This Thesis work starts from a FARB research (Fondo di Ateneo per la Ricerca di Base, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani), entitled “Management methodologies and innovative mapping tools for Cultural Heritage Digital Heritage FOSS (Free and Open Source Software) Tools, OpenWebGIS, Open-Data”. The research, which took place from May 2015 to April 2017, has sect as subject of investigation some of the territories characterized by a slow and constant economic and settlement decline in the presence of a partially visible cultural, rich and widespread landscape . The rediscovery of these territories, gives the chance of renewing the methods of analysis, mapping, representation, information management and communication. The research group is composed by: prof. Bertrando Bonfantini, prof. Marco Bovati, prof. Maria Enrica Marica Forni and prof. Daniele Villa, research coordinator. This thesis work’s aim is the design of a reuse and regeneration strategy for a small rural village, semi-abandoned, which is placed on river Po’s shore: Corte Sant’Andrea, part of Senna Lodigiana municipality, taken as a case study by the FARB research itself.The terms reuse is defined, in architecture, as the transformation, the different functional destination and the consequent new fruition, of an existing or abandoned building. The term regeneration refers to a larger-scale conversion process, which may be translated into recovery or reuse operations of individual buildings. The work is divided into four parts. The first one consists in the reading, in the description and in the interpretation of the existing: from the morphology of the territory to the tourist, historical and cultural networks that characterize the village and the surrounding area. The understanding of the context of Corte Sant’Andrea begin with a general look, which aims to investigate the links with the major urban centers, infrastructures and rail networks, existing around the village.The work of understanding the landmarks of the place, proceeds to a closer look which has, as subject, the village itself, the buildings, the open spaces and the link spaces in between. The aim is to highlights the nodal elements regarding the morphology, the crossing paths and the points of interest. Although currently unconnected, the presence of this elements is a great potential for the regeneration project. The second part of the thesis work consists in the analysis of a selection of case studies which have in common the repopulation and regeneration of small centers, located in the Italian territory: Riace, Bussana Vecchia, Pentedattilo and San Basile.he goal is to study the regeneration process carried out in these places, analyzed in order to understand how they can be a useful reference for the development of a similar strategy for Corte Sant’Andrea. The third part studies in deep the definition of a regeneration hypothesis based on the interpretation of the morphology of the existing and on the history of the village. The proposal works on different levels: it looks first at the village as a whole, at its relationships on the large scale with the surrounding territory, and then elaborates some nodal elements at an architectural scale. The regeneration strategy designed for Corte Sant’Andrea, finally, can be realized within an extended time frame, following an order of execution of the interventions and a progressive repopulation of the village. Key points for the designing of a regeneration proposal were: the proximity of the village to the Po river, the interpretation of the surrounding agricultural fabrics, the study of open spaces, built spaces and the link spaces in between. The last part develops the architectural transformation of a partially collapsed structure, used once as an animal shelter (shed). The project suggest the adaptive reuse in a cultural center that hosts an exhibition space, a library and an agricultural school, and which could play a significant role in a perspective of the town’s repopulation.

Questa tesi nasce nell’ambito della ricerca FARB (Fondo di Ateneo per la Ricerca di Base, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, 2015), intitolata “Metodologie sperimentali per l’analisi, la mappatura e la gestione informativa integrata delle trasformazioni territoriali e architettoniche del patrimonio culturale diffuso”. La ricerca, svoltasi da maggio 2015 ad aprile 2017, ha preso avvio assumendo come principale oggetto di indagine alcuni territori connotati da un lento e costante declino economico ed insediativo a fronte di una presenza solo in parte evidente di un paesaggio culturale ricco, diffuso e ‘minore’. La riscoperta di questi territori e valorizzazione passa, in primo luogo, dalla possibilità di rinnovare in modo integrato i metodi di analisi, mappatura, rappresentazione, gestione informativa e comunicazione. Il gruppo di ricerca è così composto: prof. Bertrando Bonfantini, prof. Marco Bovati, prof. Maria Enrica Marica Forni e prof. Daniele Villa, coordinatore della ricerca. L’obiettivo della tesi consiste nel definire la strategia di riuso e di rigenerazione di un piccolo borgo, parzialmente abbandonato, che si trova sulle rive del fiume Po: Corte Sant’Andrea, frazione di Senna Lodigiana, assunto come caso studio dalla stessa ricerca FARB. Con il termine riuso, in architettura, si definisce la trasformazione, la diversa destinazione funzionale e la conseguente nuova fruizione, di un edificio esistente, dismesso o abbandonato. Con il termine rigenerazione si fa invece riferimento ad un processo di riconversione a scala più ampia, che può tradursi in operazioni di recupero o di riuso di singoli edifici. Il Lavoro è articolato in quattro parti. La prima consiste nella lettura, nella descrizione e nell’interpretazione dell’esistente: dalla morfologia del territorio e delle reti turistiche, storiche e culturali che caratterizzano il borgo e l’area circostante. La comprensione del contesto di riferimento per Corte Sant’Andrea parte da uno sguardo generale, che mira a indagare i collegamenti con i principali centri urbani, le infrastrutture e le reti ferroviarie che ruotano attorno al borgo. Questo lavoro di comprensione dei caratteri del luogo prosegue quindi ad una scala più ravvicinata che ha per oggetto il borgo, il tessuto costruito, gli spazi aperti e quelli di relazione, evidenziando gli elementi nodali della morfologia, i percorsi di attraversamento e i punti d’interesse, che seppur attualmente slegati, presentano attraverso la loro messa in rete, una grande potenzialità per il progetto di rigenerazione. La seconda parte del lavoro consiste nell’approfondimento di una selezione di casi studio di ripopolazione e rigenerazione di piccoli villaggi e centro minori individuati nel territorio italiano: Riace, Bussana Vecchia, Pentedattilo e San Basile. L’obiettivo è lo studio dei processi di rigenerazione attuati in questi luoghi, analizzati al fine di comprendere come possano costituire un riferimento utile all’elaborazione di una strategia analoga per Corte Sant’Andrea. La terza parte approfondisce la definizione di un’ipotesi di rigenerazione basata sull’interpretazione della morfologia dell’esistente e sulla storia del borgo. La proposta lavora in maniera interscalare: dapprima guarda al borgo nel suo complesso, alle relazioni instaurate alla grande scala con il territorio circostante, con le reti turistiche e gli elementi emergenti, quindi approfondisce alcuni elementi nodali a scala architettonica. L’ultima parte sviluppa il processo di trasformazione a scala architettonica di una struttura esistente parzialmente crollata, usata un tempo come ricovero di animali. Il progetto ne ipotizza l’adaptive reuse in un centro culturale che ospita uno spazio espositivo, una biblioteca e una scuola agraria, e che potrebbe svolgere un significativo ruolo nella prospettiva del ripopolamento del borgo.La strategia di rigenerazione formulata per Corte San’Andrea, infine, assume una prospettiva secondo la quale i diversi interventi previsti possono essere realizzati all’interno di un arco temporale esteso, per parti, seguendo una scansione che individua l’ordine di realizzazione degli interventi e una logica in grado di sostenere il progressivo ripopolamento del borgo. La vicinanza del borgo al fiume Po, l’interpretazione del tessuto agricolo circostante, lo studio degli spazi aperti, degli spazi costruiti e degli spazi di relazione, sono state le componenti fondamentali per la definizione della proposta e per l’approfondimento progettuale che potrà costituire un riferimento per altri casi similari.

Corte Sant'Andrea : a regeneration strategy

PAGLIARINI, LAURA
2016/2017

Abstract

This Thesis work starts from a FARB research (Fondo di Ateneo per la Ricerca di Base, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani), entitled “Management methodologies and innovative mapping tools for Cultural Heritage Digital Heritage FOSS (Free and Open Source Software) Tools, OpenWebGIS, Open-Data”. The research, which took place from May 2015 to April 2017, has sect as subject of investigation some of the territories characterized by a slow and constant economic and settlement decline in the presence of a partially visible cultural, rich and widespread landscape . The rediscovery of these territories, gives the chance of renewing the methods of analysis, mapping, representation, information management and communication. The research group is composed by: prof. Bertrando Bonfantini, prof. Marco Bovati, prof. Maria Enrica Marica Forni and prof. Daniele Villa, research coordinator. This thesis work’s aim is the design of a reuse and regeneration strategy for a small rural village, semi-abandoned, which is placed on river Po’s shore: Corte Sant’Andrea, part of Senna Lodigiana municipality, taken as a case study by the FARB research itself.The terms reuse is defined, in architecture, as the transformation, the different functional destination and the consequent new fruition, of an existing or abandoned building. The term regeneration refers to a larger-scale conversion process, which may be translated into recovery or reuse operations of individual buildings. The work is divided into four parts. The first one consists in the reading, in the description and in the interpretation of the existing: from the morphology of the territory to the tourist, historical and cultural networks that characterize the village and the surrounding area. The understanding of the context of Corte Sant’Andrea begin with a general look, which aims to investigate the links with the major urban centers, infrastructures and rail networks, existing around the village.The work of understanding the landmarks of the place, proceeds to a closer look which has, as subject, the village itself, the buildings, the open spaces and the link spaces in between. The aim is to highlights the nodal elements regarding the morphology, the crossing paths and the points of interest. Although currently unconnected, the presence of this elements is a great potential for the regeneration project. The second part of the thesis work consists in the analysis of a selection of case studies which have in common the repopulation and regeneration of small centers, located in the Italian territory: Riace, Bussana Vecchia, Pentedattilo and San Basile.he goal is to study the regeneration process carried out in these places, analyzed in order to understand how they can be a useful reference for the development of a similar strategy for Corte Sant’Andrea. The third part studies in deep the definition of a regeneration hypothesis based on the interpretation of the morphology of the existing and on the history of the village. The proposal works on different levels: it looks first at the village as a whole, at its relationships on the large scale with the surrounding territory, and then elaborates some nodal elements at an architectural scale. The regeneration strategy designed for Corte Sant’Andrea, finally, can be realized within an extended time frame, following an order of execution of the interventions and a progressive repopulation of the village. Key points for the designing of a regeneration proposal were: the proximity of the village to the Po river, the interpretation of the surrounding agricultural fabrics, the study of open spaces, built spaces and the link spaces in between. The last part develops the architectural transformation of a partially collapsed structure, used once as an animal shelter (shed). The project suggest the adaptive reuse in a cultural center that hosts an exhibition space, a library and an agricultural school, and which could play a significant role in a perspective of the town’s repopulation.
FONTANELLA, ELENA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-lug-2017
2016/2017
Questa tesi nasce nell’ambito della ricerca FARB (Fondo di Ateneo per la Ricerca di Base, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, 2015), intitolata “Metodologie sperimentali per l’analisi, la mappatura e la gestione informativa integrata delle trasformazioni territoriali e architettoniche del patrimonio culturale diffuso”. La ricerca, svoltasi da maggio 2015 ad aprile 2017, ha preso avvio assumendo come principale oggetto di indagine alcuni territori connotati da un lento e costante declino economico ed insediativo a fronte di una presenza solo in parte evidente di un paesaggio culturale ricco, diffuso e ‘minore’. La riscoperta di questi territori e valorizzazione passa, in primo luogo, dalla possibilità di rinnovare in modo integrato i metodi di analisi, mappatura, rappresentazione, gestione informativa e comunicazione. Il gruppo di ricerca è così composto: prof. Bertrando Bonfantini, prof. Marco Bovati, prof. Maria Enrica Marica Forni e prof. Daniele Villa, coordinatore della ricerca. L’obiettivo della tesi consiste nel definire la strategia di riuso e di rigenerazione di un piccolo borgo, parzialmente abbandonato, che si trova sulle rive del fiume Po: Corte Sant’Andrea, frazione di Senna Lodigiana, assunto come caso studio dalla stessa ricerca FARB. Con il termine riuso, in architettura, si definisce la trasformazione, la diversa destinazione funzionale e la conseguente nuova fruizione, di un edificio esistente, dismesso o abbandonato. Con il termine rigenerazione si fa invece riferimento ad un processo di riconversione a scala più ampia, che può tradursi in operazioni di recupero o di riuso di singoli edifici. Il Lavoro è articolato in quattro parti. La prima consiste nella lettura, nella descrizione e nell’interpretazione dell’esistente: dalla morfologia del territorio e delle reti turistiche, storiche e culturali che caratterizzano il borgo e l’area circostante. La comprensione del contesto di riferimento per Corte Sant’Andrea parte da uno sguardo generale, che mira a indagare i collegamenti con i principali centri urbani, le infrastrutture e le reti ferroviarie che ruotano attorno al borgo. Questo lavoro di comprensione dei caratteri del luogo prosegue quindi ad una scala più ravvicinata che ha per oggetto il borgo, il tessuto costruito, gli spazi aperti e quelli di relazione, evidenziando gli elementi nodali della morfologia, i percorsi di attraversamento e i punti d’interesse, che seppur attualmente slegati, presentano attraverso la loro messa in rete, una grande potenzialità per il progetto di rigenerazione. La seconda parte del lavoro consiste nell’approfondimento di una selezione di casi studio di ripopolazione e rigenerazione di piccoli villaggi e centro minori individuati nel territorio italiano: Riace, Bussana Vecchia, Pentedattilo e San Basile. L’obiettivo è lo studio dei processi di rigenerazione attuati in questi luoghi, analizzati al fine di comprendere come possano costituire un riferimento utile all’elaborazione di una strategia analoga per Corte Sant’Andrea. La terza parte approfondisce la definizione di un’ipotesi di rigenerazione basata sull’interpretazione della morfologia dell’esistente e sulla storia del borgo. La proposta lavora in maniera interscalare: dapprima guarda al borgo nel suo complesso, alle relazioni instaurate alla grande scala con il territorio circostante, con le reti turistiche e gli elementi emergenti, quindi approfondisce alcuni elementi nodali a scala architettonica. L’ultima parte sviluppa il processo di trasformazione a scala architettonica di una struttura esistente parzialmente crollata, usata un tempo come ricovero di animali. Il progetto ne ipotizza l’adaptive reuse in un centro culturale che ospita uno spazio espositivo, una biblioteca e una scuola agraria, e che potrebbe svolgere un significativo ruolo nella prospettiva del ripopolamento del borgo.La strategia di rigenerazione formulata per Corte San’Andrea, infine, assume una prospettiva secondo la quale i diversi interventi previsti possono essere realizzati all’interno di un arco temporale esteso, per parti, seguendo una scansione che individua l’ordine di realizzazione degli interventi e una logica in grado di sostenere il progressivo ripopolamento del borgo. La vicinanza del borgo al fiume Po, l’interpretazione del tessuto agricolo circostante, lo studio degli spazi aperti, degli spazi costruiti e degli spazi di relazione, sono state le componenti fondamentali per la definizione della proposta e per l’approfondimento progettuale che potrà costituire un riferimento per altri casi similari.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/134751