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Da un analisi di un materiale innovativo chiamato “the wonder material”, il grafene, si arriva ad applicarlo in un progetto. Un progetto di tesi che analizza il materiale nelle sue caratteristiche principali e potenzialità da sfruttare. Prima l’indagine, la ricerca, lo studio di quello che offre questo materiale, del futuro, per poi analizzarlo nel settore dell’architettura e del design, nelle sue fasi di sperimentazione e di prodotti già in commercio. Le aziende messe a confronto, offrono un’indagine attuale al 2017 di cosa si sta facendo e producendo, le difficoltà incontrate, i dubbi e le ipotesi futuribili. Un prodotto talmente nuovo di cui si conosce tanto e poco allo stesso tempo. La tesi inizia come una favola: “C’era una volta una matita...” ed è il motivo per leggere il passato e scrivere il futuro ancora attraverso la “matita” o meglio quell’atomo che al suo interno si è sempre celato, il grafene. Dal disegno a matita, si è passati al futuro abbandonandola, ed ora viene ripresa sfruttando il nanomateriale che sta al suo interno. Il progetto finale abbina le tecnologie esistenti al 2017: materiale, il grafene e tecnologia, la stampa 3D. Un progetto apparentemente semplice, come il “manico di una borsa”, una forma ad arco, che deve assolvere a determinate funzionalità. Ma questa forma un domani, con lo stesso materiale potrebbe diventare anche un ponte... e questo è il futuro... di una favola iniziata con la matita come protagonista.

C'era una volta una matita...

LATTANZIO, MASSIMO
2015/2016

Abstract

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ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-apr-2017
2015/2016
Da un analisi di un materiale innovativo chiamato “the wonder material”, il grafene, si arriva ad applicarlo in un progetto. Un progetto di tesi che analizza il materiale nelle sue caratteristiche principali e potenzialità da sfruttare. Prima l’indagine, la ricerca, lo studio di quello che offre questo materiale, del futuro, per poi analizzarlo nel settore dell’architettura e del design, nelle sue fasi di sperimentazione e di prodotti già in commercio. Le aziende messe a confronto, offrono un’indagine attuale al 2017 di cosa si sta facendo e producendo, le difficoltà incontrate, i dubbi e le ipotesi futuribili. Un prodotto talmente nuovo di cui si conosce tanto e poco allo stesso tempo. La tesi inizia come una favola: “C’era una volta una matita...” ed è il motivo per leggere il passato e scrivere il futuro ancora attraverso la “matita” o meglio quell’atomo che al suo interno si è sempre celato, il grafene. Dal disegno a matita, si è passati al futuro abbandonandola, ed ora viene ripresa sfruttando il nanomateriale che sta al suo interno. Il progetto finale abbina le tecnologie esistenti al 2017: materiale, il grafene e tecnologia, la stampa 3D. Un progetto apparentemente semplice, come il “manico di una borsa”, una forma ad arco, che deve assolvere a determinate funzionalità. Ma questa forma un domani, con lo stesso materiale potrebbe diventare anche un ponte... e questo è il futuro... di una favola iniziata con la matita come protagonista.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/134268