The desire from the beginning of this training program started in 2009 was to make the final thesis on a concrete project for my country, Cameroon. In 2013, Giuseppina Airoldi who is a volonty of COE in Cameroon for almost four decades, has urged me to give my little contribution to the new project called LABA (Libera Accademia delle Belle Arti) of Brescia is thinking to create a LABA (Libre Academie des Beaux Arts) in Douala. So, I took the opportunity to ask for more information about this, then I presented to the committee of Professors, responsible for the thesis, The response whish came out was positive. Happy with these steps providential I would say, many questions have arisen about the issues at stake, because at the end, the purpose is to put into practice the summary of a process of multidisciplinary studies, which aims to acknowledge and to solve problems in an innovative way. The Architecture is triyng to fit into one of the largest central African country, because the architecture level is expanding. Then thinking of the LABA in Douala, specifically is to find design solutions, architectural / distribution, engineering and utilities, designing a complex consisting of classrooms, laboratories, offices and car park. It must be said that being the first academy of its kind in the country, the fondamental goal is to create a more comfortable services for students. The primary aimi to attract the attention of the public, with a language of its own, which will characterizes not only the building itself, but also talk about new absolute function in that great city. Since this is essentially an art school, trying to stimulate a spirit of inquiry from the outside through its various colors, creation, imagination and enthusiasm, which are the fondamental points for a good education to the beneficiaries. Recognises that good architecture can not exist without an environmental comfort and energy savings tied to it, these key requirements lead us to think of the mixed construction system (traditional and dry), which is among other things it’s a completely new approach in this part of world. This approach is an attempt to offer the construction industry in the country an innovative construction system gradually, with versatile features, and ensure adequate thermal control, acoustic and energy of the whole building. The introduction of the technological systems with the exploitation of renewable energy is a challenge, to the realisation of the project LABA in Douala. To optimize this, the orientation of the building, the equipment and the shields gave a great contribution in important positions, the volume functions also contributed with the aim of ensuring the lighting performance, functionality and energy to the project.

Sin dall’inizio del percorso formativo universitario, iniziato qui al Politecnico nel 2009, il mio desiderio più grande è stato quello di poter sviluppare un progetto di tesi che potesse poi essere concretamente realizzato nel mio paese: il Camerun. Questo mio sogno è iniziato a diventare realtà nel 2013 quando Giuseppina Airoldi, volontaria in Camerun con il COE (Centro Orientamento Educativo) da quasi quattro decenni, mi ha sollecitato perché dessi anche io il mio piccolo contributo ad un progetto che la Libera Accademia delle Belle Arti (LABA) di Brescia stava pensando di intraprendere proprio in Camerun. Il progetto prevedeva la creazione di una succursale della stessa scuola (LABA - Libre Accademie des Beaux Arts) a Douala, la capitale commerciale del paese. Cosi, ho subito colto l’occasione per reperire più informazioni al riguardo e, una volta raccolto materiale sufficiente, ho presentato il progetto ai professori, ottenendo da loro un riscontro positivo. È stato a partire da quel momento che, nonostante fossi molto contento per quanto provvidenzialmente mi era capitato di incontrare lungo il mio percorso di ricerca, sono sorte molte domande su quali dovessero essere gli argomenti da considerare per poter sviluppare al meglio il progetto. Si trattava infatti di riassumere per la prima volta all’interno di un unico progetto quanto imparato in un percorso di studi multidisciplinare, che mi aveva insegnato prima di tutto a esaminare in maniera approfondita quali potessero essere i problemi offerti dal contesto, per cercare poi, attraverso lo sviluppo della loro conoscenza, di risolverli in modo innovativo e ottimale. Nel mio caso, i problemi derivavano dalla necessità di inserire all’interno di una delle più grandi e in forte espansione città dell’Africa centrale un’architettura che si rivelasse non solo innovativa, ma che fosse anche in grado di portare miglioramenti all’ambiente che lo ospita. Pensando quindi al progetto della LABA di Douala, ho cercato in modo specifico di trovare le migliori soluzioni progettuali, senza trascurare gli aspetti architettonico/distributivi, ingegneristici ed impiantistici, e progettando un complesso composto di aule, laboratori, uffici e parcheggi. Poiché si tratta della prima accademia del genere non solo del paese, ma di tutta l’Africa Centrale, l’obbiettivo fondamentale è stato quello di creare un luogo che fosse capace di offrire in futuro un servizio confortevole innanzitutto per gli studenti, ed in secondo luogo che potesse anche essere caratterizzato da uno stile e un linguaggio architettonico particolari ed esemplari, in grado di caratterizzare l’edificio da una parte e dall’altra di raccontare qualcosa della sua nuova funzione all’interno di un dialogo attivo con i cittadini. Per questo motivo si è cercato di ricorrere ad un disegno architettonico che già dall’esterno potesse trasmettere lo spirito positivo della Ricerca, valore che una scuola d’Arte dovrebbe porre come obiettivo educativo per i suoi studenti/fruitori. Cosi, attraverso i diversi colori e materiali principalmente naturali, l’edificio allude ai temi della creazione, della fantasia e dell’intraprendenza, punti di partenza per una buona educazione. Dal momento poi che una buona architettura non può oggi essere definita tale senza che essa garantisca un adeguato comfort ambientale e nello stesso tempo consegua il massimo risparmio energetico, la filosofia progettuale alla base del sistema costruttivo si è da subito concentrata sull’adozione di una tecnologia costruttiva di tipo misto (tradizionale e a secco). Il motivo principale di tale scelta è da ricercarsi nel carattere fortemente innovativo della tecnica s/r, che in Camerun è ancora del tutto sconosciuta. L’adozione di un sistema misto permette così un duplice vantaggio: non solo riuscire ad ottenere l’inserimento graduale di una nuova filosofia del costruire all’interno del paese, ma anche garantire un progetto che sia orientato allo sviluppo di caratteristiche versatili, che permettano al contempo di mantenere un adeguato controllo termico, acustico ed energetico in tutto l’edificio. Infine l’introduzione di una tecnologia impiantistica alimentata dallo sfruttamento di energia rinnovabile costituisce un’ulteriore sfida che vuole essere sperimentata in maniera vincente nel progetto del nuovo LABA de Douala. In questo senso, al fine di ottimizzare i risultati e le prestazioni dell’edificio, particolare attenzione è stata posta nella progettazione dell’orientamento dell’edificio stesso, nella scelta delle funzioni da assegnare ad ogni volume e nell’adozione di materiali edilizi a basso impatto ambientale, così come nelle schermature solari. Tutti questi elementi hanno concorso positivamente a garantire le prestazioni illuminotecniche, funzionali ed energetiche attese.

Laba de Douala, Cameroun. Progettazione della Libera Accademia delle Belle Arti (LABA) de Douala, Cameroon, in collaborazione con la LABA di Brescia, Italia

SOH TELA, YVES JOWEL
2015/2016

Abstract

The desire from the beginning of this training program started in 2009 was to make the final thesis on a concrete project for my country, Cameroon. In 2013, Giuseppina Airoldi who is a volonty of COE in Cameroon for almost four decades, has urged me to give my little contribution to the new project called LABA (Libera Accademia delle Belle Arti) of Brescia is thinking to create a LABA (Libre Academie des Beaux Arts) in Douala. So, I took the opportunity to ask for more information about this, then I presented to the committee of Professors, responsible for the thesis, The response whish came out was positive. Happy with these steps providential I would say, many questions have arisen about the issues at stake, because at the end, the purpose is to put into practice the summary of a process of multidisciplinary studies, which aims to acknowledge and to solve problems in an innovative way. The Architecture is triyng to fit into one of the largest central African country, because the architecture level is expanding. Then thinking of the LABA in Douala, specifically is to find design solutions, architectural / distribution, engineering and utilities, designing a complex consisting of classrooms, laboratories, offices and car park. It must be said that being the first academy of its kind in the country, the fondamental goal is to create a more comfortable services for students. The primary aimi to attract the attention of the public, with a language of its own, which will characterizes not only the building itself, but also talk about new absolute function in that great city. Since this is essentially an art school, trying to stimulate a spirit of inquiry from the outside through its various colors, creation, imagination and enthusiasm, which are the fondamental points for a good education to the beneficiaries. Recognises that good architecture can not exist without an environmental comfort and energy savings tied to it, these key requirements lead us to think of the mixed construction system (traditional and dry), which is among other things it’s a completely new approach in this part of world. This approach is an attempt to offer the construction industry in the country an innovative construction system gradually, with versatile features, and ensure adequate thermal control, acoustic and energy of the whole building. The introduction of the technological systems with the exploitation of renewable energy is a challenge, to the realisation of the project LABA in Douala. To optimize this, the orientation of the building, the equipment and the shields gave a great contribution in important positions, the volume functions also contributed with the aim of ensuring the lighting performance, functionality and energy to the project.
GALMOZZI, FERRUCCIO
IORIO, FRANCESCO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
27-apr-2017
2015/2016
Sin dall’inizio del percorso formativo universitario, iniziato qui al Politecnico nel 2009, il mio desiderio più grande è stato quello di poter sviluppare un progetto di tesi che potesse poi essere concretamente realizzato nel mio paese: il Camerun. Questo mio sogno è iniziato a diventare realtà nel 2013 quando Giuseppina Airoldi, volontaria in Camerun con il COE (Centro Orientamento Educativo) da quasi quattro decenni, mi ha sollecitato perché dessi anche io il mio piccolo contributo ad un progetto che la Libera Accademia delle Belle Arti (LABA) di Brescia stava pensando di intraprendere proprio in Camerun. Il progetto prevedeva la creazione di una succursale della stessa scuola (LABA - Libre Accademie des Beaux Arts) a Douala, la capitale commerciale del paese. Cosi, ho subito colto l’occasione per reperire più informazioni al riguardo e, una volta raccolto materiale sufficiente, ho presentato il progetto ai professori, ottenendo da loro un riscontro positivo. È stato a partire da quel momento che, nonostante fossi molto contento per quanto provvidenzialmente mi era capitato di incontrare lungo il mio percorso di ricerca, sono sorte molte domande su quali dovessero essere gli argomenti da considerare per poter sviluppare al meglio il progetto. Si trattava infatti di riassumere per la prima volta all’interno di un unico progetto quanto imparato in un percorso di studi multidisciplinare, che mi aveva insegnato prima di tutto a esaminare in maniera approfondita quali potessero essere i problemi offerti dal contesto, per cercare poi, attraverso lo sviluppo della loro conoscenza, di risolverli in modo innovativo e ottimale. Nel mio caso, i problemi derivavano dalla necessità di inserire all’interno di una delle più grandi e in forte espansione città dell’Africa centrale un’architettura che si rivelasse non solo innovativa, ma che fosse anche in grado di portare miglioramenti all’ambiente che lo ospita. Pensando quindi al progetto della LABA di Douala, ho cercato in modo specifico di trovare le migliori soluzioni progettuali, senza trascurare gli aspetti architettonico/distributivi, ingegneristici ed impiantistici, e progettando un complesso composto di aule, laboratori, uffici e parcheggi. Poiché si tratta della prima accademia del genere non solo del paese, ma di tutta l’Africa Centrale, l’obbiettivo fondamentale è stato quello di creare un luogo che fosse capace di offrire in futuro un servizio confortevole innanzitutto per gli studenti, ed in secondo luogo che potesse anche essere caratterizzato da uno stile e un linguaggio architettonico particolari ed esemplari, in grado di caratterizzare l’edificio da una parte e dall’altra di raccontare qualcosa della sua nuova funzione all’interno di un dialogo attivo con i cittadini. Per questo motivo si è cercato di ricorrere ad un disegno architettonico che già dall’esterno potesse trasmettere lo spirito positivo della Ricerca, valore che una scuola d’Arte dovrebbe porre come obiettivo educativo per i suoi studenti/fruitori. Cosi, attraverso i diversi colori e materiali principalmente naturali, l’edificio allude ai temi della creazione, della fantasia e dell’intraprendenza, punti di partenza per una buona educazione. Dal momento poi che una buona architettura non può oggi essere definita tale senza che essa garantisca un adeguato comfort ambientale e nello stesso tempo consegua il massimo risparmio energetico, la filosofia progettuale alla base del sistema costruttivo si è da subito concentrata sull’adozione di una tecnologia costruttiva di tipo misto (tradizionale e a secco). Il motivo principale di tale scelta è da ricercarsi nel carattere fortemente innovativo della tecnica s/r, che in Camerun è ancora del tutto sconosciuta. L’adozione di un sistema misto permette così un duplice vantaggio: non solo riuscire ad ottenere l’inserimento graduale di una nuova filosofia del costruire all’interno del paese, ma anche garantire un progetto che sia orientato allo sviluppo di caratteristiche versatili, che permettano al contempo di mantenere un adeguato controllo termico, acustico ed energetico in tutto l’edificio. Infine l’introduzione di una tecnologia impiantistica alimentata dallo sfruttamento di energia rinnovabile costituisce un’ulteriore sfida che vuole essere sperimentata in maniera vincente nel progetto del nuovo LABA de Douala. In questo senso, al fine di ottimizzare i risultati e le prestazioni dell’edificio, particolare attenzione è stata posta nella progettazione dell’orientamento dell’edificio stesso, nella scelta delle funzioni da assegnare ad ogni volume e nell’adozione di materiali edilizi a basso impatto ambientale, così come nelle schermature solari. Tutti questi elementi hanno concorso positivamente a garantire le prestazioni illuminotecniche, funzionali ed energetiche attese.
Tesi di laurea Magistrale
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