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La tesi vuole presentare una proposta per il recupero del complesso di S.Agata, ex Monastero dei Padri Teatini sito in città alta, borgo storico di Bergamo; la riattivazione di tale complesso è affidata al recupero, come spazio pubblico liberamente fruibile, della corte interna. Attraverso approfondite analisi in relazione sia al manufatto, sia al contesto territoriale e sociale, si è pervenuti ad un’ipotesi progettuale che prevede l’istituzione di un passaggio urbano che metta in relazione la cortina edilizia della città con il suo nucleo interno. Il lavoro si articola in due differenti fasi: le indagini del contesto e le ipotesi progettuali. La prima parte è dedicata all’indagine urbana, ove si esaminano i caratteri paesaggistici, le vicende storiche e quelle sociali del quartiere. Lo studio si è poi concentrato sul manufatto, svolgendo un’analisi prestazionale che ne ha indagato gli aspetti distributivi, costruttivi, conservativi e ambientali, generando un’ipotesi progettuale che si articola in una strategia urbana finalizzata alla valorizzazione e alla riscoperta dei margini di Città Alta. Vengono individuati sul territorio una successione di spazi aperti, pertinenti ad edifici di interesse pubblico, attualmente ignorati. Tra questi spicca l’ex Monastero dei Teatini ed ex carcere di S. Agata, attualmente solo parzialmente utilizzato dalla cooperativa “Il Circolino” e potenziale passaggio per la città, se tradotto in un sistema architettonico che permetta il superamento dei dislivelli intrinseci alla morfologia del contesto. Questo il progetto esaminato nella tesi da cui risulta una nuova relazione tra gli spazi aperti di pertinenza al complesso. Rispetto ai progetti esistenti per la riqualificazione del manufatto, l’innovazione del nostro approccio progettuale è nella visione del progetto come parte di una strategia per il quartiere; è nella flessibilità rispetto alle differenti proposte di riuso interno del fabbricato; infine, è nel ruolo di protagonista che assume la comunità nello sviluppo del progetto.

Il Convento dei Teatini a Bergamo. Una proposta di riuso adattivo

CIVIDINI, EVA GIOVANNA;POZZI, GAIA
2016/2017

Abstract

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FONTANA, CARLOTTA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-apr-2017
2016/2017
La tesi vuole presentare una proposta per il recupero del complesso di S.Agata, ex Monastero dei Padri Teatini sito in città alta, borgo storico di Bergamo; la riattivazione di tale complesso è affidata al recupero, come spazio pubblico liberamente fruibile, della corte interna. Attraverso approfondite analisi in relazione sia al manufatto, sia al contesto territoriale e sociale, si è pervenuti ad un’ipotesi progettuale che prevede l’istituzione di un passaggio urbano che metta in relazione la cortina edilizia della città con il suo nucleo interno. Il lavoro si articola in due differenti fasi: le indagini del contesto e le ipotesi progettuali. La prima parte è dedicata all’indagine urbana, ove si esaminano i caratteri paesaggistici, le vicende storiche e quelle sociali del quartiere. Lo studio si è poi concentrato sul manufatto, svolgendo un’analisi prestazionale che ne ha indagato gli aspetti distributivi, costruttivi, conservativi e ambientali, generando un’ipotesi progettuale che si articola in una strategia urbana finalizzata alla valorizzazione e alla riscoperta dei margini di Città Alta. Vengono individuati sul territorio una successione di spazi aperti, pertinenti ad edifici di interesse pubblico, attualmente ignorati. Tra questi spicca l’ex Monastero dei Teatini ed ex carcere di S. Agata, attualmente solo parzialmente utilizzato dalla cooperativa “Il Circolino” e potenziale passaggio per la città, se tradotto in un sistema architettonico che permetta il superamento dei dislivelli intrinseci alla morfologia del contesto. Questo il progetto esaminato nella tesi da cui risulta una nuova relazione tra gli spazi aperti di pertinenza al complesso. Rispetto ai progetti esistenti per la riqualificazione del manufatto, l’innovazione del nostro approccio progettuale è nella visione del progetto come parte di una strategia per il quartiere; è nella flessibilità rispetto alle differenti proposte di riuso interno del fabbricato; infine, è nel ruolo di protagonista che assume la comunità nello sviluppo del progetto.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/134251