This research compares the technical efficiency of public and private lower-secondary schools in Italy, with the particular purpose to identify whether the different proprietary structure plays a role in explaining schools’ performances, as measured through student achievement. Moreover, it aims even at individuating those factors associated to higher schools’ efficiency in both the different management models. The data set of interest is provided by the Italian National Evaluation Committee for Education (INVALSI) and contains information about students at the first and third year of junior secondary school in the year 2014/2015. Two different methodological approaches, both based on Data Envelopment Analysis (DEA), have been followed. The first, consists in a two-stages semi-parametric analysis where the efficiency scores evaluated in the first DEA stage have been subsequently bootstrapped and used as dependent variable in a second stage Tobit regression. For more robust empirical evidence even the double bootstrapping procedure proposed by Simar and Wilson (2007) has been applied. The primal results showing a slightly average efficiency scores in favour of private schools turned out to be statistically non-significant in the second stage. Moreover, the variables found to influence the most efficiency score are the macro-geographical location, with Northern and Centre schools performing better than the Southern ones, and the percentage of foreign and late-enrolled students, found to negatively affect efficiency. The percentage of girl instead was found to positively affect efficiency only in reading. The second approach, suggested by Portela and Thanassoulis (2001), allowed to decompose the overall efficiency into its managerial (attributable to individual school’s performance) and program (attributable to structural differences between management models) components. The results reveal that public school structure seems to be more efficient than the private one, while private schools, on average tend to be better run by themselves.

Questa ricerca mette a confronto l’efficienza delle scuole medie pubbliche e private in Italia, con il particolare proposito di identificare se la differente struttura proprietaria possa giocare un ruolo nelle prestazioni scolastiche degli studenti, misurate tramite il grado di apprendimento. Inoltre, la ricerca si pone l'obiettivo di individuare quei fattori associati ad una maggiore efficienza in entrambi i modelli di gestione. L’insieme dei dati di interesse è fornita dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione (INVALSI) e contiene informazioni riguardanti gli studenti al primo e terzo anno di scuola media nell’anno scolastico 2014/2015. Sono stati seguiti due differenti approcci metodologici, entrambi basati sulla tecnica DEA (Data Envelopment Analysis). Il primo consiste in un’analisi semi-parametrica a due stadi, dove i punteggi di efficienza ottenuti nel primo stadio tramite DEA vengono successivamente “ricampionati” tramite metodologie di bootstrap e poi usati come variabile dipendente in una analisi di regressione Tobit al secondo stadio. Per prove più sostanziose a livello empirico è stata applicata anche la doppia procedura di double bootstrap proposta da Simar e Wilson (2007). I primi risultati che mostravano una lieve efficienza nella media a favore delle scuole private si sono dimostrati essere non statisticamente significativi nel secondo stadio. Inoltre, è stato trovato che le variabili con un maggiore impatto sul punteggio di efficienza sono la location macro-geografica, con le scuole del Nord e del Centro che ottengono migliori risultati rispetto a quelle del Sud, e alcune caratteristiche a livello studente. In particolare, la percentuale di studenti stranieri e quella di studenti con età maggiore a quella standard per l’anno accademico considerato sono risultate influenzare negativamente l’efficienza. La percentuale di ragazze presenti in classe si è invece dimostrata influenzare positivamente l’efficienza solo nei punteggi di Italiano (letteratura). Il secondo approccio, proposto da Portela e Thanassoulis (2001), permette di scomporre l’efficienza generale in due componenti, gestionale (attribuibili alla performance individuale della scuola) e proprietaria (attribuibili alle differenze strutturali tra i modelli di gestione). I risultati rivelano che la struttura proprietaria della scuola pubblica sembra essere più efficiente rispetto quella privata mentre, in media, le scuole private tendono a essere gestite meglio e presentato una maggiore efficienza individuale.

Efficiency comparison between public and private education : a case study on lower-secondary Italian schools

PONTE, LUCA
2016/2017

Abstract

This research compares the technical efficiency of public and private lower-secondary schools in Italy, with the particular purpose to identify whether the different proprietary structure plays a role in explaining schools’ performances, as measured through student achievement. Moreover, it aims even at individuating those factors associated to higher schools’ efficiency in both the different management models. The data set of interest is provided by the Italian National Evaluation Committee for Education (INVALSI) and contains information about students at the first and third year of junior secondary school in the year 2014/2015. Two different methodological approaches, both based on Data Envelopment Analysis (DEA), have been followed. The first, consists in a two-stages semi-parametric analysis where the efficiency scores evaluated in the first DEA stage have been subsequently bootstrapped and used as dependent variable in a second stage Tobit regression. For more robust empirical evidence even the double bootstrapping procedure proposed by Simar and Wilson (2007) has been applied. The primal results showing a slightly average efficiency scores in favour of private schools turned out to be statistically non-significant in the second stage. Moreover, the variables found to influence the most efficiency score are the macro-geographical location, with Northern and Centre schools performing better than the Southern ones, and the percentage of foreign and late-enrolled students, found to negatively affect efficiency. The percentage of girl instead was found to positively affect efficiency only in reading. The second approach, suggested by Portela and Thanassoulis (2001), allowed to decompose the overall efficiency into its managerial (attributable to individual school’s performance) and program (attributable to structural differences between management models) components. The results reveal that public school structure seems to be more efficient than the private one, while private schools, on average tend to be better run by themselves.
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
28-apr-2017
2016/2017
Questa ricerca mette a confronto l’efficienza delle scuole medie pubbliche e private in Italia, con il particolare proposito di identificare se la differente struttura proprietaria possa giocare un ruolo nelle prestazioni scolastiche degli studenti, misurate tramite il grado di apprendimento. Inoltre, la ricerca si pone l'obiettivo di individuare quei fattori associati ad una maggiore efficienza in entrambi i modelli di gestione. L’insieme dei dati di interesse è fornita dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione (INVALSI) e contiene informazioni riguardanti gli studenti al primo e terzo anno di scuola media nell’anno scolastico 2014/2015. Sono stati seguiti due differenti approcci metodologici, entrambi basati sulla tecnica DEA (Data Envelopment Analysis). Il primo consiste in un’analisi semi-parametrica a due stadi, dove i punteggi di efficienza ottenuti nel primo stadio tramite DEA vengono successivamente “ricampionati” tramite metodologie di bootstrap e poi usati come variabile dipendente in una analisi di regressione Tobit al secondo stadio. Per prove più sostanziose a livello empirico è stata applicata anche la doppia procedura di double bootstrap proposta da Simar e Wilson (2007). I primi risultati che mostravano una lieve efficienza nella media a favore delle scuole private si sono dimostrati essere non statisticamente significativi nel secondo stadio. Inoltre, è stato trovato che le variabili con un maggiore impatto sul punteggio di efficienza sono la location macro-geografica, con le scuole del Nord e del Centro che ottengono migliori risultati rispetto a quelle del Sud, e alcune caratteristiche a livello studente. In particolare, la percentuale di studenti stranieri e quella di studenti con età maggiore a quella standard per l’anno accademico considerato sono risultate influenzare negativamente l’efficienza. La percentuale di ragazze presenti in classe si è invece dimostrata influenzare positivamente l’efficienza solo nei punteggi di Italiano (letteratura). Il secondo approccio, proposto da Portela e Thanassoulis (2001), permette di scomporre l’efficienza generale in due componenti, gestionale (attribuibili alla performance individuale della scuola) e proprietaria (attribuibili alle differenze strutturali tra i modelli di gestione). I risultati rivelano che la struttura proprietaria della scuola pubblica sembra essere più efficiente rispetto quella privata mentre, in media, le scuole private tendono a essere gestite meglio e presentato una maggiore efficienza individuale.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/133754