The contemporary Chinese city is a generic city characterized by a fragmented and disorganized urban pattern, which has been developing without concerns for historical fabrics, structures and signs. Among these cities, Xi’an offers a different scenario in which, unlike Beijing, the Ming wall and many architectural monuments and archaeological remains have been protected although the traditional fabric has been destroyed and traditional typologies have been abandoned. The urban sprawl of the contemporary age is threatening more and more the rich remains and layering of historical capitals. The understanding of cultural heritage and related current practices for conservation and enhancement are consistently different from the one we were trained in Italy and Europe and have to be considered nonetheless in setting up a reliable strategical project able to enhance the historical and cultural heritage system of Xiao Yan Ta Pagoda, one of the UNESCO areas in Xi’an. The protection and enhancement project for the Xiao Yan Ta Pagoda Buddhist complex started from a reading of the ancient Tang capital Chang’an, in which the Pagoda was located along the major symbolic structuring Tang axis and developed a wide urban-scale strategy of reinterpretation, protection and redesign of the entire Tang An Ren Fang within a reconfigured cultural axis. The meaning and readability of the whole system is greater than the sum of the parts and the fragment of the Pagoda is more significant in the way its protection and enhancement can contribute to make the original urban structure readable again in its historical layering. Building the palimpsest for the future is also significant for a strategy for introducing complexity and meanings in the generic city. As far as the Pagoda complex is concerned, in accordance with the typical demands for UNESCO areas in Chinese contexts, the adopted strategy focuses on the re-signification and the re-interpretation of the ancient signs and structures of the city based on evidences, authenticity and integrity, while enhancing the possibility of reading the original axis and the historical overlapping. In this way, the project represents also an urban fact, reconnecting archaeological remains, the Xiao Yan Ta Pagoda cultural heritage site, the historical Li Fang block itself, all cultural facilities and university campuses along Zhuque Road to the ancient core, Ming Wall and park, in a continuous and dynamic system. Both urban strategy and architectural enhancement project focalized on the valorization of the entire block, being the UNESCO area a protected but also an active part of the city. Based on archaeological surveys and iconographic studies, the project layout recognises the historical palimpsest making it readable through the re-interpretation of its major signs: the enclosing wall which delimited the An Re Li-Fang, the porched corridor around the Pagoda area during Tang dynasty, the moat, the middle street of the An Ren Fang, the rhythm of the Pagoda pavilions sequence, and the void of the Tang axis. The enclosure was considered as a rich architectural theme, to be reinterpreted in the present city: in the West side, the Tang Wall Museum is a promenade-wall protecting the hypogeal ruins of the ancient Tang wall, linked to the Tang Zhuque Road park and to the Tang Zhuque Road An Ren Fang ruins Museum (by Liu Kecheng); in the East side, the Heritage Center, a city-scale building organises the buffer zone between the Pagoda sequence and the city, gathering a series of functions connected to both the UNESCO area and the district. In the Heritage Center, the rhythm of the Pagoda system provides a structure for organising the sequence of two typical elements of the Buddhist temple layout: courtyards and pavilions. These elements were shaped as a sequence of architectural typologies reinterpreted to show the different phases and types of the Chinese Buddhist architecture, hollowing out their reversal shapes and proportions as moulds. Besides, the spatial experience develops as a promenade through the three levels of the Heritage Center representing the three ages of the city: Tang (archaeological hypogeal level, connected to the exhibition and conservative functions), Ming (current ground level, facilities for both the city and the Pagoda area), and Modern (urban promenade on the roof). Moreover, the project is extended to include the definition of the transversal Tang street, facing the troublesome issue of the urban village regeneration with a new residential area, enriched with services and facilities for both local and new inhabitants, avoiding the relocation of villagers.

La città contemporanea cinese è una città generica, caratterizzata da un tessuto urbano frammentato e disordinato, che si è sviluppato senza tener conto del tessuto storico, delle strutture e dei segni antichi. Tra queste città, Xi’an offre uno scenario diverso, nel quale, a differenza di Pechino, le Mura Ming, i diversi monumenti architettonici e i resti archeologici sono stati conservati, nonostante il tessuto urbano tradizionale sia andato distrutto e le tipologie tradizionali abbandonate. La spropositata crescita urbana dell’epoca contemporanea sta minacciando sempre più i resti archeologici e le stratificazioni delle capitali storiche. La comprensione del patrimonio culturale e le relative pratiche correnti per la conservazione e la valorizzazione sono nettamente diverse da quelle a cui facciamo riferimento in Italia e in Europa e devono essere considerate comunque nella creazione di un progetto strategico affidabile, in grado di migliorare il sistema del patrimonio storico e culturale della Xiao Yan Ta Pagoda, una delle aree UNESCO di Xi’an. Il progetto di protezione e valorizzazione del complesso buddista della Xiao Yan Ta Pagoda muove dalla lettura dell’antica capitale Tang Chang’an, nella quale la Pagoda era situata lungo l’asse Tang, principale elemento strutturale della città, e si inscrive in una strategia più ampia di interpretazione, protezione e riprogettazione a scala urbana dell’intero isolato Tang, riconfigurando così un nuovo asse culturale. Le singole parti assumono significato nel momento in cui vengono lette all’interno di un unico sistema. Il sito della Pagoda è più significativo se tutela e valorizzazione contribuiscono a rendere la struttura urbana originale leggibile ancora una volta nella sua stratificazione storica. La strategia è diretta alla costruzione di un palinsesto capace di permettere la lettura della complessità e dei segni storici nella città generica. Per quanto riguarda il complesso della Pagoda, in conformità con le esigenze tipiche delle aree UNESCO in contesti cinesi, la strategia adottata si concentra sulla re-significazione e la reinterpretazione degli antichi segni e delle strutture della città sulla base di evidenze, autenticità ed integrità, migliorando nel contempo la possibilità di leggere l’asse originale e la sovrapposizione storica. In questo modo, il progetto si presenta anche come un fatto urbano, riconnettendo i resti archeologici, il sito patrimonio culturale della Xiao Yan Ta Pagoda, il blocco storico Li Fang, tutte le strutture culturali e i campus universitari lungo la Zhuque Road fino alla città antica, le Mura Ming e il loro parco, in un sistema continuo e dinamico. Sia la strategia urbana che il progetto di valorizzazione architettonica sono focalizzati sulla valorizzazione di tutto l’isolato, essendo l’area UNESCO una protetta, ma anche attiva, parte della città. Sulla base di indagini archeologiche e studi iconografici, l’impianto del progetto riconosce il palinsesto storico, rendendolo leggibile attraverso la reinterpretazione dei suoi maggiori segni: il muro di cinta che delimitava l’An Ren Fang, il corridoio porticato intorno all’area della Pagoda durante la dinastia Tang, il fossato, la strada centrale dell’isolato, il ritmo della sequenza dei padiglioni della Pagoda e il vuoto dell’asse Tang. Il recinto è considerato come un ricco tema architettonico, da rileggere nella città attuale: nel lato ovest, il Tang Wall Museum è una passeggiata-muro di protezione delle rovine ipogee dell’antico muro Tang, collegato al parco della Zhuque Road e al Tang Zhuque Road An Ren Fang ruins Museum (di Liu Kecheng); nella parte est, l’Heritage Center, un edificio per la città, organizza l’area di mediazione tra la sequenza della Pagoda e la città, raccogliendo una serie di funzioni connesse sia al sito UNESCO che al quartiere. Nell’Heritage Centre, il ritmo del sistema della Pagoda fornisce una struttura per organizzare la sequenza di due elementi tipici del layout del tempio buddista: le corti e i padiglioni. Questi elementi sono sagomati come una sequenza di tipologie architettoniche, reinterpretate per mostrare le diverse fasi e tipologie dell’architettura buddista cinese, scavando le loro forme e proporzioni tramite i loro calchi. Inoltre, la percezione dello spazio si sviluppa come una promenade attraverso i tre livelli dell’Heritage Center, che rappresentano tre epoche della città: Tang (livello ipogeo archeologico, collegato ai percorsi espositivi e alle funzioni conservative), Ming (livello del suolo attuale, strutture sia per la città che per l’area della Pagoda), e Modern (percorso urbano in copertura). Inoltre, il progetto viene esteso per includere la definizione della strada trasversale Tang e alla problematica questione della rigenerazione dell’urban village in una nuova zona residenziale, arricchita con servizi e strutture sia per gli abitanti locali che per quelli nuovi, evitandone il trasferimento.

A promenade through the Xiao Yan Ta cultural system. Heritage hub and design enhancement for the Small Wild Goose pagoda UNESCO area in Xi'an

GUIDA, GIULIA;GROSSI, CLAUDIA;DE ROSA, FILIPPO
2015/2016

Abstract

The contemporary Chinese city is a generic city characterized by a fragmented and disorganized urban pattern, which has been developing without concerns for historical fabrics, structures and signs. Among these cities, Xi’an offers a different scenario in which, unlike Beijing, the Ming wall and many architectural monuments and archaeological remains have been protected although the traditional fabric has been destroyed and traditional typologies have been abandoned. The urban sprawl of the contemporary age is threatening more and more the rich remains and layering of historical capitals. The understanding of cultural heritage and related current practices for conservation and enhancement are consistently different from the one we were trained in Italy and Europe and have to be considered nonetheless in setting up a reliable strategical project able to enhance the historical and cultural heritage system of Xiao Yan Ta Pagoda, one of the UNESCO areas in Xi’an. The protection and enhancement project for the Xiao Yan Ta Pagoda Buddhist complex started from a reading of the ancient Tang capital Chang’an, in which the Pagoda was located along the major symbolic structuring Tang axis and developed a wide urban-scale strategy of reinterpretation, protection and redesign of the entire Tang An Ren Fang within a reconfigured cultural axis. The meaning and readability of the whole system is greater than the sum of the parts and the fragment of the Pagoda is more significant in the way its protection and enhancement can contribute to make the original urban structure readable again in its historical layering. Building the palimpsest for the future is also significant for a strategy for introducing complexity and meanings in the generic city. As far as the Pagoda complex is concerned, in accordance with the typical demands for UNESCO areas in Chinese contexts, the adopted strategy focuses on the re-signification and the re-interpretation of the ancient signs and structures of the city based on evidences, authenticity and integrity, while enhancing the possibility of reading the original axis and the historical overlapping. In this way, the project represents also an urban fact, reconnecting archaeological remains, the Xiao Yan Ta Pagoda cultural heritage site, the historical Li Fang block itself, all cultural facilities and university campuses along Zhuque Road to the ancient core, Ming Wall and park, in a continuous and dynamic system. Both urban strategy and architectural enhancement project focalized on the valorization of the entire block, being the UNESCO area a protected but also an active part of the city. Based on archaeological surveys and iconographic studies, the project layout recognises the historical palimpsest making it readable through the re-interpretation of its major signs: the enclosing wall which delimited the An Re Li-Fang, the porched corridor around the Pagoda area during Tang dynasty, the moat, the middle street of the An Ren Fang, the rhythm of the Pagoda pavilions sequence, and the void of the Tang axis. The enclosure was considered as a rich architectural theme, to be reinterpreted in the present city: in the West side, the Tang Wall Museum is a promenade-wall protecting the hypogeal ruins of the ancient Tang wall, linked to the Tang Zhuque Road park and to the Tang Zhuque Road An Ren Fang ruins Museum (by Liu Kecheng); in the East side, the Heritage Center, a city-scale building organises the buffer zone between the Pagoda sequence and the city, gathering a series of functions connected to both the UNESCO area and the district. In the Heritage Center, the rhythm of the Pagoda system provides a structure for organising the sequence of two typical elements of the Buddhist temple layout: courtyards and pavilions. These elements were shaped as a sequence of architectural typologies reinterpreted to show the different phases and types of the Chinese Buddhist architecture, hollowing out their reversal shapes and proportions as moulds. Besides, the spatial experience develops as a promenade through the three levels of the Heritage Center representing the three ages of the city: Tang (archaeological hypogeal level, connected to the exhibition and conservative functions), Ming (current ground level, facilities for both the city and the Pagoda area), and Modern (urban promenade on the roof). Moreover, the project is extended to include the definition of the transversal Tang street, facing the troublesome issue of the urban village regeneration with a new residential area, enriched with services and facilities for both local and new inhabitants, avoiding the relocation of villagers.
MONTICELLI, CAROL
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-apr-2017
2015/2016
La città contemporanea cinese è una città generica, caratterizzata da un tessuto urbano frammentato e disordinato, che si è sviluppato senza tener conto del tessuto storico, delle strutture e dei segni antichi. Tra queste città, Xi’an offre uno scenario diverso, nel quale, a differenza di Pechino, le Mura Ming, i diversi monumenti architettonici e i resti archeologici sono stati conservati, nonostante il tessuto urbano tradizionale sia andato distrutto e le tipologie tradizionali abbandonate. La spropositata crescita urbana dell’epoca contemporanea sta minacciando sempre più i resti archeologici e le stratificazioni delle capitali storiche. La comprensione del patrimonio culturale e le relative pratiche correnti per la conservazione e la valorizzazione sono nettamente diverse da quelle a cui facciamo riferimento in Italia e in Europa e devono essere considerate comunque nella creazione di un progetto strategico affidabile, in grado di migliorare il sistema del patrimonio storico e culturale della Xiao Yan Ta Pagoda, una delle aree UNESCO di Xi’an. Il progetto di protezione e valorizzazione del complesso buddista della Xiao Yan Ta Pagoda muove dalla lettura dell’antica capitale Tang Chang’an, nella quale la Pagoda era situata lungo l’asse Tang, principale elemento strutturale della città, e si inscrive in una strategia più ampia di interpretazione, protezione e riprogettazione a scala urbana dell’intero isolato Tang, riconfigurando così un nuovo asse culturale. Le singole parti assumono significato nel momento in cui vengono lette all’interno di un unico sistema. Il sito della Pagoda è più significativo se tutela e valorizzazione contribuiscono a rendere la struttura urbana originale leggibile ancora una volta nella sua stratificazione storica. La strategia è diretta alla costruzione di un palinsesto capace di permettere la lettura della complessità e dei segni storici nella città generica. Per quanto riguarda il complesso della Pagoda, in conformità con le esigenze tipiche delle aree UNESCO in contesti cinesi, la strategia adottata si concentra sulla re-significazione e la reinterpretazione degli antichi segni e delle strutture della città sulla base di evidenze, autenticità ed integrità, migliorando nel contempo la possibilità di leggere l’asse originale e la sovrapposizione storica. In questo modo, il progetto si presenta anche come un fatto urbano, riconnettendo i resti archeologici, il sito patrimonio culturale della Xiao Yan Ta Pagoda, il blocco storico Li Fang, tutte le strutture culturali e i campus universitari lungo la Zhuque Road fino alla città antica, le Mura Ming e il loro parco, in un sistema continuo e dinamico. Sia la strategia urbana che il progetto di valorizzazione architettonica sono focalizzati sulla valorizzazione di tutto l’isolato, essendo l’area UNESCO una protetta, ma anche attiva, parte della città. Sulla base di indagini archeologiche e studi iconografici, l’impianto del progetto riconosce il palinsesto storico, rendendolo leggibile attraverso la reinterpretazione dei suoi maggiori segni: il muro di cinta che delimitava l’An Ren Fang, il corridoio porticato intorno all’area della Pagoda durante la dinastia Tang, il fossato, la strada centrale dell’isolato, il ritmo della sequenza dei padiglioni della Pagoda e il vuoto dell’asse Tang. Il recinto è considerato come un ricco tema architettonico, da rileggere nella città attuale: nel lato ovest, il Tang Wall Museum è una passeggiata-muro di protezione delle rovine ipogee dell’antico muro Tang, collegato al parco della Zhuque Road e al Tang Zhuque Road An Ren Fang ruins Museum (di Liu Kecheng); nella parte est, l’Heritage Center, un edificio per la città, organizza l’area di mediazione tra la sequenza della Pagoda e la città, raccogliendo una serie di funzioni connesse sia al sito UNESCO che al quartiere. Nell’Heritage Centre, il ritmo del sistema della Pagoda fornisce una struttura per organizzare la sequenza di due elementi tipici del layout del tempio buddista: le corti e i padiglioni. Questi elementi sono sagomati come una sequenza di tipologie architettoniche, reinterpretate per mostrare le diverse fasi e tipologie dell’architettura buddista cinese, scavando le loro forme e proporzioni tramite i loro calchi. Inoltre, la percezione dello spazio si sviluppa come una promenade attraverso i tre livelli dell’Heritage Center, che rappresentano tre epoche della città: Tang (livello ipogeo archeologico, collegato ai percorsi espositivi e alle funzioni conservative), Ming (livello del suolo attuale, strutture sia per la città che per l’area della Pagoda), e Modern (percorso urbano in copertura). Inoltre, il progetto viene esteso per includere la definizione della strada trasversale Tang e alla problematica questione della rigenerazione dell’urban village in una nuova zona residenziale, arricchita con servizi e strutture sia per gli abitanti locali che per quelli nuovi, evitandone il trasferimento.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
book.pdf

non accessibile

Descrizione: Book
Dimensione 12.56 MB
Formato Adobe PDF
12.56 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
TAVOLE.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavole
Dimensione 99.18 MB
Formato Adobe PDF
99.18 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/134372