This thesis has the aim to propose a project of refunction and valorization of Palazzo Prini in Pisa, Tuscany. As many other buildings in Pisa, the palace has a XIth century structure. Between 1828 and 1838 it was transformed and renewed by italian architect Alessandro Gherardesca who built up together two different buildings into one. Before the beginning of XXth century the palace was the residence of the noble Prini family, but due to a passage of ownership the palace was rented up until the traumatic events of 1966. That year, the river Arno traced from the banks and the palace consequently recorded deep injuries and movements of the structures. Since 1967 the palace has been uninhabited and it’s been abandoned to this days. Since the ‘90s the palace has been object of many studies because there’s the will to give again life to such a beautiful architectural reality in the heart of the city; in the last twenty years, it has been presented a functional and restore project for the building. This was approved in 2013 but has not been followed. The project that this thesis proposes is born after years of targeted and detailed studies that outline an exhaustive picture for an intervention respectful of the building and its past. The study began with an in-depth global analysis that involved structures, decorations and geometries of the building. The editing of a Raum Buch ('Room Book' in German) has been a very useful way of investigating and recording data. Following a quick market analysis and a study of the social and financial situation of Pisa, a functional destination proposal has been identified: the idea is to use the building as a representative office of one of the three major institutes of Pisa University. The Palazzo Prini could become the new representative office of the famous Scuola Normale Superiore di Pisa.

Questo elaborato è finalizzato alla proposta di un progetto di rifunzionalizzazione e valorizzazione del Palazzo Prini a Pisa. Il Palazzo Prini è incluso tra i tanti edifici pisani che hanno un impianto strutturale risalente all’XI secolo. Tra il 1828 e il 1838 il Palazzo è stato soggetto di un pesante intervento di ristrutturazione ad opera di Alessandro Gherardesca, che fuse in un imponente palazzo ottocentesco due diverse unità immobiliari. Fino agli inizi del XX secolo il palazzo era la residenza della famiglia nobiliare dei Prini, ma a causa di un passaggio di proprietà il palazzo venne affittato fino agli eventi traumatici del 1966. In quell’anno il fiume Arno tracimò dagli argini ed il palazzo registrò lesioni profonde, crolli di volte e spostamenti delle strutture. Dal 1967 il palazzo venne disabitato e giunge fino al giorno d’oggi in stato di abbandono. A partire dagli ultimi anni del secolo scorso il palazzo è stato oggetto di studi e rilievi perché è maturata la volontà di ridar vita ad una così bella realtà architettonica nel cuore della città, ed in particolare nell’ultimo ventennio è stato redatto un progetto di recupero ed adeguamento funzionale. Questo è stato approvato nel 2013 ma non ha avuto seguito. Il progetto che qui si propone nasce dopo anni di studi mirati e dettagliati che delineano un quadro esaustivo per un intervento il più possibile rispettoso della forma architettonica dell’edificio e del suo passato. Lo studio è cominciato con un’approfondita analisi globale, che ha interessato, a seguito di una revisione storico-critica delle vicende dell’edificio, le strutture, le decorazioni e le geometrie. Sono stati molti i rilievi e le catalogazioni; la redazione di un Raum Buch (‘Libro delle stanze’ in tedesco) a tal proposito è stato un utilissimo metodo di indagine e registrazione dei dati. A seguito infine di una veloce analisi di mercato e della situazione patrimoniale e sociale di Pisa, è stata individuata una proposta di destinazione funzionale: è nata l’idea di poter adibire l’edificio a sede di rappresentanza di uno dei tre maggiori e principali istituti universitari pisani. Il Palazzo Prini potrebbe diventare la nuova sede di rappresentanza della celebre Scuola Normale Superiore di Pisa.

Analisi di Palazzo Prini a Pisa e progetto di rifunzionalizzazione e valorizzazione

MAZZAROSA DEVINCENZI PRINI AULLA, LUCREZIA
2016/2017

Abstract

This thesis has the aim to propose a project of refunction and valorization of Palazzo Prini in Pisa, Tuscany. As many other buildings in Pisa, the palace has a XIth century structure. Between 1828 and 1838 it was transformed and renewed by italian architect Alessandro Gherardesca who built up together two different buildings into one. Before the beginning of XXth century the palace was the residence of the noble Prini family, but due to a passage of ownership the palace was rented up until the traumatic events of 1966. That year, the river Arno traced from the banks and the palace consequently recorded deep injuries and movements of the structures. Since 1967 the palace has been uninhabited and it’s been abandoned to this days. Since the ‘90s the palace has been object of many studies because there’s the will to give again life to such a beautiful architectural reality in the heart of the city; in the last twenty years, it has been presented a functional and restore project for the building. This was approved in 2013 but has not been followed. The project that this thesis proposes is born after years of targeted and detailed studies that outline an exhaustive picture for an intervention respectful of the building and its past. The study began with an in-depth global analysis that involved structures, decorations and geometries of the building. The editing of a Raum Buch ('Room Book' in German) has been a very useful way of investigating and recording data. Following a quick market analysis and a study of the social and financial situation of Pisa, a functional destination proposal has been identified: the idea is to use the building as a representative office of one of the three major institutes of Pisa University. The Palazzo Prini could become the new representative office of the famous Scuola Normale Superiore di Pisa.
CARDANI, GIULIANA
RUSCHI, PIETRO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
25-lug-2017
2016/2017
Questo elaborato è finalizzato alla proposta di un progetto di rifunzionalizzazione e valorizzazione del Palazzo Prini a Pisa. Il Palazzo Prini è incluso tra i tanti edifici pisani che hanno un impianto strutturale risalente all’XI secolo. Tra il 1828 e il 1838 il Palazzo è stato soggetto di un pesante intervento di ristrutturazione ad opera di Alessandro Gherardesca, che fuse in un imponente palazzo ottocentesco due diverse unità immobiliari. Fino agli inizi del XX secolo il palazzo era la residenza della famiglia nobiliare dei Prini, ma a causa di un passaggio di proprietà il palazzo venne affittato fino agli eventi traumatici del 1966. In quell’anno il fiume Arno tracimò dagli argini ed il palazzo registrò lesioni profonde, crolli di volte e spostamenti delle strutture. Dal 1967 il palazzo venne disabitato e giunge fino al giorno d’oggi in stato di abbandono. A partire dagli ultimi anni del secolo scorso il palazzo è stato oggetto di studi e rilievi perché è maturata la volontà di ridar vita ad una così bella realtà architettonica nel cuore della città, ed in particolare nell’ultimo ventennio è stato redatto un progetto di recupero ed adeguamento funzionale. Questo è stato approvato nel 2013 ma non ha avuto seguito. Il progetto che qui si propone nasce dopo anni di studi mirati e dettagliati che delineano un quadro esaustivo per un intervento il più possibile rispettoso della forma architettonica dell’edificio e del suo passato. Lo studio è cominciato con un’approfondita analisi globale, che ha interessato, a seguito di una revisione storico-critica delle vicende dell’edificio, le strutture, le decorazioni e le geometrie. Sono stati molti i rilievi e le catalogazioni; la redazione di un Raum Buch (‘Libro delle stanze’ in tedesco) a tal proposito è stato un utilissimo metodo di indagine e registrazione dei dati. A seguito infine di una veloce analisi di mercato e della situazione patrimoniale e sociale di Pisa, è stata individuata una proposta di destinazione funzionale: è nata l’idea di poter adibire l’edificio a sede di rappresentanza di uno dei tre maggiori e principali istituti universitari pisani. Il Palazzo Prini potrebbe diventare la nuova sede di rappresentanza della celebre Scuola Normale Superiore di Pisa.
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