Nel 2005, Paul Graham, un imprenditore di successo, ha fondato Y Combinator a Cambridge, Massachusetts. Riconosciuto da ricercatori ed esperti come il primo acceleratore di business, il primo di molti fondati in tutto il mondo negli anni successivi. L'enorme diffusione di tali programmi ha attirato l'attenzione di molte aziende multinazionali che hanno cominciato a creare organizzazioni simili interne alle stesse note anche come “acceleratori corporate”. Ci sono diverse tipologie di Acceleratori corporate e queste si differenziano principalmente in termini di livello di commitment. Per esempio, ci sono acceleratori corporate completamente organizzati e gestiti dalla stessa azienda. Inoltre, l’acceleratore può essere chiuso, semplicemente per progetti imprenditoriali proposti dai dipendenti della multinazionale, o aperto anche a start-up esterne. Infine, ci sono i programmi di accelerazione aziendali gestiti da incubatori privati. Quest'ultima tipologia di acceleratori corporate è l'obiettivo principale della mia tesi. Data la novità di tali programmi, la letteratura è ancora poco sviluppata. Pertanto, al fine di analizzare tali iniziative, propongo all’interno della tesi un'analisi del caso di studio PoliHub, Start-up District and incubator, l'incubatore del Politecnico di Milano. Più in particolare, analizzo tre particolari iniziative di accelerazione aziendale, BioUpper, NextEnergy, e Unlock Your Ability, gestiti da Polihub per conto di tre imprese multinazionali, rispettivamente, Novartis, Terna, e ABB. Nell'analizzare tali Programmi di accelerazione Corporate, propongo un modello utile per descrivere la collaborazione azienda-incubatore. Di conseguenza, presento i principali risultati delle interviste fatte allòe personalità principali sia dal lato aziendale sia dal lato incubatore. Inoltre, al fine di testare la robustezza delle loro risposte, cioè per controllare se il valore che gli organizzatori desiderano offrire attraverso il programma di accelerazione è realmente percepito dalle start-up supportate, ho anche intervistato alcune start-up che hanno partecipato a tali programmi. Procedendo in questo modo, sono in grado di proporre un modello utile per impostare programmi simili sia per un’eventuale descrizione della collaborazione tra un multinazionale e un incubatore finalizzata al lancio e alla gestione di “Acceleratori Corporate gestiti da un incubatore”.

Nel 2005, Paul Graham, un imprenditore di successo, ha fondato Y Combinator a Cambridge, Massachusetts. Riconosciuto da ricercatori ed esperti come il primo acceleratore di business, il primo di molti fondati in tutto il mondo negli anni successivi. L'enorme diffusione di tali programmi ha attirato l'attenzione di molte aziende multinazionali che hanno cominciato a creare organizzazioni simili interne alle stesse note anche come “acceleratori corporate”. Ci sono diverse tipologie di Acceleratori corporate e queste si differenziano principalmente in termini di livello di commitment. Per esempio, ci sono acceleratori corporate completamente organizzati e gestiti dalla stessa azienda. Inoltre, l’acceleratore può essere chiuso, semplicemente per progetti imprenditoriali proposti dai dipendenti della multinazionale, o aperto anche a start-up esterne. Infine, ci sono i programmi di accelerazione aziendali gestiti da incubatori privati. Quest'ultima tipologia di acceleratori corporate è l'obiettivo principale della mia tesi. Data la novità di tali programmi, la letteratura è ancora poco sviluppata. Pertanto, al fine di analizzare tali iniziative, propongo all’interno della tesi un'analisi del caso di studio PoliHub, Start-up District and incubator, l'incubatore del Politecnico di Milano. Più in particolare, analizzo tre particolari iniziative di accelerazione aziendale, BioUpper, NextEnergy, e Unlock Your Ability, gestiti da Polihub per conto di tre imprese multinazionali, rispettivamente, Novartis, Terna, e ABB. Nell'analizzare tali Programmi di accelerazione Corporate, propongo un modello utile per descrivere la collaborazione azienda-incubatore. Di conseguenza, presento i principali risultati delle interviste fatte allòe personalità principali sia dal lato aziendale sia dal lato incubatore. Inoltre, al fine di testare la robustezza delle loro risposte, cioè per controllare se il valore che gli organizzatori desiderano offrire attraverso il programma di accelerazione è realmente percepito dalle start-up supportate, ho anche intervistato alcune start-up che hanno partecipato a tali programmi. Procedendo in questo modo, sono in grado di proporre un modello utile per impostare programmi simili sia per un’eventuale descrizione della collaborazione tra un multinazionale e un incubatore finalizzata al lancio e alla gestione di “Acceleratori Corporate gestiti da un incubatore”. Il framework proposto analizza i principali elementi di forza e debolezza sia della corporate e dell’incubatore. Di conseguenza, da un’attenta analisi di queste caratteristiche, si deducono le potenziali sinergie e sfide che possono emergere durante la collaborazione. Infine, il modello di collaborazione punta a chiarire gli obiettivi principali e i risultati che si vogliono ottenere dalla collaborazione.

How corporates collaborate with university incubator for running new corporate acceleration programmes. Insights from the PoliHub case study

MARZANO, ALBERTO
2015/2016

Abstract

Nel 2005, Paul Graham, un imprenditore di successo, ha fondato Y Combinator a Cambridge, Massachusetts. Riconosciuto da ricercatori ed esperti come il primo acceleratore di business, il primo di molti fondati in tutto il mondo negli anni successivi. L'enorme diffusione di tali programmi ha attirato l'attenzione di molte aziende multinazionali che hanno cominciato a creare organizzazioni simili interne alle stesse note anche come “acceleratori corporate”. Ci sono diverse tipologie di Acceleratori corporate e queste si differenziano principalmente in termini di livello di commitment. Per esempio, ci sono acceleratori corporate completamente organizzati e gestiti dalla stessa azienda. Inoltre, l’acceleratore può essere chiuso, semplicemente per progetti imprenditoriali proposti dai dipendenti della multinazionale, o aperto anche a start-up esterne. Infine, ci sono i programmi di accelerazione aziendali gestiti da incubatori privati. Quest'ultima tipologia di acceleratori corporate è l'obiettivo principale della mia tesi. Data la novità di tali programmi, la letteratura è ancora poco sviluppata. Pertanto, al fine di analizzare tali iniziative, propongo all’interno della tesi un'analisi del caso di studio PoliHub, Start-up District and incubator, l'incubatore del Politecnico di Milano. Più in particolare, analizzo tre particolari iniziative di accelerazione aziendale, BioUpper, NextEnergy, e Unlock Your Ability, gestiti da Polihub per conto di tre imprese multinazionali, rispettivamente, Novartis, Terna, e ABB. Nell'analizzare tali Programmi di accelerazione Corporate, propongo un modello utile per descrivere la collaborazione azienda-incubatore. Di conseguenza, presento i principali risultati delle interviste fatte allòe personalità principali sia dal lato aziendale sia dal lato incubatore. Inoltre, al fine di testare la robustezza delle loro risposte, cioè per controllare se il valore che gli organizzatori desiderano offrire attraverso il programma di accelerazione è realmente percepito dalle start-up supportate, ho anche intervistato alcune start-up che hanno partecipato a tali programmi. Procedendo in questo modo, sono in grado di proporre un modello utile per impostare programmi simili sia per un’eventuale descrizione della collaborazione tra un multinazionale e un incubatore finalizzata al lancio e alla gestione di “Acceleratori Corporate gestiti da un incubatore”.
ROSSI LAMASTRA, CRISTINA
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
28-apr-2017
2015/2016
Nel 2005, Paul Graham, un imprenditore di successo, ha fondato Y Combinator a Cambridge, Massachusetts. Riconosciuto da ricercatori ed esperti come il primo acceleratore di business, il primo di molti fondati in tutto il mondo negli anni successivi. L'enorme diffusione di tali programmi ha attirato l'attenzione di molte aziende multinazionali che hanno cominciato a creare organizzazioni simili interne alle stesse note anche come “acceleratori corporate”. Ci sono diverse tipologie di Acceleratori corporate e queste si differenziano principalmente in termini di livello di commitment. Per esempio, ci sono acceleratori corporate completamente organizzati e gestiti dalla stessa azienda. Inoltre, l’acceleratore può essere chiuso, semplicemente per progetti imprenditoriali proposti dai dipendenti della multinazionale, o aperto anche a start-up esterne. Infine, ci sono i programmi di accelerazione aziendali gestiti da incubatori privati. Quest'ultima tipologia di acceleratori corporate è l'obiettivo principale della mia tesi. Data la novità di tali programmi, la letteratura è ancora poco sviluppata. Pertanto, al fine di analizzare tali iniziative, propongo all’interno della tesi un'analisi del caso di studio PoliHub, Start-up District and incubator, l'incubatore del Politecnico di Milano. Più in particolare, analizzo tre particolari iniziative di accelerazione aziendale, BioUpper, NextEnergy, e Unlock Your Ability, gestiti da Polihub per conto di tre imprese multinazionali, rispettivamente, Novartis, Terna, e ABB. Nell'analizzare tali Programmi di accelerazione Corporate, propongo un modello utile per descrivere la collaborazione azienda-incubatore. Di conseguenza, presento i principali risultati delle interviste fatte allòe personalità principali sia dal lato aziendale sia dal lato incubatore. Inoltre, al fine di testare la robustezza delle loro risposte, cioè per controllare se il valore che gli organizzatori desiderano offrire attraverso il programma di accelerazione è realmente percepito dalle start-up supportate, ho anche intervistato alcune start-up che hanno partecipato a tali programmi. Procedendo in questo modo, sono in grado di proporre un modello utile per impostare programmi simili sia per un’eventuale descrizione della collaborazione tra un multinazionale e un incubatore finalizzata al lancio e alla gestione di “Acceleratori Corporate gestiti da un incubatore”. Il framework proposto analizza i principali elementi di forza e debolezza sia della corporate e dell’incubatore. Di conseguenza, da un’attenta analisi di queste caratteristiche, si deducono le potenziali sinergie e sfide che possono emergere durante la collaborazione. Infine, il modello di collaborazione punta a chiarire gli obiettivi principali e i risultati che si vogliono ottenere dalla collaborazione.
Tesi di laurea Magistrale
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