The starting point of the research is the observation of a peculiar type of space, which is typical inside modern residential constructions from the post-war period in the Milanese context: the empty ground floor on pilotis. The function of this space appears today often uncertain or simply reduced to simple spaces of service for the housing block, in the form of entrance’s cores to the building, while its form -the presence of the structural grid of columns, the amount of available free space- suggests a feasible reconsideration of its shape, with the possibility of hosting new possible uses. Therefore, the research suggests a general design strategy adaptable to the various observed contexts. From the management point of view, it is firstly identified a developer with both the ability of construction – to transform the space- and administration -to manage the new functions through a policy of subsidized rent. This framework should assure a fair offer to the individuals in search for affordable living space, while guaranteeing an economical return to its owners. Moreover, the enhancing of the ground floor space could work on the whole building from the energetic and seismic point of view, considering an improvement of its technical performances that is encouraged by the current possible tax allowances and SLP earnings. On the formal and technical side, a design of standard but flexible elements is examined, with a grade of flexibility that would make them adaptable to the variable contexts of work and functions. Finally, the strategy is applied on the context, with a project located inside the neighborhood Restocco/Lodovico il Moro of Milano. Here, the ground floor spaces of seven buildings are reinvented as places for living and working, using the tools provided by the strategy and adapting them both to the program needs and the features of the place. The main themes of the project are the resolution of the transition between private and public realm and the check on the actual flexibility of use of the standard elements to create spaces with different forms, functions and uses.
La ricerca di tesi si sviluppa a partire dall’osservazione di un particolare spazio, caratteristico della costruzione residenziale moderna nel contesto milanese del dopoguerra: il piano terra vuoto su pilotis. La funzione di questo spazio appare oggi in molti casi incerta o ridotta al semplice servizio dell’abitare nella forma di nuclei di ingresso ai condomini, mentre la sua conformazione -la presenza della griglia strutturale dei pilastri, la quantità di spazio vuoto disponibile- suggerisce un possibile ripensamento della sua forma che permetta di accogliere nuovi possibili usi. Allo stesso tempo, un’osservazione delle condizioni dell’abitare contemporaneo mostra una popolazione i cui modi di vivere sono profondamente mutati col tempo e che fatica perciò a trovare, nell’offerta abitativa della città, spazi adatti alla propria domanda. La ricerca si propone quindi di investigare la possibilità di una valorizzazione degli spazi vuoti al piano terra attraverso l’inserimento di funzioni abitative, lavorative e di servizio all’abitare. Viene perciò studiata una strategia progettuale applicabile ai vari contesti di lavoro osservati. Dal punto di vista gestionale si propone la creazione di un processo di presa in carico degli spazi vuoti al piano terra. Viene individuato un soggetto promotore che possieda le capacità di realizzare la loro trasformazione e gestirne la fase di funzionamento, attraverso una politica di affitto agevolato che garantisca: un’offerta equa verso i soggetti in cerca di spazi da abitare; una garanzia di ritorno economico per i proprietari degli spazi. La valorizzazione del piano terra è inoltre l’occasione per lavorare sull’intero edificio dal punto di vista energetico e sismico, prevedendo un miglioramento delle prestazioni tecnologiche, agevolato inoltre dagli sgravi fiscali e dai guadagni di SLP possibili. Dal punto di vista formale e tecnologico viene elaborato un progetto per elementi standard flessibili, adattabili ai vari contesti ed usi. Lo scopo è quello di migliorare l’economicità e la facilità di realizzazione fornendo una varietà di soluzioni che il progettista deciderà come utilizzare nel caso particolare del contesto di lavoro. Si sceglie quindi di lavorare sugli spazi serventi riducendo al minimo le loro dimensioni e massimizzando così uno spazio servito che rimane vuoto e perciò adattabile ai vari possibili usi degli utenti. Questa strategia viene infine applicata in un particolare contesto milanese, il quartiere Restocco / Lodovico il Moro: i piani terra di sette edifici in linea vengono ripensati come spazi dell’abitare e del lavoro, utilizzando gli strumenti progettuali previsti dalla strategia ed adattandoli sia alle richieste funzionali che alle caratteristiche del luogo. I principali temi progettuali sono la risoluzione del passaggio tra la sfera privata dell’abitazione e quella pubblica condominiale e la verifica dell’effettiva flessibilità di utilizzo degli elementi standard per creare spazi con differenti forme, funzioni ed usi.La ricerca di tesi si sviluppa a partire dall’osservazione di un particolare spazio, caratteristico della costruzione residenziale moderna nel contesto milanese del dopoguerra: il piano terra vuoto su pilotis. La funzione di questo spazio appare oggi in molti casi incerta o ridotta al semplice servizio dell’abitare nella forma di nuclei di ingresso ai condomini, mentre la sua conformazione -la presenza della griglia strutturale dei pilastri, la quantità di spazio vuoto disponibile- suggerisce un possibile ripensamento della sua forma che permetta di accogliere nuovi possibili usi. Allo stesso tempo, un’osservazione delle condizioni dell’abitare contemporaneo mostra una popolazione i cui modi di vivere sono profondamente mutati col tempo e che fatica perciò a trovare, nell’offerta abitativa della città, spazi adatti alla propria domanda. La ricerca si propone quindi di investigare la possibilità di una valorizzazione degli spazi vuoti al piano terra attraverso l’inserimento di funzioni abitative, lavorative e di servizio all’abitare. Viene perciò studiata una strategia progettuale applicabile ai vari contesti di lavoro osservati. Dal punto di vista gestionale si propone la creazione di un processo di presa in carico degli spazi vuoti al piano terra. Viene individuato un soggetto promotore che possieda le capacità di realizzare la loro trasformazione e gestirne la fase di funzionamento, attraverso una politica di affitto agevolato che garantisca: un’offerta equa verso i soggetti in cerca di spazi da abitare; una garanzia di ritorno economico per i proprietari degli spazi. La valorizzazione del piano terra è inoltre l’occasione per lavorare sull’intero edificio dal punto di vista energetico e sismico, prevedendo un miglioramento delle prestazioni tecnologiche, agevolato inoltre dagli sgravi fiscali e dai guadagni di SLP possibili. Dal punto di vista formale e tecnologico viene elaborato un progetto per elementi standard flessibili, adattabili ai vari contesti ed usi. Lo scopo è quello di migliorare l’economicità e la facilità di realizzazione fornendo una varietà di soluzioni che il progettista deciderà come utilizzare nel caso particolare del contesto di lavoro. Si sceglie quindi di lavorare sugli spazi serventi riducendo al minimo le loro dimensioni e massimizzando così uno spazio servito che rimane vuoto e perciò adattabile ai vari possibili usi degli utenti. Questa strategia viene infine applicata in un particolare contesto milanese, il quartiere Restocco / Lodovico il Moro: i piani terra di sette edifici in linea vengono ripensati come spazi dell’abitare e del lavoro, utilizzando gli strumenti progettuali previsti dalla strategia ed adattandoli sia alle richieste funzionali che alle caratteristiche del luogo. I principali temi progettuali sono la risoluzione del passaggio tra la sfera privata dell’abitazione e quella pubblica condominiale e la verifica dell’effettiva flessibilità di utilizzo degli elementi standard per creare spazi con differenti forme, funzioni ed usi.
Living the ground floor. A strategy of reuse in the Milanese context
ROMANO', PAOLO;ROSSARI, GIULIA
2015/2016
Abstract
The starting point of the research is the observation of a peculiar type of space, which is typical inside modern residential constructions from the post-war period in the Milanese context: the empty ground floor on pilotis. The function of this space appears today often uncertain or simply reduced to simple spaces of service for the housing block, in the form of entrance’s cores to the building, while its form -the presence of the structural grid of columns, the amount of available free space- suggests a feasible reconsideration of its shape, with the possibility of hosting new possible uses. Therefore, the research suggests a general design strategy adaptable to the various observed contexts. From the management point of view, it is firstly identified a developer with both the ability of construction – to transform the space- and administration -to manage the new functions through a policy of subsidized rent. This framework should assure a fair offer to the individuals in search for affordable living space, while guaranteeing an economical return to its owners. Moreover, the enhancing of the ground floor space could work on the whole building from the energetic and seismic point of view, considering an improvement of its technical performances that is encouraged by the current possible tax allowances and SLP earnings. On the formal and technical side, a design of standard but flexible elements is examined, with a grade of flexibility that would make them adaptable to the variable contexts of work and functions. Finally, the strategy is applied on the context, with a project located inside the neighborhood Restocco/Lodovico il Moro of Milano. Here, the ground floor spaces of seven buildings are reinvented as places for living and working, using the tools provided by the strategy and adapting them both to the program needs and the features of the place. The main themes of the project are the resolution of the transition between private and public realm and the check on the actual flexibility of use of the standard elements to create spaces with different forms, functions and uses.File | Dimensione | Formato | |
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