Ethos

The genius of the dissertation is derived from the concept of phenomenal transparency in which there is neither limitation of physical dimension nor of time. A superimposition is built upon the primeval conception of space intertwines with nomadic philosophy of Turks. In order to reveal the existing phenomenal transparency, a synthesized portrayal of collective knowledge, history and mysticism of cultural, artistic and architectural works that have existed in Anatolia from BC 10.000 up to the 21st century is presented herein. The genius of forms are synthesized and interpreted by the faculty of abstraction and comes into being in pure geometry, constituting the true essence of forms in Anatolia. The forms of the project are derived from this form related genius cultivating a constellation system consist of sets of micro cosmos that creates a psychic relationship between man and space within supernature evolves as a noncognitive landscape in which arises a perception of being one in inseperable world within eternal present.

Il fulcro della tesi deriva dal concetto di trasparenza fenomenica in cui non c’è limitazione né della dimensione fisica, né del tempo. Si costituisce piuttosto una sovrapposizione del concetto primordiale di spazio con la filosofia nomade Turca. Al fine di rivelare la trasparenza fenomenica esistente, un ritratto sintetizzato di conoscenza collettiva, la storia, e il misticismo delle opere culturali, artistiche e architettoniche che sono esistite in Anatolia da AC 10.000 fino al 21 ° secolo. Il senso delle forme é sintetizzato e interpretato dall’ astrazione e é in essere nella geometria pura, che costituisce la vera essenza delle forme in Anatolia. Le forme del progetto sono derivate da questo processo relativo alla forma che genere una costellazione di micro universi che parlano di un rapporto psichico tra l’uomo e lo spazio all’interno di soprannaturale un paesaggio non cognitivo nel quale si pone una percezione dell’essere uno in un mondo inseparabile dentro un eterno presente.