Linea di credito

The thesis is sproposed as an analysis of the city of Verona, both from an urban and architectural point of view. In recent years there has been an increasing phenomenon: the abandonment of the old town, both by citizens and small businesses. This phenomenon is due to rental rates and higher tax burdens, thus favoring peripheral areas both for housing and for those businesses that can not cope with high operating costs. All of this opens the gates of the historic center to bank offices and large signatures, the only realities capable of allowing a central place. This progressive abandonment is leading the historic center to a state of slow degradation: people who are no longer able to afford to live here move to more affordable peripheral areas, leaving houses very often not leased or sold out of their true value, or even come transforming into bed & breakfast. In fact, in recent years there is a proliferation of hotels and accommodation facilities. Small businesses leave room for the larger ones, but the absence of these leads to a decline in the quality of life, destabilizing the tourist appeal. The project is based on the concept of shifting the bank's center of gravity from the historical center to its boundary, yet securing it a privileged place in front of the historic walls. This action has two direct consequences: the first is to re-qualify an area that is now left to itself and not enhanced, despite the fact that the subject are Austrian walls of a high historical value, returning it to citizens who live both on the periphery and the center also offers a large green lung enclosing the city. The other consequence is that by eliminating from the center the only realities that can actually afford such spaces, it is possible to review commercial and fiscal fees in such a way as to guarantee the return of both small businesses and citizens.

La tesi si proporne come un analisi della città di Verona sia dal punto di vista urbano che architettonico. In questi anni si è assistito a un fenomeno sempre più in crescita: l’abbandono del centro storico, sia da parte dei cittadini che delle piccole imprese. Questo fenomeno è dato da canoni di locazione e da una pressione fiscale sempre più alta, favorendo così zone periferiche sia per quanto riguarda le abitazioni, sia per quelle imprese che non riescono a far fronte a costi di esercizio elevati. Tutto ciò apre le porte del centro storico a sedi bancarie e grandi firme, le uniche realtà capaci di potersi permettere un posto centrale. Questo progressivo abbandono sta portando il centro storico verso uno stato di lento degrado: le persone che non riescono più a permettersi di abitare qui si spostano verso zone periferiche più abbordabili, lasciando case molto spesso sfitte o svendendole rispetto al loro vero valore, o addirittura vengono trasformante in bed&breakfast. Si assiste infatti, soprattutto negli ultimi anni a una proliferazione di alberghi e strutture ricettive. Le piccole imprese lasciano spazio a quelle più grandi, ma l’assenza di queste porta a un abbassamento della qualità della vita, smorzando di fatto anche l’appeal turistico. Il progetto si basa sul concetto di spostare il baricentro bancario dal centro storico, al suo confine, garantendogli comunque un posto privilegiato davanti alle mura storiche. Questa azione porta a due conseguenze dirette: la prima è quella di riqualificare una zona che ad oggi è lasciata a se stessa e per nulla valorizzata, nonostante si stia parlando di mura austriache di un elevato valore storico, restituendole ai cittadini che abitano sia la periferia che il centro offrendo inoltre un grande polmone verde che racchiude la città. L’altra conseguenza è che eliminando dal centro le uniche realtà che possono effettivamente permettersi tali spazi si ha la possibilità di rivedere i canoni commerciali e fiscali in maniera tale da poter garantire un ritorno sia delle piccole imprese che dei cittadini.