L'altra Pisa. Riqualificazione urbana dell'area ferroviaria di San Rossore

A Pisa si sta tentando negli ultimi anni uno sperimentale ripensamento della città e del suo destino, attraverso pochi, concreti progetti-pilota, destinati ad incidere in alcuni suoi nodi nevralgici storicamente e strategicamente significativi. In una città che necessita di ridefinire i rapporti tra spazi aperti, spazi costruiti e spazi di relazione, la presenza di ambiti infrastrutturali potenzialmente importanti dal punto di vista della riconnessione urbana, suscita un marcato interesse progettuale. È questo il caso dello snodo ferroviario di Pisa San Rossore, seconda stazione della città, situato nella zona periferica a nord-ovest delle antiche mura medievali, delimitanti il nucleo storico urbanizzato; esso si pone come limite dello sviluppo urbano moderno, lasciando spazio ad un paesaggio agricolo più diradato e culminante nell’omonimo Parco naturale, Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Se ad una prima occhiata la posizione può sembrare marginale e defilata rispetto al centro cittadino, in realtà essa ricopre un ruolo strategico secondo numerosi punti di vista, primo fra tutti la notevole vicinanza alla meta principale e con maggior forza attrattiva di Pisa, ovvero Piazza dei Miracoli. Sono inoltre presenti in prossimità dell’arrivo ferroviario, servizi importanti come la Facoltà di Ingegneria, lo stadio cittadino G. Garibaldi, l’aria di riqualificazione dell’ospedale S. Chiara ed il recente sito archeologico del Cantiere delle Navi Antiche. L’area di progetto si presenta come una concatenazione di vuoti urbani sconnessi tra loro e privi di un ruolo significativo all’interno del disegno della città, nonostante l’evidente potenzialità di questi spazi: essi rappresentano una grande risorsa per la ridefinizione e soprattutto riqualificazione dello spazio pubblico. Si trovano, in sequenza, dei prati incolti (futuro verde attrezzato secondo PGT), il sovradimensionato piazzale dell’attuale stazione, l’area libera di pertinenza del supermercato, un parcheggio chiuso e delimitato dalle costruzioni circostanti, gli spazi di risulta degli incroci stradali sfocianti in modo caotico e disordinato nel perfetto prato verde di Piazza dei Miracoli. L’obiettivo del progetto è la realizzazione di un nuovo sistema di connessioni, che permetta di dare origine ad un organismo unitario di spazi pubblici, in grado di congiungere in modo facile e veloce la nuova stazione e la Piazza. Quello che viene a generarsi è un percorso trasversale che fa di piazze, giardini, soglie e variazioni la sua cifra identificativa, accompagnando il visitatore in un percorso basato sulle percezioni e la fruizione ottimale dello spazio aperto che lo circonda. In rapporto con questo articolato sistema di verde pubblico si pongono, come oggetti architettonici frutto dell' atteggiamento progettuale, l’edificio a ponte della stazione (il quale rappresenta inoltre una nuova soluzione tipologica nell’ambito degli edifici ferroviari per la sua conformazione “a patio”), il rinnovato supermercato con la ricollocazione del parcheggio nei livelli interrati e l’aggiunta di residenze nei livelli superiori, e il complesso del nuovo studentato, caratterizzato da un mix tipologico e funzionale.