Regeneration of invisible urban spaces ; housing for refugees in Caserma Montello

The Sempione has always been a fundamental symbol of the city of Milan, starting from the Napoleonic Arco della Pace (Arch of Peace) up to the current Expo park. Milano grew up in a large metropolitan area with two main issues to its growth: the city continues to grow and invade surrounding rural areas which leads to an imbalance of green space against urban structures, and also there are buildings and spaces within the city that are abandoned, but they can be considered potential for further design and the development of the city. On the other hand, although the city is well served by green spaces, the face of The city of Milan is grey and dark. In result, it is not attractive enough to encourage people to walk through the city, even though sometimes it takes less or even time to reach from a point to the other by walk or bicycle respect to public transportation. The Green rays project has been given to the city of Milan to address shortcomings of green space in the city, what these eight equally spaced linear green route rays are presenting is linking the suburbs to the center (the Duomo). The rays provide the city with aesthetics, space for leisure and space for sports (cycling, jogging, walking, etc.). In sight of Expo 2015 and in line with the Expo Green initiative, the Green Rays philosophy extends to the Lombardy Region and beyond, making it the great MI - LU project, a territorial strategy that aspires to connect Milan and Lugano through the towns along the axis of valle Olona, enhancing the elements of the landscape. From these readings, I processed a strategy that aims to reconnect and revitalize this area of Milan (Asta del Sempione) through a transversal connection, proposing a new green network of pedestrian and cycling that engages the abandoned areas to get revived and connect them to the eighth green ray(R8) and eventually to the MI - LU project. In completion of the system, the choice of vegetation is due to its variable and dynamic character over time that reflects the continuous evolution and transformation of the city of Milan. The thesis proposes the regeneration of Ex Caserma Montello on Asta del Sempione, belonging to the program enacted by the City of Milan: Reforming Milan. The Caserma Montello, built in 1910 with the introduction of the Pavia Masera plan, is mostly abandoned now. There are only two buildings that are accommodating the refugees. The project involves accepting the physical condition, except the demolition of the existing fence that forms a barrier which is replaced by a natural permeable limit, allowing the project to expand towards the outside and readopting the existing buildings into housings, urban agriculture, public spaces and gardens. My most significant criteria is to change not only the face of this area but also create an interaction between the local people and foreigners (refugees) with the least change and just with overlaying of few delicate elements such as vegetation, pavements etc. Through the redesign of this area, the project is set up as a new central, element of union and relationship with the urban fabric.

Il Sempione è sempre stato un simbolo fondamentale della città di Milano, partendo dall'arco della Pace Napoleonico fino all'attuale parco Expo. Milano è cresciuta in un'ampia zona metropolitana con due temi principali alla sua crescita: la città continua a crescere e invadere le aree rurali circostanti, che porta a uno squilibrio dello spazio verde contro le strutture urbane, e ci sono anche edifici e spazi all'interno della città che sono Abbandonati, ma possono essere considerati potenziali per ulteriori progettazione e lo sviluppo della città. D'altra parte, anche se la città è ben servita da spazi verdi, il volto di La città di Milano è grigio e scuro. In conclusione, non è abbastanza attraente per incoraggiare le persone a camminare per la città, anche se a volte occorrono meno o anche tempo per raggiungere da un punto all'altro la passeggiata o la bicicletta rispetto ai trasporti pubblici. Il progetto dei raggi verdi è stato dato alla città di Milano per affrontare le carenze dello spazio verde in città, cosa che presentano otto linee lineari di linee verdi lineari uguali e spaziate, sta collegando le periferie al centro (il Duomo). I raggi offrono alla città l'estetica, lo spazio per il tempo libero e lo spazio per lo sport (ciclismo, jogging, passeggiate, ecc.). In vista dell'Expo 2015 e in linea con l'iniziativa Expo Green, la filosofia Green Rays si estende alla Regione Lombardia e oltre, rendendolo il grande progetto MI-LU, una strategia territoriale che aspira a collegare Milano e Lugano attraverso le città lungo la Asse della valle Olona, ​​rafforzando gli elementi del paesaggio. Da queste letture ho elaborato una strategia che mira a ricollegare e rivitalizzare questa zona di Milano (Asta del Sempione) attraverso una connessione trasversale, proponendo una nuova rete verde di pedoni e ciclisti che impegna le aree abbandonate per risorgere e collegarle al Ottavo raggio verde (R8) e infine al progetto MI - LU. Nel completamento del sistema, la scelta della vegetazione è dovuta al suo carattere variabile e dinamico nel tempo che riflette la continua evoluzione e trasformazione della città di Milano. La tesi propone la rigenerazione di Ex Caserma Montello su Asta del Sempione, appartenente al programma emanato dal Comune di Milano: Reforming Milan. La Caserma Montello, costruita nel 1910 con l'introduzione del piano di Pavia Masera, è per lo più abbandonata. Ci sono solo due edifici che accolgono i rifugiati. Il progetto prevede l'accettazione della condizione fisica, ad eccezione della demolizione della recinzione esistente che costituisce una barriera sostituita da un limite naturale permeabile, consentendo al progetto di espandersi verso l'esterno e di riattivare gli edifici esistenti in abitazioni, agricoltura urbana, spazi pubblici e giardini. I miei criteri più significativi sono cambiare non solo il volto di questa zona, ma anche creare un'interazione tra la popolazione locale e gli stranieri (i rifugiati) con il minimo cambiamento e solo con sovrapposizione di pochi elementi delicati come la vegetazione, i marciapiedi ecc. Attraverso la ridefinizione di questa zona, il progetto viene istituito come un nuovo elemento centrale di unione e relazione con il tessuto urbano.