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La tesi si sviluppa sul progetto di riuso per l’ex-cementi cio di Alzano Lombardo (Bg), oggetto di studio nel Laboratorio di Progettazione del percorso di Laurea in Architettura. L’edificio è considerato un’archeologia industriale dei giorni nostri ed è posto sotto tutela dal 1980 dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, ma dal 1971 cade in uno stato di abbandono. La tesi propone di avviare nuovi cicli di vita a frammenti dello scarto uniti in una filiera circolare e multiscalare che costruisca nuovi rapporti ecologici nel corso del tempo. Il testo declina il tema del riciclo in due livelli paradigmatici, territorio e architettura. L’analisi si focalizza da un lato sui guasti di un ecosistema territoriale ereditati dai processi produttivi antropici dismessi, e dall’altro su quei corpi architettonici in decomposizione che esso contiene. Il punto di contatto tra le due entità è rappresentato dall’oggetto ‘rifiuto’ che riserva la potenzialità di costruire una rete di riquali cazione. Il progetto si fonda su una via alternativa al riuso classico architettonico di musealizzazione o spettacolarizzazione dei manufatti prendendo invece come riferimento nuovi modelli con una riflessione su cicli e bilanci inscritti nel territorio. Attraverso un’operazione di lettura critica alla composizione architettonica, nasce l’idea di sostituire la cottura di malto e luppolo a quella del calcare all’interno dei forni fusori. La fondazione di un birrificio artigianale trova grande affinità nel mercato regionale cresciuto così rapidamente da non avere solide basi nel sistema amministrativo né in quello territoriale. La suggestione è quella di sostituire il passato sistema fortemente energivoro e fonte di inquinamento della produzione di cemento, con un rapporto ciclico a sistema chiuso costruito intorno ai ussi di prodotti e ri uti legato al nuovo birri cio al quale si aggregano altre funzioni interne, tra cui una centrale a digestione anaerobica e dei laboratori biochimici per la ricerca. L’affermazione di un polo di riferimento per gli oltre centocinquanta produttori di birra artigianale in Lombardia avrebbe la potenzialità di espandere la propria influenza in una rete territoriale con possibilità di evolversi nel tempo riconfigurando i connotati del territorio esistente.

Cicli di vita e nuove ecologie. La riconversione di un sito industriale nel territorio produttivo lombardo

CORVI, SIMONE
2015/2016

Abstract

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ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-apr-2017
2015/2016
La tesi si sviluppa sul progetto di riuso per l’ex-cementi cio di Alzano Lombardo (Bg), oggetto di studio nel Laboratorio di Progettazione del percorso di Laurea in Architettura. L’edificio è considerato un’archeologia industriale dei giorni nostri ed è posto sotto tutela dal 1980 dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, ma dal 1971 cade in uno stato di abbandono. La tesi propone di avviare nuovi cicli di vita a frammenti dello scarto uniti in una filiera circolare e multiscalare che costruisca nuovi rapporti ecologici nel corso del tempo. Il testo declina il tema del riciclo in due livelli paradigmatici, territorio e architettura. L’analisi si focalizza da un lato sui guasti di un ecosistema territoriale ereditati dai processi produttivi antropici dismessi, e dall’altro su quei corpi architettonici in decomposizione che esso contiene. Il punto di contatto tra le due entità è rappresentato dall’oggetto ‘rifiuto’ che riserva la potenzialità di costruire una rete di riquali cazione. Il progetto si fonda su una via alternativa al riuso classico architettonico di musealizzazione o spettacolarizzazione dei manufatti prendendo invece come riferimento nuovi modelli con una riflessione su cicli e bilanci inscritti nel territorio. Attraverso un’operazione di lettura critica alla composizione architettonica, nasce l’idea di sostituire la cottura di malto e luppolo a quella del calcare all’interno dei forni fusori. La fondazione di un birrificio artigianale trova grande affinità nel mercato regionale cresciuto così rapidamente da non avere solide basi nel sistema amministrativo né in quello territoriale. La suggestione è quella di sostituire il passato sistema fortemente energivoro e fonte di inquinamento della produzione di cemento, con un rapporto ciclico a sistema chiuso costruito intorno ai ussi di prodotti e ri uti legato al nuovo birri cio al quale si aggregano altre funzioni interne, tra cui una centrale a digestione anaerobica e dei laboratori biochimici per la ricerca. L’affermazione di un polo di riferimento per gli oltre centocinquanta produttori di birra artigianale in Lombardia avrebbe la potenzialità di espandere la propria influenza in una rete territoriale con possibilità di evolversi nel tempo riconfigurando i connotati del territorio esistente.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/134160