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I grandi flussi migratori sono oggi un fenomeno globale che interessa in particolare quelle aree che per posizione geografica e caratteristiche morfologiche si prestano maggiormente ad essere mete d’approdo convenienti. La rotta del Mediterraneo centrale. Secondo l’ultimo rapporto dell’ Altro Commissariato Delle Nazioni Unite per i rifugiati ( Unchr ), nella prima metà del 2015 sono stati 137 mila i migranti approdati sulle sponde europee, con un aumento del 86 per centro rispetto all’anno scorso. L’isola di Lesbo sta affrontando una grave crisi economica e contemporaneamente tenta di contenere un ondata migratoria senza precedenti. Dall’inizio del 2015 ha progressivamente assunto una dimensione ingestibile. La posizione geografica di Lesbo la rende una meta particolarmente conveniente per chi cerca di raggiungere l’Europa. Nel punto più vicino, l’isola dista solamente 13 chilometri dalla Turchia un’inezia in confronto alla traversata di 300 chilometri che separa Lampedusa dalle coste libiche. Oggi, secondo le stime, sono in media 400 i rifugiati che ogni giorno sbarcano a Lesbo, dove vivono circa 90mila abitanti. Agli inizi di una stagione turistica già compromessa dalla crisi del debito pubblico, Lesbo è alle prese con una folla stremata che l’accoglienza greca non è in grado di contenere. Quest’ondata di arrivi sta portando un sistema di accoglienza già inadeguato al punto di rottura. Le condizioni nei centri di detenzione sono di molto inferiori agli standard nazionali e internazionali e potrebbero quali car- si come trattamenti inumani e degradanti. Sembra quanto mai improbabile che lo stato greco riesca a trovare i fon- di per ristrutturare il proprio sistema di accoglienza, destinato a degenerare ulteriormente con l’aumento degli arrivi. La tesi tramite una ricerca di ( dati , progetti , casi studio ) prova ad inquadrare nello specifico le problematiche legate al sistema dell’accoglienza. Analizza quelle che sono le priorità a cui far fronte come la dotazione di strutture per la ricezione e la registrazione. Proponga dei programmi funzionali volti a trovare soluzioni in campo architettonico che possano migliorare le condizioni dei migranti nel periodo di permanenza in questi luoghi. Tramite la realizzazione di una serie di modelli architettonici che utilizza la digital fabrication nelle sue diverse applicazioni rappresenti ad una scala leggibile quella serie di fenomeni / attività umane connesse alla crisi migratoria.

Architettura dell'accoglienza. Le implicazioni spaziali della crisi migratoria raccontati attraverso la digital fabbrication

DE MICCO, LORENZO EMILIO
2015/2016

Abstract

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SFORZA, GIANMARIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-apr-2017
2015/2016
I grandi flussi migratori sono oggi un fenomeno globale che interessa in particolare quelle aree che per posizione geografica e caratteristiche morfologiche si prestano maggiormente ad essere mete d’approdo convenienti. La rotta del Mediterraneo centrale. Secondo l’ultimo rapporto dell’ Altro Commissariato Delle Nazioni Unite per i rifugiati ( Unchr ), nella prima metà del 2015 sono stati 137 mila i migranti approdati sulle sponde europee, con un aumento del 86 per centro rispetto all’anno scorso. L’isola di Lesbo sta affrontando una grave crisi economica e contemporaneamente tenta di contenere un ondata migratoria senza precedenti. Dall’inizio del 2015 ha progressivamente assunto una dimensione ingestibile. La posizione geografica di Lesbo la rende una meta particolarmente conveniente per chi cerca di raggiungere l’Europa. Nel punto più vicino, l’isola dista solamente 13 chilometri dalla Turchia un’inezia in confronto alla traversata di 300 chilometri che separa Lampedusa dalle coste libiche. Oggi, secondo le stime, sono in media 400 i rifugiati che ogni giorno sbarcano a Lesbo, dove vivono circa 90mila abitanti. Agli inizi di una stagione turistica già compromessa dalla crisi del debito pubblico, Lesbo è alle prese con una folla stremata che l’accoglienza greca non è in grado di contenere. Quest’ondata di arrivi sta portando un sistema di accoglienza già inadeguato al punto di rottura. Le condizioni nei centri di detenzione sono di molto inferiori agli standard nazionali e internazionali e potrebbero quali car- si come trattamenti inumani e degradanti. Sembra quanto mai improbabile che lo stato greco riesca a trovare i fon- di per ristrutturare il proprio sistema di accoglienza, destinato a degenerare ulteriormente con l’aumento degli arrivi. La tesi tramite una ricerca di ( dati , progetti , casi studio ) prova ad inquadrare nello specifico le problematiche legate al sistema dell’accoglienza. Analizza quelle che sono le priorità a cui far fronte come la dotazione di strutture per la ricezione e la registrazione. Proponga dei programmi funzionali volti a trovare soluzioni in campo architettonico che possano migliorare le condizioni dei migranti nel periodo di permanenza in questi luoghi. Tramite la realizzazione di una serie di modelli architettonici che utilizza la digital fabrication nelle sue diverse applicazioni rappresenti ad una scala leggibile quella serie di fenomeni / attività umane connesse alla crisi migratoria.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/134200