L’obbiettivo di questa tesi è l’elaborazione di linee guida progettuali utili alla creazione di un sistema di intervento spaziale per aziende zootecniche da attivare in contesti di emergenza, nello specifico nel post terremoto, laddove le strutture di ricovero per il bestiame risultino gravemente danneggiate o dichiarate inagibili. Il sistema è pensato per evitare che gli animali debbano essere abbattuti (come spesso accade) o trasferiti (causa di molto stress) con conseguenti perdite di prodotto e danni economici. La tesi ha una finalità metaprogettuale e trova in un contesto territoriale definito una possibile applicazione. La ricerca ha avuto una forte vocazione sul campo, includendo interviste ai diversi attori interessati al processo: dai produttori di soluzioni abitative emergenziali, ad allevatori colpiti dalle zone terremotate, includendo soggetti istituzionali (Protezione Civile, associazioni di settore) e aziende agricole di piccole, medie e grandi dimensioni. L’applicazione di queste linee guida offrirebbe la possibilità agli allevatori di restare vicino agli animali ed all’economia locale di ripartire con attività quotidiane come ad esempio la produzione e vendita del latte. I soggetti fondamentali di questo lavoro sono gli allevatori e i loro capi di bestiame, coinvolti nella ripresa di un territorio terremotato, soprattutto in comunità rurali o borghi fortemente legati ai prodotti tipici, alle tradizioni culinarie e di conseguenza alle attività di agricoltura e allevamento, come successo nelle zone del Centro Italia colpite dai recenti terremoti del 2016 e 2017. Qui, gli allevatori si sono ritrovati in serie difficoltà in fase di emergenza: i ricoveri erano insufficienti, le condizioni climatiche avverse peggioravano la situazione e non vi era un metodo istituzionalizzato nel gestire la situazione a livello pratico e logistico, a differenza dell’emergenza abitativa (metodo Augustus). La tesi presenta quindi un metodo, un piano con relative fasi e caratteristiche, che possa essere impiegato in questa circostanza per garantire soluzioni spaziali rurali temporanee, contesto ancora poco indagato sul territorio nazionale. Le aziende zootecniche così possono essere preparate a gestire le mandrie e le attività connesse anche in situazioni di emergenza, proteggendo le professionalità coinvolte, gli animali e le attività indispensabili per il territorio.
Temporary rural solution. Soluzioni rurali temporanee. Linee guida per l'emergenza post terremoto nel settore zootecnico. Applicazione nei territori pedemontani
CALLIARI, LUCIA
2015/2016
Abstract
L’obbiettivo di questa tesi è l’elaborazione di linee guida progettuali utili alla creazione di un sistema di intervento spaziale per aziende zootecniche da attivare in contesti di emergenza, nello specifico nel post terremoto, laddove le strutture di ricovero per il bestiame risultino gravemente danneggiate o dichiarate inagibili. Il sistema è pensato per evitare che gli animali debbano essere abbattuti (come spesso accade) o trasferiti (causa di molto stress) con conseguenti perdite di prodotto e danni economici. La tesi ha una finalità metaprogettuale e trova in un contesto territoriale definito una possibile applicazione. La ricerca ha avuto una forte vocazione sul campo, includendo interviste ai diversi attori interessati al processo: dai produttori di soluzioni abitative emergenziali, ad allevatori colpiti dalle zone terremotate, includendo soggetti istituzionali (Protezione Civile, associazioni di settore) e aziende agricole di piccole, medie e grandi dimensioni. L’applicazione di queste linee guida offrirebbe la possibilità agli allevatori di restare vicino agli animali ed all’economia locale di ripartire con attività quotidiane come ad esempio la produzione e vendita del latte. I soggetti fondamentali di questo lavoro sono gli allevatori e i loro capi di bestiame, coinvolti nella ripresa di un territorio terremotato, soprattutto in comunità rurali o borghi fortemente legati ai prodotti tipici, alle tradizioni culinarie e di conseguenza alle attività di agricoltura e allevamento, come successo nelle zone del Centro Italia colpite dai recenti terremoti del 2016 e 2017. Qui, gli allevatori si sono ritrovati in serie difficoltà in fase di emergenza: i ricoveri erano insufficienti, le condizioni climatiche avverse peggioravano la situazione e non vi era un metodo istituzionalizzato nel gestire la situazione a livello pratico e logistico, a differenza dell’emergenza abitativa (metodo Augustus). La tesi presenta quindi un metodo, un piano con relative fasi e caratteristiche, che possa essere impiegato in questa circostanza per garantire soluzioni spaziali rurali temporanee, contesto ancora poco indagato sul territorio nazionale. Le aziende zootecniche così possono essere preparate a gestire le mandrie e le attività connesse anche in situazioni di emergenza, proteggendo le professionalità coinvolte, gli animali e le attività indispensabili per il territorio.File | Dimensione | Formato | |
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