This thesis project aims to tackle the world of interaction with electronic devices according to a critic and in some ways anachronistic vision, exploiting something that in the design field it isn't properly considered: the haptic perception. We have always got used to interface with analog knobs and for a few years, thanks to touchscreens, with surfaces provided of digital knobs as well; it is in this contemporary duality that borns the opportunity to exploit an interactive surface characterized by a strong component material-aesthetic and analog. Thanks to texture’s designed randomization, capable of transmitting the kind of command given by user (type of movement and speed of execution, number of fingers used), and highly common interaction patterns – e.g., making a clockwise rotation there is an increase of the variable x - potentially the surface of any object, of any material, it could be imagined as an interface. This would lead to new forms of relationship with the electronic devices that surround us, avoiding a division between the object and the knobs adapted to make it work, as well as the use of dull surfaces equipped with touch screens. Until, perhaps, to come to a change of the idea itself of technology, from a cognitive point of view, as a quality natively embedded in the environment that surrounds us rather than as an artifice added later.

Questo progetto di tesi si prefigge di affrontare il mondo dell’interazione con dispositivi elettronici secondo una visione critica e per certi versi anacronistica, sfruttando qualcosa che nell'ambito progettuale non sempre riceve un’adeguata considerazione, ovvero la percezione aptica. Siamo sempre stati abituati a doverci interfacciare con manopole analogiche e da qualche anno, grazie ai touchscreen, anche con superfici dotate di manopole digitali; è in questo dualismo contemporaneo che si inserisce la possibilità di sfruttare una superficie interattiva caratterizzata da una forte componente materico-estetica ed analogica. Grazie alla randomizzazione progettata delle texture, in grado di trasmettere il tipo di comando impresso dall'utente (tipo di movimento e velocità di esecuzione, numero di dita utilizzate), e a pattern d’interazione altamente diffusi - ad esempio, compiendo una rotazione in senso orario si ha un incremento della variabile x - potenzialmente la superficie di qualsiasi oggetto, di qualsiasi materiale, potrebbe essere immaginata come un'interfaccia. Ciò porterebbe a nuove forme di relazione con i dispositivi elettronici che ci circondano, evitando una divisione tra l’oggetto e le manopole atte a farlo funzionare, così come l'uso di scialbe superfici dotate di schermi tattili. Sino, forse, a giungere ad un cambiamento dell’idea stessa di tecnologia, dal punto di vista cognitivo, come di una qualità nativamente incorporata nell'ambiente che ci circonda piuttosto che come un artificio aggiunto a posteriori.

Active touch. Sviluppo dell'interazione aptica attraverso la percezione texturale. Una grammatica di base per la progettazione

PISCOPO, MARCO
2015/2016

Abstract

This thesis project aims to tackle the world of interaction with electronic devices according to a critic and in some ways anachronistic vision, exploiting something that in the design field it isn't properly considered: the haptic perception. We have always got used to interface with analog knobs and for a few years, thanks to touchscreens, with surfaces provided of digital knobs as well; it is in this contemporary duality that borns the opportunity to exploit an interactive surface characterized by a strong component material-aesthetic and analog. Thanks to texture’s designed randomization, capable of transmitting the kind of command given by user (type of movement and speed of execution, number of fingers used), and highly common interaction patterns – e.g., making a clockwise rotation there is an increase of the variable x - potentially the surface of any object, of any material, it could be imagined as an interface. This would lead to new forms of relationship with the electronic devices that surround us, avoiding a division between the object and the knobs adapted to make it work, as well as the use of dull surfaces equipped with touch screens. Until, perhaps, to come to a change of the idea itself of technology, from a cognitive point of view, as a quality natively embedded in the environment that surrounds us rather than as an artifice added later.
ARC III - Scuola del Design
27-apr-2017
2015/2016
Questo progetto di tesi si prefigge di affrontare il mondo dell’interazione con dispositivi elettronici secondo una visione critica e per certi versi anacronistica, sfruttando qualcosa che nell'ambito progettuale non sempre riceve un’adeguata considerazione, ovvero la percezione aptica. Siamo sempre stati abituati a doverci interfacciare con manopole analogiche e da qualche anno, grazie ai touchscreen, anche con superfici dotate di manopole digitali; è in questo dualismo contemporaneo che si inserisce la possibilità di sfruttare una superficie interattiva caratterizzata da una forte componente materico-estetica ed analogica. Grazie alla randomizzazione progettata delle texture, in grado di trasmettere il tipo di comando impresso dall'utente (tipo di movimento e velocità di esecuzione, numero di dita utilizzate), e a pattern d’interazione altamente diffusi - ad esempio, compiendo una rotazione in senso orario si ha un incremento della variabile x - potenzialmente la superficie di qualsiasi oggetto, di qualsiasi materiale, potrebbe essere immaginata come un'interfaccia. Ciò porterebbe a nuove forme di relazione con i dispositivi elettronici che ci circondano, evitando una divisione tra l’oggetto e le manopole atte a farlo funzionare, così come l'uso di scialbe superfici dotate di schermi tattili. Sino, forse, a giungere ad un cambiamento dell’idea stessa di tecnologia, dal punto di vista cognitivo, come di una qualità nativamente incorporata nell'ambiente che ci circonda piuttosto che come un artificio aggiunto a posteriori.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/132979