Un nuovo arcipelago urbano. Progetto di riqualificazione urbana del waterfront sul fiume Shing Mun a Sha Tin, Hong Kong. A new urban archipelago. Environmental redevelopment project of the waterfront on Shing Mun river in Sha Tin, Hong Kong

LAND RECLAMATION IN HONG KONG HAS A LONG HISTORY AND IT PLAYS A SIGNIFICANT ROLE IN THE URBAN DEVELOPMENT PROCESS. IN COUNTRIES JAPAN, NETHERLANDS, AND CHINA THEY EXPERIENCE INCREASING LAND SCARCITY DUE TO CONCENTRATION OF POPULATION OR FLOODING ISSUE. THE GROWING CONCERNS OVER ENVIRONMENTAL DEGRATION AND POLITICAL CONFLICTS DUE TO LAND RECLAMATION MEANS LAND-FILLED IS NO LONGER AN ACCEPTABLE WAY. THUS, THESE COUNTRIES PUT GREATER EMPHASIS ON INVESTIGATING AND APPLICATION OF OTHER ALTERNATIVES, SUCH AS FLOATING STRUCTURE, TO ALLOW FOR URBAN EXPANSION. IN PARTICULAR, VERY LARGE FLOATING STRUCTURE (VLFS) IS BECOMING INCREASING POPULAR AND PROMISING. THIS THESIS PRESENTS A RANGE OF WATER-BASED DEVELOPMENT THAT INCLUDE URBAN AND ARCHITECTURAL SCALE, HISTORICAL AND RECENT, AND FOCUSES ON ANALYSING THE URBAN ASPECTS. PROJECTS OF CHINA ARE RESEARCHED AT LESSER DETAIL FOR UNDERSTANDING TECHNICAL, ECONOMY AND POLITICAL CONSIDERATIONS IN A FLOATING DEVELOPMENT. THE PURPOSE OF THIS THESIS IS TO INVESTIGATE THE POSSIBILITIES OF HAVING FLOATING STRUCTURE AS A WAY TO EXPAND THE CITY. THE CASE STUDY USED IS OF VLFS ON THE SHING MUN RIVER IN SHA TIN DISTRICT, TO DEMONSTRATE THE FEASIBILITY. THIS DISSERTATION HAS TWO MAJOR GOALS; FIRST, IT AIMS TO DESCRIBE THE RELATIONSHIP BETWEEN LAND RECLAMATION AND URBAN DEVELOPMENT PROCESS AND TO SET OUT AN ARCHITECTURAL APPROACH TO THE DESIGN OF WATER CITY. THE PLAY BETWEEN THE NATURAL AND THE ARTIFICIAL -THE MOUNTAINS, THE FORMER SEASHORE OF THE RIVER ESTUARY AND THE IISLAND OF THE SHATIN ARCHIPELAGO - WILL GENERATE A POETIC LANDSCAPE OF UNIQUE WATER CITY. THE AWARNESS OF BOTH THE NATURAL AND THE ARTIFICIAL IS HEIGHTENED BY THE PRESENCE OF BOTH. TO DISTINGUIS THE TWO, THE PROJECT IS PROPOSING THAT THE RECLAIMED LAND AND THE FILLED ISLANDS HAVE SIMPLE GEOMETRIC EDGES. THIS WOULD CREATE A DIALECTICAL RELANTIONSHIP BETWEEN THE WILD ESTUARY AND THE MAN-MADE LANDSCAPE. THE RIVER BECOMES THE PLACE OF CONTACT BETWEEN TWO POINTS, IT’S THE CENTRAL ELEMENT OF THE TRASFORMATION, A TANGIBLE LANDSCAPE SYSTEM, THAT IS AN ELEMENT IN BALANCE WHERE ALL NATURAL AND ARTIFICIAL ELEMENTS CAN BE VARIABLY CONNECTED. THAT IS THE EFFECT OF PRODUCTION ACTIVITY, SOCIAL, CULTURAL AND ENVIROMENTAL LIFE IN THE VARIOUS NEIGHBOORHOODS. WHILE THE GEOGRAPHIC STRUCTURE OF SHA TIN SUGGESTS ADHERENCE TO THE CONVENTIONS OF LINEAR CITIES, OR AT LEAST AN EQUILIBRIUM BETWEEN THE TWO SIDES, THE ACTUAL CONFIGURATION OF CIVIC NODES PROVES THE OPPOSITE. THE CITY IS COMPRISED OF A BINARY BETWEEN A POTEMKIN TRADITIONAL CITY, ORGANIZED AROUND A SERIES OF PUBLIC FACILITIES ALONG THE CANAL ON THE NORTH SIDE, AND A THOROUGHLY POLYCENTRIC DISTRIBUTION OF COMMUNITY CENTERS AND LOCALIZED NODES ELSEWHERE. WITHOUT THE PROPER LENS, SHA TIN CAN APPEAR A JUMBLED, DISORDERLY MODERN CITY. WHEN REDUCED TO ITS BASIC UNIT OF AGGREGATION, HOWEVER, THE HOUSING ESTATE/BLOCK, ITS STRUCTURE BEGINS TO RESEMBLE THAT OF A MORE FAMILIAR GRIDDED CITY. THIS REDUCTION MAKES SHA TIN IN SOME WAYS MORE ACCESSIBLE, THUS IMPROVING OUR ABILITY TO INTERVENING, BUT ALSO REVEALS NEW POTENTIALS: THE ABILITY OF “BLOCKS” TO SELF-ORGANIZE OUTSIDE OF A GRIDDED INFRASTRUCTURE. EACH AGGREGATE UNIT, DEFINED BY BY THE BORDERS OF AN INTERNAL LOGIC (EITHER AN ESTATE OR A COLLECTION OF SMALLER BUILDINGS), IS FREED FROM THE CONSTRAINTS OF A TOP-DOWN ORGANIZATION, ORDERED ONLY BY ITS RELATIONSHIP TO THE DATUM OF THE CANAL. THIS IS THE STARTING POINT FOR THE DEVELOPMENT OF THE NEW FLOATING SYSTEM, INFACT AS THE CITY SHOWS AN URBAN ARCHIPELAGO SYSTEM IN THE SAME WAY THE NEW CITY IS DESIGNED. THE PROJECT TAKES ATTENTION ON TWO DESIGN PROCESSES, A NEW WATERFRONT AND THE FLOATING STRUCTURES AS A WAY TO EXPAND THE CITY. THE REALIZATION OF THE NEW WATERFRONT DEFINE A NEW COASTLINE GENERATED BY A COMPLEXITY OF FORM AND FUNCTION “AROUND WATER” BECOMING A FILTER BETWEEN THE NEIGHBORING AREAS TO THE COAST AND INLAND, FAVORING A FUNCTIONAL DIVERSITY AND A NATURAL BIODIVERSITY. THE ARCHITECTURE BY “RAFTS” BECOMES URBAN PLANNING STRATEGY IN THE MAKING OF AN OPEN PROCESS, DYNAMIC, STRUCTURED BY LEVELS OF INTERVENTION PROGRAMMABLE FUNCTION OF TIME AND IN RELATION TO ENVIRONMENTAL REQUIREMENTS, FUNCTIONAL AND VOLUMETRIC.

IL RECLAMO DEL TERRITORIO NELLA PROVINCIA DI HONG KONG HA UNA LUNGA STORIA E SVOLGE UN RUOLO SIGNIFICATIVO NEL PROCESSO DI SVILUPPO URBANO. NEI PAESI COME GIAPPONE, PAESI BASSI E CINA SI HA ESPERIENZA CRESCENTE NELLA SCARSITÀ DELLA TERRA A CAUSA DELLA CONCENTRAZIONE DI POPOLAZIONE O DI PROBLEMI IDROGEOLOGICI. LE PREOCCUPAZIONI CRESCENTI SULLA DEGRADAZIONE AMBIENTALE E I CONFLITTI POLITICI DOVUTI ALLA BONIFICA DEL TERRITORIO DIMOSTRANO CHE IL RECLAMO TOTALE DEL TERRITORIO NON È PIÙ UN MODO ACCETTABILE DI INTERVENIRE. COSÌ QUESTI PAESI METTONO MAGGIORE ENFASI SULLA RICERCA E APPLICAZIONE DI ALTRE ALTERNATIVE, COME STRUTTURE GALLEGGIANTI, PER CONSENTIRE L'ESPANSIONE URBANA. IN PARTICOLARE, LA “VERY LARGE” STRUTTURA GALLEGGIANTE (VLF) STA DIVENTANDO SEMPRE PIÙ POPOLARE E PROMETTENTE. QUESTA TESI PRESENTA STRATEGIE DI INTERVENTO IN UN ARCHITETTURA D’ACQUA CHE INCLUDONO SCALE URBANE E ARCHITETTONICE, STORICHE E RECENTI, E SI CONCENTRA SULL'ANALISI DEGLI ASPETTI URBANI. PROGETTI DI CARATTERIZZAZIONE CINESE VENGONO STUDIATI IN DETTAGLIO MINORE PER LA COMPRENSIONE TECNICA, ECONOMIA E LE CONSIDERAZIONI POLITICHE IN UNO SVILUPPO DI ARCHITETTURA GALLEGGIANTE. LO SCOPO DI QUESTA TESI È DI ESAMINARE LA POSSIBILITÀ DI AVERE STRUTTURA GALLEGGIANTE COME UN MODO PER ESPANDERE LA CITTÀ. IL CASO DI STUDIO UTILIZZATO È LA PROGETTAZIONE DI NUOVE PIATTAFORME GALLEGGIANTI DI GRANDE DIMENSIONE SUL FIUME SHING MUN NEL DISTRETTO DI SHA TIN (HONG KONG), PER DIMOSTRARE LA REALE FATTIBILITÀ DI QUESTO NUOVA TECNOLOGIA. I DUE OBIETTIVI PRINCIPALI PROPOSTI SONO IN PRIMO LUOGO, DI PROPORRE E DESCRIVERE IL RAPPORTO TRA RECLAMO E IL PROCESSO DI SVILUPPO URBANO E IN SECONDO LUOGO DI DELINEARE UN APPROCCIO ARCHITETTURALE ALLA PROGETTAZIONE DI ACQUA CITTA '. IL GIOCO TRA IL NATURALE E L'ARTIFICIALE -LE MONTAGNE, L’ESTUARIO DEL FIUME SHING MUN E LE “ISOLE” DEL SHATIN ARCIPELAGO - GENERERÀ UN PAESAGGIO POETICO UNICO IN UN CONTESTO DI ACQUA-CITTA’. LA COSCIENSA SIA DEL NATURALE E ARTIFICIALE È INTENSIFICATO DALLA PRESENZA DI ENTRAMBI. PER DISTINGUERE I DUE, IL PROGETTO PROPONE CHE IL TERRENO BONIFICATO E LE “ISOLE” PRESENTINO BORDI GEOMETRICI SEMPLICI. QUESTO GENEREREBBE UNA RELAZIONE DIALETTALE TRA L'ESTUARIO-NATURA E L’AZIONE DELL’UOMO. IL FIUME DIVENTA IL LUOGO DI CONTATTO TRA DUE PUNTI, L'ELEMENTO CENTRALE DELLA TRASFORMAZIONE, UN SISTEMA DI PAESAGGIO MATERIALE, UN ELEMENTO IN EQUILIBRIO IN CUI NATURA ED ARTIFICIO POSSONO ESSERE COLLEGATI DANDO LUOGO AD UN EFFETTO DI ATTIVITÀ PRODUTTIVA, SOCIALE, CULTURALE E AMBIENTALE NELL’INTERA AREA. MENTRE LA STRUTTURA GEOGRAFICA DI SHA TIN SUGGERISCE ADESIONE ALLE CONVENZIONI DI CITTÀ LINEARI, O ALMENO UN EQUILIBRIO TRA LE DUE PARTI, LA CONFIGURAZIONE DI NODI CIVICI DIMOSTRA IL CONTRARIO. LA CITTÀ È COSTITUITO DA UN BINARIO TRA UNA CITTÀ TRADIZIONALE “POTEMKIN”, ORGANIZZATO INTORNO AD UNA SERIE DI STRUTTURE PUBBLICHE LUNGO IL FIUME SUL LATO NORD, E UNA DISTRIBUZIONE A FONDO POLICENTRICO DI CENTRI COMUNITARI E NODI LOCALIZZATI ALTROVE. SENZA LA LENTE CORRETTA, SHA TIN PUÒ APPARIRE UNA DISORDINATA CITTÀ CONFUSA E MODERNA. QUANDO VIENE RIDOTTA ALLA SUA UNITÀ DI BASE DI AGGREGAZIONE, TUTTAVIA, IL COMPLESSO RESIDENZIALE O BLOCCO, NELLA SUA STRUTTURA COMINCIA AD ASSOMIGLIARE A QUELLA DI UNA CITTÀ A GRIGLIA PIÙ FAMILIARE. QUESTA RIDUZIONE FA SI CHE SHA TIN IN UN CERTO SENSO SIA PIÙ ACCESSIBILE, MIGLIORANDO COSÌ LA NOSTRA CAPACITÀ DI INTERVENIRE, MA RIVELA ANCHE NUOVI POTENZIALI: LA CAPACITÀ DI “BLOCCHI” DI AUTO-ORGANIZZARSI AL DI FUORI DI UN'INFRASTRUTTURA A GRIGLIA. INFATTI OGNI UNITÀ AGGREGATA, DEFINITA DAI CONFINI DI UNA LOGICA INTERNA (SIA UNA PROPRIETÀ O UN INSIEME DI PICCOLI EDIFICI), VIENE LIBERATA DAI VINCOLI DI UN'ORGANIZZAZIONE DALL'ALTO, ORDINATE SOLO DALLA SUA RELAZIONE COL FIUME. QUESTO È IL PUNTO DI PARTENZA PER LO SVILUPPO DEL NUOVO SISTEMA AD ARCIPELAGO, INFATTI COME LA CITTÀ MOSTRA UN SISTEMA URBANO A ZONE ALLO STESSO MODO LA NUOVA CITTA VIENE PROGETTATA CON UN SISTEMA URBANO A ZATTERA. IL PROGETTO PONE L’ATTENZIONE SU DUE PROCESSI DI PROGETTAZIONE, UN NUOVO WATERFRONT E LE STRUTTURE GALLEGGIANTI COME MODO NUOVE PER ESPANDERE LA CITTÀ. LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO WATERFRONT TRAMITE LA DEFINIZIONE DI UNA LINEA DI COSTA GENERATA DA UNA COMPLESSITÀ FORMALE E FUNZIONALE “INTORNO ALL’ACQUA” DIVENTANDO FILTRO TRA LE AREE LIMITROFI ALLA COSTA E QUELLE INTERNE, FAVORENDO UNA DIVERSITÀ FUNZIONALE ED UNA BIODIVERSITÀ NATURALISTICA. L’ARCHITETTURA PER “ARCIPELAGHI” DIVENTA STRATEGIA DI PIANIFICAZIONE IN DIVENIRE DI UN PROCESSO APERTO, DINAMICO, STRUTTURATO PER LIVELLI D’INTERVENTO PROGRAMMABILI IN FUNZIONE DEL TEMPO ED IN RELAZIONE AD ESIGENZE AMBIENTALI, FUNZIONALI E VOLUMETRICHE.