nell’area della fabbrica. Nel corso della ricerca storica e urbanistica, sono emerse interessanti opportunità nel possibile riuso della fabbrica soprattutto per la sua localizzazione strategica all’interno del tessuto urbano di Isfahan, oltre che per il suo alto grado di valore storico e architettonico; la sua posizione in particolare appare strategica nello skyline della Chaharbagh Street ed ha grande valore di memoria storica essendo l’unico esempio di archeologia industriale rimasto in città. La tesi si pone l’obiettivo di proporre una strategia di intervento che possa riportare alla luce, anche mediante l’approfondimento dei temi di sostenibilità ambientale ed energetica, un’importante identità culturale e percezione della città, e che tale strategia possa essere applicata in altre realtà urbane in Iran. Sotto l’aspetto della sostenibilità, sono stati considerati diversi temi in merito ad una corretta integrazione urbana dal punto di vista dell’uso del suolo e degli edifici all’interno del lotto. Non meno importante è stato lo studio della permeabilità del sito per incoraggiare l’interazione sociale, sia a scala locale che urbana. Il progetto architettonico segue la medesima direzione di quello a scala urbanistica, con l’intento di incrementare il livello di performance e funzionalità dei singoli edifici; in particolare lo studio di progetto si focalizza sui manufatti vincolati. La necessità di reperire informazioni e documenti sui manufatti esistenti è sicuramente cruciale per consentire un lavoro completo ed approfondito di analisi, nel caso in esame ci si è scontrati con la mancanza di documentazione e di collaborazione da parte della municipalità (regioni 1,3,4 e 9) della sovrintendenza generale iraniana, nonostante si tratti di un sito sottoposto a vincolo dalla stessa soprintendenza. Uno degli obiettivi del progetto è la riduzione dei consumi energetici, che si è ottenuta con varie soluzioni tecniche e progettuali: si è ottimizzata l’esposizione solare per una maggiore apporto di luce naturale, anche per mezzo di sistemi di schermature solari che sono state studiate sia per l’ottimizzazione illuminotecnica che per l’ombreggiamento nel periodo estivo. Il progetto illustra alcune scelte progettuali e tecnologiche voltate al miglioramento del bilancio energetico in genere. Considerando che l’Iran è uno dei più popolosi trai i paesi sviluppati e che la sua crescita demografica comporterà una sempre maggiore richiesta in termini di consumo delle risorse naturali e di fonti energetiche, la speranza è che nel futuro ogni decisione riguardante i singoli edifici così come grandi aree urbane – pubbliche o private – sia basata sul rispetto dell’ambiente.