The “recovery of dreams water” (well expressed by I. Illich), as metaphor of landscape value in our city has inspired this thesis. Landscape is often forgotten, not considered as a natural element, but as the Place of relationships between buildings and Open Spaces, in a silent bond that comes from the roots of our culture, often generated from uncoordinated urban and architectural projects. The Town has changed very quickly, losing the close relationship of being expression of the human culture. We have lost the concepts of limit, boundary, difference between town and country, between differents speeds. Stations, Airports, quikly become the new doors of the city, without an architectural and urban research at the same time. Trough the union of the theme of limits, considered as transition between the urban space and infrastructural space and the analysis of the residual spaces, freed from the displacement of large functions (some already occupied), born the Project of Landscape Structures that innervate the city, becoming urban centrality connected to the main access doors of the city. Architecture has the role of making relations between landscape and city, trough the connection whith the ground. The part that I have designed links the city center to Rogoredo Station, trough Largo Marinai d’Italia, Porta Vittoria, Zama, and Santa Giulia. The landscape project try to hold together the large-scale, instead the building project is made on Ex Slaughterhouse site on Molise avenue. The project is characterised by a series of research buildings, that connect Porta Vittoria station to Zama, partly under and on the ground. Residences increase the housing density, of the neighborhood characterised by a large industrial spaces, are not directly connected to the Stations, but still in a close relationship to them trough the large parks. Technical details, follows the project development in a creative process, sometimes unscientific, but with the desire to increase the livability value of the spaces. The ground assume the great role relating the architecture, landscape and the territory.

Il “ricupero dell’acqua dei sogni” (espresso bene da I. Illich), metafora del valore del paesaggio all’interno delle nostre città, ha guidato questo percorso di tesi. Un paesaggio spesso dimenticato, non inteso come elemento naturale, ma come luogo di relazioni tra pieni e spazi aperti, in un legame silenzioso che nasce dalle radici della nostra cultura e che troppo spesso è stato lasciato a una sommaria costituzione dovuta alla sovrapposizione scoordinata degli interventi urbani e architettonici. Le città sono cambiate molto velocemente, perdendo la relazione stretta con l’essere espressione di una cultura. Si è smarrito il concetto di limite, di confine, di passaggio tra campagna e città, tra diverse velocità. Alle stazioni, ai nodi ferroviari, agli aeroporti, è stato rapidamente attribuito il ruolo di nuove porte, senza che pero’ ci fosse una ricerca architettonica e urbana allo stesso tempo, nell’evoluzione di un tema cosi’ complesso. Nell’affrontare il del tema del limite, inteso come passaggio tra sistemi infrastrutturali e il tessuto urbano e nel tentativo di mettere a sistema gli spazi residuali, liberati principalmente dai “traslochi” delle grandi attrezzature, nasce il progetto di brani di paesaggio che innervano il tessuto, diventando centralità urbane e di quartiere connesse alle principali “porte di accesso” della città. All’architettura è lasciato il compito di integrarsi tra paesaggio e città, di dare valore al legame con il suolo, fecondo incontro tra le ragioni del progetto e quelle del luogo. Nello scendere di scala nel progetto, si è scelto di approfondire il sistema che collega il centro alla stazione di Rogoredo, passando per largo marinai d’Italia, Porta Vittoria, Zama, e Santa Giulia. Il progetto di paesaggio cerca di tenere insieme la scala urbana e il progetto d’architettura nell’area dell’Ex Macello di viale Molise, dove nuovi edifici legati alla formazione e alla ricerca, a partire dalla stazione di porta Vittoria attivano una dinamica tensione , che si sviluppa in stretta relazione con il suolo, coinvolgendo gli edifici esistenti fino alla stazione successiva del passante di Zama. Il sistema delle residenze, non direttamente affacciato sulle stazioni, ma comunque strettamente collegato ad esse, vuole aumentare la densità abitativa di un quartiere caratterizzato da grandi spazi industriali. L’equilibrio tra “visione” e costruzione prende forma nello sviluppo del progetto, in un processo creativo, critico, guidato dal desiderio di abitare e dare valore allo spazio che resta, leggendo nel suolo, nella sua forza, il piano della ricostruzione delle relazioni tra l’architettura, il paesaggio e il territorio.

Milano e l'acqua dei sogni. Paesaggi tra infrastrutture e città

CASTELLANI LOVATI, LORENZO
2016/2017

Abstract

The “recovery of dreams water” (well expressed by I. Illich), as metaphor of landscape value in our city has inspired this thesis. Landscape is often forgotten, not considered as a natural element, but as the Place of relationships between buildings and Open Spaces, in a silent bond that comes from the roots of our culture, often generated from uncoordinated urban and architectural projects. The Town has changed very quickly, losing the close relationship of being expression of the human culture. We have lost the concepts of limit, boundary, difference between town and country, between differents speeds. Stations, Airports, quikly become the new doors of the city, without an architectural and urban research at the same time. Trough the union of the theme of limits, considered as transition between the urban space and infrastructural space and the analysis of the residual spaces, freed from the displacement of large functions (some already occupied), born the Project of Landscape Structures that innervate the city, becoming urban centrality connected to the main access doors of the city. Architecture has the role of making relations between landscape and city, trough the connection whith the ground. The part that I have designed links the city center to Rogoredo Station, trough Largo Marinai d’Italia, Porta Vittoria, Zama, and Santa Giulia. The landscape project try to hold together the large-scale, instead the building project is made on Ex Slaughterhouse site on Molise avenue. The project is characterised by a series of research buildings, that connect Porta Vittoria station to Zama, partly under and on the ground. Residences increase the housing density, of the neighborhood characterised by a large industrial spaces, are not directly connected to the Stations, but still in a close relationship to them trough the large parks. Technical details, follows the project development in a creative process, sometimes unscientific, but with the desire to increase the livability value of the spaces. The ground assume the great role relating the architecture, landscape and the territory.
BATTISTI, EMILIO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-apr-2017
2016/2017
Il “ricupero dell’acqua dei sogni” (espresso bene da I. Illich), metafora del valore del paesaggio all’interno delle nostre città, ha guidato questo percorso di tesi. Un paesaggio spesso dimenticato, non inteso come elemento naturale, ma come luogo di relazioni tra pieni e spazi aperti, in un legame silenzioso che nasce dalle radici della nostra cultura e che troppo spesso è stato lasciato a una sommaria costituzione dovuta alla sovrapposizione scoordinata degli interventi urbani e architettonici. Le città sono cambiate molto velocemente, perdendo la relazione stretta con l’essere espressione di una cultura. Si è smarrito il concetto di limite, di confine, di passaggio tra campagna e città, tra diverse velocità. Alle stazioni, ai nodi ferroviari, agli aeroporti, è stato rapidamente attribuito il ruolo di nuove porte, senza che pero’ ci fosse una ricerca architettonica e urbana allo stesso tempo, nell’evoluzione di un tema cosi’ complesso. Nell’affrontare il del tema del limite, inteso come passaggio tra sistemi infrastrutturali e il tessuto urbano e nel tentativo di mettere a sistema gli spazi residuali, liberati principalmente dai “traslochi” delle grandi attrezzature, nasce il progetto di brani di paesaggio che innervano il tessuto, diventando centralità urbane e di quartiere connesse alle principali “porte di accesso” della città. All’architettura è lasciato il compito di integrarsi tra paesaggio e città, di dare valore al legame con il suolo, fecondo incontro tra le ragioni del progetto e quelle del luogo. Nello scendere di scala nel progetto, si è scelto di approfondire il sistema che collega il centro alla stazione di Rogoredo, passando per largo marinai d’Italia, Porta Vittoria, Zama, e Santa Giulia. Il progetto di paesaggio cerca di tenere insieme la scala urbana e il progetto d’architettura nell’area dell’Ex Macello di viale Molise, dove nuovi edifici legati alla formazione e alla ricerca, a partire dalla stazione di porta Vittoria attivano una dinamica tensione , che si sviluppa in stretta relazione con il suolo, coinvolgendo gli edifici esistenti fino alla stazione successiva del passante di Zama. Il sistema delle residenze, non direttamente affacciato sulle stazioni, ma comunque strettamente collegato ad esse, vuole aumentare la densità abitativa di un quartiere caratterizzato da grandi spazi industriali. L’equilibrio tra “visione” e costruzione prende forma nello sviluppo del progetto, in un processo creativo, critico, guidato dal desiderio di abitare e dare valore allo spazio che resta, leggendo nel suolo, nella sua forza, il piano della ricostruzione delle relazioni tra l’architettura, il paesaggio e il territorio.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2017_04_Castellani Lovati_01.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 01
Dimensione 6.19 MB
Formato Adobe PDF
6.19 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_02.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 02
Dimensione 12.87 MB
Formato Adobe PDF
12.87 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_03.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 03
Dimensione 87.69 MB
Formato Adobe PDF
87.69 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_04.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 04
Dimensione 34.96 MB
Formato Adobe PDF
34.96 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_05.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 05
Dimensione 37.4 MB
Formato Adobe PDF
37.4 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_06.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 06
Dimensione 42.2 MB
Formato Adobe PDF
42.2 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_07.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 07
Dimensione 21.38 MB
Formato Adobe PDF
21.38 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_08.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 08
Dimensione 5.11 MB
Formato Adobe PDF
5.11 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_09.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 09
Dimensione 30.21 MB
Formato Adobe PDF
30.21 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_10.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 10
Dimensione 22.35 MB
Formato Adobe PDF
22.35 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_11.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 11
Dimensione 14.11 MB
Formato Adobe PDF
14.11 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_12.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 12
Dimensione 18.78 MB
Formato Adobe PDF
18.78 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_13.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 13
Dimensione 9.21 MB
Formato Adobe PDF
9.21 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_14.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 14
Dimensione 35.9 MB
Formato Adobe PDF
35.9 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_15.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 15
Dimensione 15.81 MB
Formato Adobe PDF
15.81 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_16.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 16
Dimensione 14.34 MB
Formato Adobe PDF
14.34 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_17.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 17
Dimensione 11.5 MB
Formato Adobe PDF
11.5 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_18.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 18
Dimensione 13.09 MB
Formato Adobe PDF
13.09 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_19.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola di progetto 19
Dimensione 11.91 MB
Formato Adobe PDF
11.91 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_04_Castellani Lovati_testo tesi.pdf

non accessibile

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 916.11 kB
Formato Adobe PDF
916.11 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/134474