The thesis' objective is to propose a project of rehabilitation and reuse of the Villa Sforzesca ìColombaroneî. The Villa is situated in a village named Sforzesca, a rural settlement only a few kilometres far from the city of Vigevano. The name of the village comes from the noble milanese family of the Sforzas, responsible of the construction of the Villa itself in 1486. The interest in the topic has been raised by the will of dealing with a valuable architectural item, now completely abandoned, in order to find a solution that enables a new reading of the manufact and of its main features. The research is structured in three sections: past, present and future. The first volume unfolds the history of the 'cascinas' and their relation with the rural context. Lately it focuses on the Villa itself, on its past and its importance for the whole rural settlement. The second part investigates the actual conditions of the manufact that now leans in a complete state of abandonment. At the same time this section analyses the contributions of architects that have dealed with the topic of 'Building in the built', both in the italian and european context. In the future the project aims to reuse the spaces of the 'cascina' in order to accomodate an eno-gastronomic academy and a centre for agricultural and food farming research and the related facilities. The function has the scope of repropose the Villla as the centre of the bourg, making it a place of innovation and sperimentation on the topics related to the rural tradition. A special reflection has been reserved to the typology of the courtyard. This model, also because of the vaste dimensions of the central void, has been reinterpretated in the design phase: the project redefines the perimeter of the ancient courtyard and inserts three new volumes in the central space. The objective is to interlace new spatial relationships inside the courtyard, in order to bring the central space back to the human scale. The courtyard also brings toghether eterogeneus functions, stimulating the integration and interaction between different fields.

La tesi ha come obiettivo una proposta progettuale per il recupero della Villa Sforzesca “Colombarone”; un insediamento rurale situate nel borgo della Sforzesca, a pochi chilometri dal Comune di Vigevano, Il Borgo prende il nome dalla nobile famiglia milanese degli Sforza, la quale commissionò la nel 1486 costruzione della Villa. Il lavoro di tesi nasce dalla volontà di confrontarsi con un bene architettonico di pregio, ora completamente in stato di abbandono, trovando una soluzione progettuale che proponga una rilettura, sia tipologica che funzionale, del manufatto e delle sue peculiarità. La ricerca teorica e progettuale è strutturata secondo tre sezioni: passato, presente e futuro. Il volume dedicato al passato consiste di un'introduzione storica generale sulle cascine in Lombardia e sul loro rapporto con il contesto. Successivamente si concentra sulla Villa Sforzesca, sulla sua storia e sulla sua importanza all'interno del borgo rurale. La seconda sezione analizza le condizioni attuali del manufatto, mettendo in luce la volontà di recuperare un manufatto così importante per la storia locale. Nel futuro, il progetto di riuso della Villa propone di convertirne gli spazi al fine di ospitare un'accademia eno-gastronomica, un polo di ricerca agro-alimentare e i servizi ad essi connessi. La destinazione d'uso proposta ha lo scopo di ripristinare il ruolo di centralità che la Villa ha sempre avuto nel borgo, rendendolo nuovamente un luogo di innovazione e sperimentazione sui temi collegati alla tradizione rurale. Una riflessione particolare è stata riservata all'impianto a corte chiusa caratteristico della Villa. Questo modello tipologico, date le grandi dimensioni del vuoto centrale, è stato reinterpretato in fase di intervento: il progetto prevede il consolidamento del perimetro della corte esistente e l'inserimento di una 'corte nella corte'. L'obiettivo è quello di intessere nuove relazioni spaziali all'interno del vasto vuoto centrale e di riportarlo, attraverso l'inserimento di tre volumi, a una scala più raccolta. La corte accoglie funzioni eterogenee, stimolando l'interazione e l'integrazione tra diverse discipline.

Courtyards. Enhancing rural architecture. Rehabilitation and reuse of the Villa Sforzesca Colombarone in Vigevano

di CARLO, ANNALISA
2015/2016

Abstract

The thesis' objective is to propose a project of rehabilitation and reuse of the Villa Sforzesca ìColombaroneî. The Villa is situated in a village named Sforzesca, a rural settlement only a few kilometres far from the city of Vigevano. The name of the village comes from the noble milanese family of the Sforzas, responsible of the construction of the Villa itself in 1486. The interest in the topic has been raised by the will of dealing with a valuable architectural item, now completely abandoned, in order to find a solution that enables a new reading of the manufact and of its main features. The research is structured in three sections: past, present and future. The first volume unfolds the history of the 'cascinas' and their relation with the rural context. Lately it focuses on the Villa itself, on its past and its importance for the whole rural settlement. The second part investigates the actual conditions of the manufact that now leans in a complete state of abandonment. At the same time this section analyses the contributions of architects that have dealed with the topic of 'Building in the built', both in the italian and european context. In the future the project aims to reuse the spaces of the 'cascina' in order to accomodate an eno-gastronomic academy and a centre for agricultural and food farming research and the related facilities. The function has the scope of repropose the Villla as the centre of the bourg, making it a place of innovation and sperimentation on the topics related to the rural tradition. A special reflection has been reserved to the typology of the courtyard. This model, also because of the vaste dimensions of the central void, has been reinterpretated in the design phase: the project redefines the perimeter of the ancient courtyard and inserts three new volumes in the central space. The objective is to interlace new spatial relationships inside the courtyard, in order to bring the central space back to the human scale. The courtyard also brings toghether eterogeneus functions, stimulating the integration and interaction between different fields.
MANFREDINI, ANDREA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-apr-2017
2015/2016
La tesi ha come obiettivo una proposta progettuale per il recupero della Villa Sforzesca “Colombarone”; un insediamento rurale situate nel borgo della Sforzesca, a pochi chilometri dal Comune di Vigevano, Il Borgo prende il nome dalla nobile famiglia milanese degli Sforza, la quale commissionò la nel 1486 costruzione della Villa. Il lavoro di tesi nasce dalla volontà di confrontarsi con un bene architettonico di pregio, ora completamente in stato di abbandono, trovando una soluzione progettuale che proponga una rilettura, sia tipologica che funzionale, del manufatto e delle sue peculiarità. La ricerca teorica e progettuale è strutturata secondo tre sezioni: passato, presente e futuro. Il volume dedicato al passato consiste di un'introduzione storica generale sulle cascine in Lombardia e sul loro rapporto con il contesto. Successivamente si concentra sulla Villa Sforzesca, sulla sua storia e sulla sua importanza all'interno del borgo rurale. La seconda sezione analizza le condizioni attuali del manufatto, mettendo in luce la volontà di recuperare un manufatto così importante per la storia locale. Nel futuro, il progetto di riuso della Villa propone di convertirne gli spazi al fine di ospitare un'accademia eno-gastronomica, un polo di ricerca agro-alimentare e i servizi ad essi connessi. La destinazione d'uso proposta ha lo scopo di ripristinare il ruolo di centralità che la Villa ha sempre avuto nel borgo, rendendolo nuovamente un luogo di innovazione e sperimentazione sui temi collegati alla tradizione rurale. Una riflessione particolare è stata riservata all'impianto a corte chiusa caratteristico della Villa. Questo modello tipologico, date le grandi dimensioni del vuoto centrale, è stato reinterpretato in fase di intervento: il progetto prevede il consolidamento del perimetro della corte esistente e l'inserimento di una 'corte nella corte'. L'obiettivo è quello di intessere nuove relazioni spaziali all'interno del vasto vuoto centrale e di riportarlo, attraverso l'inserimento di tre volumi, a una scala più raccolta. La corte accoglie funzioni eterogenee, stimolando l'interazione e l'integrazione tra diverse discipline.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/134208