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La tesi che segue a queste brevi parole è il progetto architettonico di un’infrastruttura sportiva nella città di Reggio Emilia. Nonostante il tema dei grandi edifici per lo sport declinato dal punto di vista architettonico sia ampio e complesso sono identificabili una serie di caratteristiche ricorrenti che accomunano le principali infrastrutture sportive di tutto il mondo che a oggi possono definirsi funzionanti. Questa tesi, nella ricerca teorica che precede il progetto, raccoglie e rielabora tutti i principi per una progettazione efficace mettendoli al servizio della strategia progettuale. Due aspetti su tutti hanno avuto maggior peso tanto nella parte di ricerca quanto nel successivo progetto; si tratta della flessibilità e della polifunzionalità dell’infrastruttura. Questi presupposti fondamentali, divenuti da subito due obiettivi imprescindibili, hanno forse più di altri determinato alcune scelte chiave attorno a cui il progetto ha preso forma. Il lavoro prende inizialmente corpo a una scala urbana in cui è possibile considerare l’infrastruttura nel suo contesto più ampio e nei suoi rapporti con l’intorno. In questa fase è risultato fondamentale il contributo teorico del Landscape Urbanism, grazie al quale è stato minimizzato l’impatto ambientale dell’infrastruttura nonostante le sue dimensioni. Successivamente una serie di salti di scala hanno permesso di arrivare fino al cuore dell’architettura dell’infrastruttura stessa e in particolare del Palazzo dello Sport, vero perno della tesi, pensato, progettato e disegnato nel dettaglio seguendo tutto l’apparato normativo di riferimento. Oltre alla dedizione e alla grande passione che hanno sempre guidato le scelte progettuali vale forse la pena citare un’altra compagna di viaggio che sin dal primo giorno è stata presenza costantemente ricercata e talvolta addirittura vera ossessione: la qualità. Nel senso più ampio e autentico che questa parola scivolosa può avere si è sempre lavorato ponendosi come obiettivo la qualità nel progetto, nelle scelte architettoniche e tecnologiche, negli spazi, nei materiali ma anche nella restituzione grafica, nei testi, nella presentazione. Perché questa, più di tutte le singole componenti teoriche pur nella loro importanza, era e sarà sempre prerogativa irrinunciabile della buona architettura.
L'infrastruttura sportiva come elemento di rigenerazione urbana. Progetto per un nuovo polo integrato a Reggio Emilia
SASSI, LUCA
2015/2016
Abstract
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Descrizione: Tavole progettuali
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https://hdl.handle.net/10589/134207