Progetto di riqualificazione dello scalo ferroviario di Lambrate

The topic of this thesis is the development of a project proposal for urban regeneration of the former rail yard of Lambrate in Milan. The project takes part of a Program Agreement (AdP) between the City of Milan and Ferrovie dello Stato which aims to reintegrate all the seven areas of the former rail yards of Milan (Porta Genova, Lambrate, Grego Pirelli, Porta Romana, San Cristoforo, Rogoredo, Farini) within the metropolis through regeneration and urbanization, the strengthening of public services, the creation of new parks and pedestrian path ‘s relations between separate neighborhoods, and the supply upgrading of social housing that ensures a mixitè of functions. For the City of Milan, the conversion of these brownfields into new urban spaces is a great opportunity to mend the urban areas until now disjointed and create new neighborhoods can give a new urban identity even to the neighboring environment. These AdP objectives in 2007 definitively placed within the Milan PGT, are the ones who determined the guidelines of our project from early conceptual phase in an attempt to give a decisive design response to the particular case of the Lambrate rail yard , an area that was significantly affected by the strong break created by the curtain wall of the railroad and by its peripheral localization. In fact, the long and narrow area is bounded on the west side from the wall of the railway line that runs along the whole area at a height of about 5 meters, while on the other side faces on an urban situation characterized by an uneven and disorderly settlement , mainly constituted by small industrial and residential buildings. A good portion of these neighboring areas that have a significant level of decay and neglect are in the process of transformation and it is planned for them the creation of new social housing. The planned transformation of these former industrial areas into residential ones will greatly change the identity to the neighborhood for several years, also thanks to the conversion taked placed in the last years of some abandoned factories in art workshops, exhibition galleries, offices and residences, that is turning the district into a important creative pole. Our project is part of this scenario in order to increase not only the livability and vitality of the district through a variety of functions (residential, commercial, office, sports, education, culture) and careful attention to the quality of the architectural artifacts, but also to generate a new urban rule where the infrastructure has not granted a clear development of the urban fabric. The design approach has wanted to take into account from the outset of three main problems encountered in relation to the area: the question of urban margin in relation also to the quality of the spaces, the front of the neighboring frayed context and the linear conformation of the area behind the railway. The project proposal is developed around the creation of a new road axis that connects two points and uneven in the neighborhood of a large plate which approaches the rail to the wall along its entire length and that brings the city on two layers. A first layer, at ground level, strongly interacts with the city by creating a new urban front along which alternate business, social and cultural rights, related to the road on which they heavily depend. A second level, that aligns to rail, has a long linear park which residential common areas and some cultural, educational and sports facilities overlook and volumetrically emerge from the plate, animating the green plateau. The long urban front created by the plate which extends from north to south towards the road is broken by a series of residential buildings placed perpendicularly that scan on the same front a steady pace towards road openings and closings through a succession of public squares and wide green ramps that connect the two urban levels. Finally the rigid metric rule that manages the complexity of the entire project is broken by some buildings placed at strategic moments: the massive compact corner building that serves as opening element, a Y-shaped building of the student housing who breaks the regular mesh orthogonality to resume the inclination of the road and which differs for being higher than the other buildings; and finally the sports center as the conclusive element.

L’argomento affrontato in questa tesi è lo sviluppo di una proposta progettuale di riqualificazione urbana dell’area dell’Ex scalo ferroviario di Lambrate di Milano. Il progetto si inserisce all’interno di un Accordo di Programma (AdP) tra il Comune di Milano e le Ferrovie dello Stato che ha come obiettivo quello di reintegrare tutte le sette aree milanesi degli ex scali ferroviari (Porta Genova, Lambrate, Greco Pirelli, Porta Romana, San Cristoforo, Rogoredo, Farini) all’interno della metropoli attraverso interventi di riqualificazione e urbanizzazione, il rafforzamento dei servizi pubblici,la creazione di nuovi parchi e relazioni ciclopedonali fra quartieri separati e il potenziamento dell’offerta di edilizia residenziale sociale che garantisca una certa mixitè di funzioni. Per il Comune di Milano la riconversione di queste aree dismesse in nuovi spazi urbani rappresenta una grande opportunità per ricucire aree urbane fino ad ora sconnesse e creare nuovi quartieri in grado di dare una nuova identità urbana anche al contesto limitrofo. Questi obiettivi dell’AdP che nel 2007 sono stati definitivamente inseriti all’interno del PGT di Milano sono quelli che hanno determinato le linee guida del nostro progetto fin dalla prima fase concettuale nel tentativo di dare una risposta progettuale risolutiva al caso particolare dello scalo di Lambrate, area che ha risentito in modo significativo della forte cesura creata dalla cortina del muro della ferrovia e dalla sua localizzazione in zona periferica. Infatti la lunga e stretta area è delimitata sul lato ovest dal muro della linea ferroviaria che corre lungo tutta l’area a un’altezza di circa 5 metri, mentre sull’altro lato si affaccia su una situazione urbana caratterizzata da un insediamento disomogeneo e disordinato, costituito prevalentemente dalla piccola industria e da palazzi residenziali. Una buona parte di queste aree limitrofe che presentano un livello significativo di degrado e di abbandono sono in via di trasformazione ed è prevista per essa la creazione di nuove residenze sociali. Si prospetta quindi una riconversione di queste aree ex industriali in zone residenziali che cambieranno fortemente identità al quartiere che già da alcuni anni, inoltre, grazie alla riconversione di alcune fabbriche dismesse in laboratori artistici, gallerie espositive, uffici e residenze, si sta trasformando in un importante polo creativo. Il nostro progetto si colloca all’interno di questo scenario con lo scopo di incrementare non solo la vivibilità e vitalità del quartiere attraverso una grande varietà di funzioni (residenza, commercio, uffici, sport, istruzione, cultura) e un’attenta cura alla qualità architettonica dei manufatti,ma anche di generare una nuova regola urbana laddove l’infrastruttura non ha concesso uno sviluppo chiaro del tessuto urbano . L’approccio progettuale ha voluto tener conto fin da subito di tre problematiche principali riscontrate relativamente alla zona: la questione del margine urbano in rapporto anche alla qualità degli spazi, il fronte sfrangiato del contesto limitrofo e la conformazione lineare dell’area a ridosso della ferrovia. La proposta progettuale si sviluppa attorno alla creazione di un nuovo asse stradale che collega due punti sconnessi del quartiere e di una grande piastra che si accosta al muro ferroviario per tutta la sua lunghezza e che porta la città su due livelli. Un primo livello, a quota zero, dialoga fortemente con la città creando un nuovo fronte urbano lungo il quale si alternano attività commerciali, sociali e culturali, legate alla strada e dalla quale dipendono fortemente. Un secondo livello, che si allinea alla ferrovia, ospita invece un lungo parco lineare dove vi si affacciano gli spazi comuni residenziali e alcune funzioni culturali, didattiche e sportive che emergono volumetricamente dal basamento, animando la verde spianata. Il lungo fronte urbano creato dalla piastra che si estende da nord a sud verso strada è spezzato da una serie di edifici residenziali in linea che si incastrano perpendicolarmente e che scandiscono sul fronte stesso un ritmo regolare di aperture e chiusure verso strada attraverso una successione alterna di piazze pubbliche o di ampie rampe verdi che raccordano i due livelli urbani. Infine alla ferrea regola metrica che gestisce la complessità del progetto fanno da contrappunto alcuni edifici posizionati in momenti strategici, che ne rompono la rigidità: Il massiccio edificio compatto ad angolo che fa da elemento di apertura, l’edificio a pianta ad Y dello studentato che rompe la regolare ortogonalità della maglia per riprendere l’inclinazione della strada che vi si innesta e che si differenzia per avere uno sviluppo in altezza maggiore rispetto agli altri edifici; e infine il centro sportivo che si pone come elemento conclusivo.