The recent economic crisis, the uncertainties related to cost and supply of energy, the growing level of emissions and the risk of climate change seriously question the sustainability of the global economic and productive system. It is widely accepted that the priority actions to be taken at a global level to address these issues, concern primarily the diffusion of technologies and behaviors for a rational use of energy. Buildings are a major contributor to energy consumption in Europe: the energy used in the residential and tertiary sector accounts for almost 30% of final energy consumption, almost the same level of the industrial sector and the transport sector.The average consumption for the air conditioning of a house in Italy is around 110 kWh/m2 per year with a repercussion of about 70 kg/m2 per year of CO2 emissions. The interest and awareness of environmental issues has led to the development of action programs and international policies aiming at the reduction of primary energy consumption and carbon dioxide emissions. The energy scenarios developed by 'ENEA (ENEA) in Italy show how, especially the possibility of significant reductions in emissions in the period 2020 (deadline of the Kyoto Protocol) to CO2, is connected primarily to a significant improvement in energy efficiency and a progressive training (and information) of users giving weight and value to virtuous behavior in the management of existing energy assets and the design of new systems. The topic of heat metering in residential buildings, is suspected to trigger a global awareness mechanism that is able to show significant benefits in the near future: reduction of greenhouse gases, NOx, and PM10 particulates; substantial reduction in energy consumption and improved economic conditions. Three years after the entry into force of Legislative Decree n. 102/2014, however, still lack reliable data on the number of units actually involved from the adjustment but it is hoped that many people to treasure seizing this opportunity and turn it into a way to live more conscious and sustainable in the same time.

La recente crisi economica, le incertezze legate ai costi e all’approvvigionamento dell’energia, il crescente livello delle emissioni ed il rischio di cambiamenti climatici mettono seriamente in discussione la sostenibilità dell’attuale sistema economico-produttivo mondiale. È opinione condivisa che gli interventi prioritari da assumere, a livello globale, per affrontare tali problematiche, riguardino in primo luogo la diffusione di tecnologie e di comportamenti per un uso razionale dell’energia. Gli edifici sono uno dei principali responsabili del consumo energetico in Europa: l’energia impiegata nel settore residenziale e terziario rappresenta quasi il 30 % del consumo finale di energia, quasi allo stesso livello del settore industriale e del settore trasporti. Il consumo medio per la climatizzazione di un’abitazione in Italia si aggira intorno ai 110 kWh/m2anno con una ripercussione di circa 70 kg/m2anno di emissioni di CO2. L’interesse e la sensibilità nei confronti di tematiche ambientali ha portato allo sviluppo di programmi di azione e politiche internazionali volte alla riduzione dei consumi di energia primaria e delle emissioni di anidride carbonica. Gli scenari energetici elaborati dall’ ENEA (agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) per l’Italia mostrano come, soprattutto nel periodo 2020 (deadline del Protocollo di Kyoto) la possibilità di riduzioni importanti delle emissioni di CO2, sia legata in primo luogo ad un significativo miglioramento dell’efficienza energetica e ad una progressiva formazione (e informazione) degli utenti dando peso e valore a comportamenti virtuosi nella gestione del patrimonio energetico esistente e nella progettazione dei nuovi sistemi. Il tema della contabilizzazione del calore in edifici residenziali si ritiene possa innescare un meccanismo di sensibilizzazione globale che riesca a mostrare significativi vantaggi nell’immediato futuro: abbattimento dei gas serra, degli NOx, e del particolato PM10; riduzione sostanziale del fabbisogno energetici e miglioramento delle condizioni economiche. A due anni dall’entrata in vigore del decreto legislativo n. 102/2014, però mancano ancora dati attendibili sul numero di unità immobiliari realmente coinvolte dall’adeguamento tuttavia c’è da auspicare che siano in molti a fare tesoro cogliendo quest’opportunità e trasformandola in un modo di vivere più consapevole e nel contempo sostenibile.

Impianti termici centralizzati : la riqualificazione energetica e la contabilizzazione del calore

CIANCAGLINI, GIUSEPPE MASSIMILIANO
2016/2017

Abstract

The recent economic crisis, the uncertainties related to cost and supply of energy, the growing level of emissions and the risk of climate change seriously question the sustainability of the global economic and productive system. It is widely accepted that the priority actions to be taken at a global level to address these issues, concern primarily the diffusion of technologies and behaviors for a rational use of energy. Buildings are a major contributor to energy consumption in Europe: the energy used in the residential and tertiary sector accounts for almost 30% of final energy consumption, almost the same level of the industrial sector and the transport sector.The average consumption for the air conditioning of a house in Italy is around 110 kWh/m2 per year with a repercussion of about 70 kg/m2 per year of CO2 emissions. The interest and awareness of environmental issues has led to the development of action programs and international policies aiming at the reduction of primary energy consumption and carbon dioxide emissions. The energy scenarios developed by 'ENEA (ENEA) in Italy show how, especially the possibility of significant reductions in emissions in the period 2020 (deadline of the Kyoto Protocol) to CO2, is connected primarily to a significant improvement in energy efficiency and a progressive training (and information) of users giving weight and value to virtuous behavior in the management of existing energy assets and the design of new systems. The topic of heat metering in residential buildings, is suspected to trigger a global awareness mechanism that is able to show significant benefits in the near future: reduction of greenhouse gases, NOx, and PM10 particulates; substantial reduction in energy consumption and improved economic conditions. Three years after the entry into force of Legislative Decree n. 102/2014, however, still lack reliable data on the number of units actually involved from the adjustment but it is hoped that many people to treasure seizing this opportunity and turn it into a way to live more conscious and sustainable in the same time.
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
28-apr-2017
2016/2017
La recente crisi economica, le incertezze legate ai costi e all’approvvigionamento dell’energia, il crescente livello delle emissioni ed il rischio di cambiamenti climatici mettono seriamente in discussione la sostenibilità dell’attuale sistema economico-produttivo mondiale. È opinione condivisa che gli interventi prioritari da assumere, a livello globale, per affrontare tali problematiche, riguardino in primo luogo la diffusione di tecnologie e di comportamenti per un uso razionale dell’energia. Gli edifici sono uno dei principali responsabili del consumo energetico in Europa: l’energia impiegata nel settore residenziale e terziario rappresenta quasi il 30 % del consumo finale di energia, quasi allo stesso livello del settore industriale e del settore trasporti. Il consumo medio per la climatizzazione di un’abitazione in Italia si aggira intorno ai 110 kWh/m2anno con una ripercussione di circa 70 kg/m2anno di emissioni di CO2. L’interesse e la sensibilità nei confronti di tematiche ambientali ha portato allo sviluppo di programmi di azione e politiche internazionali volte alla riduzione dei consumi di energia primaria e delle emissioni di anidride carbonica. Gli scenari energetici elaborati dall’ ENEA (agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) per l’Italia mostrano come, soprattutto nel periodo 2020 (deadline del Protocollo di Kyoto) la possibilità di riduzioni importanti delle emissioni di CO2, sia legata in primo luogo ad un significativo miglioramento dell’efficienza energetica e ad una progressiva formazione (e informazione) degli utenti dando peso e valore a comportamenti virtuosi nella gestione del patrimonio energetico esistente e nella progettazione dei nuovi sistemi. Il tema della contabilizzazione del calore in edifici residenziali si ritiene possa innescare un meccanismo di sensibilizzazione globale che riesca a mostrare significativi vantaggi nell’immediato futuro: abbattimento dei gas serra, degli NOx, e del particolato PM10; riduzione sostanziale del fabbisogno energetici e miglioramento delle condizioni economiche. A due anni dall’entrata in vigore del decreto legislativo n. 102/2014, però mancano ancora dati attendibili sul numero di unità immobiliari realmente coinvolte dall’adeguamento tuttavia c’è da auspicare che siano in molti a fare tesoro cogliendo quest’opportunità e trasformandola in un modo di vivere più consapevole e nel contempo sostenibile.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/133934