The expression “seaside colonie for childhood” identifies the architectural complexes realized with the function of children’s care, education and entertainment. These architectural complexes, built in Italy between the end of XIXth century and the seventies of XXth century, were originally designed as places for the therapy of sick and fragile children, belonging to the less well-off classes. By the time, other functions were added to the original therapeutic one. Especially during the fascist period, these institutions assumed a strong educational and military mark, whereas, in the second post war period, they became places for the summer entertainment of the Italian working class children. The transformations that affected the seaside colonie, throughout the XXth century, defined a very wide variety of buildings, with different architectural features and denominations, that characterized part of the century. The research deals with the specific case, still not adequately studied, of the “seaside colonie for childhood” built in the Italian Riviera. Compared to the most recent bibliography on this subject, mainly concentrated on the buildings built during fascist period in the coasts of Toscana and Emilia Romagna, the thesis addresses the phenomenon of the colonie in Liguria in its complete evolution, considering its architectural, social, historical and territorial aspects. On the Ligurian coast, have been identified, one-hundred eighty-nine colonie. To date, many of them have been demolished, other re-converted, while a part is in a state of abandonment and at risk of disappearance. In addition, their location, close to the sea, makes them, after decades of non-use and abandonment, subjected to speculations relate to the mass tourism. The thesis, adding a "part of knowledge" to the topic of the architecture of seaside colonie in Italy, reconstructed the history of these complexes, defining the main features and quantifying their consistency. A little part of the buildings that has been cataloged are already well-known to critics, while the most part is still unknown. The analysis of the historical, architectural and landscaping characteristic of these complexes, considered in their individual peculiarity and as a whole, allowed to highlight their values and, finally, to arise the issue of the possible recognition of "seaside colonie” as elements of a "cultural heritage", raising several questions, still open, about their possible or eventual preservation and, therefore, their fate.

Con la locuzione “colonie al mare per l’infanzia” si identificano i complessi architettonici realizzati per ospitare gli istituti nati per curare, educare e garantire un periodo di vacanza ai bambini. Realizzate in Italia a partire dalla fine dell’Ottocento, per tentare di risolvere il problema dell’alta mortalità infantile e della diffusione di alcune delle più endemiche malattie dell’epoca, le colonie hanno caratterizzato parte della cultura nazionale del Novecento, sia da un punto di vista sociale sia architettonico, arricchendosi, nel tempo, di ulteriori funzioni a carattere assistenziale, pedagogico e ludico. Le trasformazioni che hanno interessato le colonie, durante tutto il Novecento, hanno determinato la nascita di una grande varietà di edifici dalle diverse caratteristiche architettoniche e denominazioni. Nell’ambito del contesto storico, sociale e territoriale, in cui questi complessi architettonici furono costruiti, la ricerca affronta il caso specifico, ancora oggi non adeguatamente studiato e approfondito, delle colonie costruite nelle Riviere liguri. Rispetto alla più recente bibliografia edita sull’argomento, concentrata prevalentemente sul caso dei complessi costruiti durante il fascismo nelle coste della Toscana e dell'Emilia Romagna, la tesi affronta il fenomeno delle colonie in Liguria nella sua completa evoluzione, considerandone non solo gli aspetti architettonici, ma anche quelli storici, sociali e territoriali. Sulla costa ligure, sono state inventariate centottantanove colonie, di cui oggi molte risultano essere state demolite. Ciò che resta di questi complessi, nella maggior parte dei casi, è stato riconvertito ad altre funzioni, mentre una parte si trova in stato di abbandono e a rischio di scomparsa, data l’assenza di una specifica tutela e di un’effettiva conoscenza dei loro valori storici, architettonici e paesaggistici. Inoltre, la loro collocazione paesisticamente rilevante, li rende, dopo decenni di non uso e abbandono, oggetto di attenzione da parte dell’edilizia a carattere speculativo, legata al turismo di massa. La tesi, aggiungendo un “tassello di conoscenza” al tema dell’architettura delle colonie in Italia, ha ricostruito la storia di questi complessi, di cui alcuni già noti alla critica, mentre la maggior parte non ancora conosciuti, definendone le principali caratteristiche e quantificandone la consistenza. L'analisi dei caratteri storici, architettonici e paesaggistici di questi complessi, considerati nelle loro singole specificità e nel loro insieme, ha permesso, inoltre, di evidenziarne i valori e ha infine posto con forza la questione del possibile riconoscimento delle “colonie al mare” ancora esistenti quali elementi di un effettivo “patrimonio culturale”, sollevando diverse domande, ancora del tutto aperte, sulla loro possibile o eventuale tutela, sulle sue ragioni, e, quindi, sul loro destino.

Dalla cura alla vacanza. architettura delle colonie al mare per l'infanzia nelle riviere liguri. storia e tutela di un patrimonio moderno

SEGANTIN, FRANCESCA

Abstract

The expression “seaside colonie for childhood” identifies the architectural complexes realized with the function of children’s care, education and entertainment. These architectural complexes, built in Italy between the end of XIXth century and the seventies of XXth century, were originally designed as places for the therapy of sick and fragile children, belonging to the less well-off classes. By the time, other functions were added to the original therapeutic one. Especially during the fascist period, these institutions assumed a strong educational and military mark, whereas, in the second post war period, they became places for the summer entertainment of the Italian working class children. The transformations that affected the seaside colonie, throughout the XXth century, defined a very wide variety of buildings, with different architectural features and denominations, that characterized part of the century. The research deals with the specific case, still not adequately studied, of the “seaside colonie for childhood” built in the Italian Riviera. Compared to the most recent bibliography on this subject, mainly concentrated on the buildings built during fascist period in the coasts of Toscana and Emilia Romagna, the thesis addresses the phenomenon of the colonie in Liguria in its complete evolution, considering its architectural, social, historical and territorial aspects. On the Ligurian coast, have been identified, one-hundred eighty-nine colonie. To date, many of them have been demolished, other re-converted, while a part is in a state of abandonment and at risk of disappearance. In addition, their location, close to the sea, makes them, after decades of non-use and abandonment, subjected to speculations relate to the mass tourism. The thesis, adding a "part of knowledge" to the topic of the architecture of seaside colonie in Italy, reconstructed the history of these complexes, defining the main features and quantifying their consistency. A little part of the buildings that has been cataloged are already well-known to critics, while the most part is still unknown. The analysis of the historical, architectural and landscaping characteristic of these complexes, considered in their individual peculiarity and as a whole, allowed to highlight their values and, finally, to arise the issue of the possible recognition of "seaside colonie” as elements of a "cultural heritage", raising several questions, still open, about their possible or eventual preservation and, therefore, their fate.
DI BIASE, CAROLINA
FRANCO, GIOVANNA
14-lug-2017
From therapy to holiday. architecture of the seaside "colonie" for childhood in the italian riviera.history and preservation of a modern heritage
Con la locuzione “colonie al mare per l’infanzia” si identificano i complessi architettonici realizzati per ospitare gli istituti nati per curare, educare e garantire un periodo di vacanza ai bambini. Realizzate in Italia a partire dalla fine dell’Ottocento, per tentare di risolvere il problema dell’alta mortalità infantile e della diffusione di alcune delle più endemiche malattie dell’epoca, le colonie hanno caratterizzato parte della cultura nazionale del Novecento, sia da un punto di vista sociale sia architettonico, arricchendosi, nel tempo, di ulteriori funzioni a carattere assistenziale, pedagogico e ludico. Le trasformazioni che hanno interessato le colonie, durante tutto il Novecento, hanno determinato la nascita di una grande varietà di edifici dalle diverse caratteristiche architettoniche e denominazioni. Nell’ambito del contesto storico, sociale e territoriale, in cui questi complessi architettonici furono costruiti, la ricerca affronta il caso specifico, ancora oggi non adeguatamente studiato e approfondito, delle colonie costruite nelle Riviere liguri. Rispetto alla più recente bibliografia edita sull’argomento, concentrata prevalentemente sul caso dei complessi costruiti durante il fascismo nelle coste della Toscana e dell'Emilia Romagna, la tesi affronta il fenomeno delle colonie in Liguria nella sua completa evoluzione, considerandone non solo gli aspetti architettonici, ma anche quelli storici, sociali e territoriali. Sulla costa ligure, sono state inventariate centottantanove colonie, di cui oggi molte risultano essere state demolite. Ciò che resta di questi complessi, nella maggior parte dei casi, è stato riconvertito ad altre funzioni, mentre una parte si trova in stato di abbandono e a rischio di scomparsa, data l’assenza di una specifica tutela e di un’effettiva conoscenza dei loro valori storici, architettonici e paesaggistici. Inoltre, la loro collocazione paesisticamente rilevante, li rende, dopo decenni di non uso e abbandono, oggetto di attenzione da parte dell’edilizia a carattere speculativo, legata al turismo di massa. La tesi, aggiungendo un “tassello di conoscenza” al tema dell’architettura delle colonie in Italia, ha ricostruito la storia di questi complessi, di cui alcuni già noti alla critica, mentre la maggior parte non ancora conosciuti, definendone le principali caratteristiche e quantificandone la consistenza. L'analisi dei caratteri storici, architettonici e paesaggistici di questi complessi, considerati nelle loro singole specificità e nel loro insieme, ha permesso, inoltre, di evidenziarne i valori e ha infine posto con forza la questione del possibile riconoscimento delle “colonie al mare” ancora esistenti quali elementi di un effettivo “patrimonio culturale”, sollevando diverse domande, ancora del tutto aperte, sulla loro possibile o eventuale tutela, sulle sue ragioni, e, quindi, sul loro destino.
Tesi di dottorato
File allegati
File Dimensione Formato  
TESI FRANCESCA SEGANTIN.pdf

non accessibile

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 198.35 MB
Formato Adobe PDF
198.35 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/134565