Milan is a city is full of hidden places conceal in the subsoil, a real subterranean city. Many locations are unknown to most people, in particular these related to the second world war. A lot of refuges were built up inside buildings or under public places. The most particular case is hidden in the garden between the Prefecture and City Hall of Milan. Two bunker supplied civil servant necessities during the war: the first one is a tower and the second is half-underground. The project aim is to give them back their life in order to serve again the city. This rebirth wants to be an opportunity for these bunkers, but also for citizens. The area became a sort of precious “room” made available for particular events and meeting, or for a evocative tour inside memory. An unconventional hub for small and special activities. The project attitude is precise and is based on the idea of a graft: some elements are inserted in order to start up again the bunkers and make them fruiting again. In this way existing volumes maintain their strength and appearance, while new elements show their lightly.

Milano è una città ricca di luoghi nascosti nel sottosuolo, una vera e propria città sotterranea. Molti di questi sono sconosciuti alla maggiorate delle persone, in particolari quelli legati alla seconda guerra mondiale. Moltissimi rifugi furono costruiti dentro palazzi o sotto spazi pubblici. Il caso più particolare è celato nel giardino tra la Prefettura e la sede della Città Metropolitana. Due bunker fornivano protezione ai dipendenti statali durante la guerra: il primo è una torre mentre il secondo è semi interrato. L’obbiettivo del progetto è di ridare loro vita in modo da poter servire ancora la città. Questa rinascita vuole essere un’opportunità per questi bunker, ma anche per i cittadini. L’area diventa una sorta di “stanza” preziosa messa a disposizione per eventi o incontri, o per suggestivi tour nella memoria. Un alternativo spazio hub per piccoli e speciali eventi. L’atteggiamento del progetto è preciso e si basa sull’idea dell’innesto: degli elementi vengono inseriti in modo da riattivare i bunker e renderli di nuovo fruttiferi. In questo modo i volumi esistenti mantengono la loro forza e aspetto, mentre i nuovi elementi mostrano la propria leggerezza.

Bunkers. Graft into the city history

VIRDIS, VALERIA
2016/2017

Abstract

Milan is a city is full of hidden places conceal in the subsoil, a real subterranean city. Many locations are unknown to most people, in particular these related to the second world war. A lot of refuges were built up inside buildings or under public places. The most particular case is hidden in the garden between the Prefecture and City Hall of Milan. Two bunker supplied civil servant necessities during the war: the first one is a tower and the second is half-underground. The project aim is to give them back their life in order to serve again the city. This rebirth wants to be an opportunity for these bunkers, but also for citizens. The area became a sort of precious “room” made available for particular events and meeting, or for a evocative tour inside memory. An unconventional hub for small and special activities. The project attitude is precise and is based on the idea of a graft: some elements are inserted in order to start up again the bunkers and make them fruiting again. In this way existing volumes maintain their strength and appearance, while new elements show their lightly.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
25-lug-2017
2016/2017
Milano è una città ricca di luoghi nascosti nel sottosuolo, una vera e propria città sotterranea. Molti di questi sono sconosciuti alla maggiorate delle persone, in particolari quelli legati alla seconda guerra mondiale. Moltissimi rifugi furono costruiti dentro palazzi o sotto spazi pubblici. Il caso più particolare è celato nel giardino tra la Prefettura e la sede della Città Metropolitana. Due bunker fornivano protezione ai dipendenti statali durante la guerra: il primo è una torre mentre il secondo è semi interrato. L’obbiettivo del progetto è di ridare loro vita in modo da poter servire ancora la città. Questa rinascita vuole essere un’opportunità per questi bunker, ma anche per i cittadini. L’area diventa una sorta di “stanza” preziosa messa a disposizione per eventi o incontri, o per suggestivi tour nella memoria. Un alternativo spazio hub per piccoli e speciali eventi. L’atteggiamento del progetto è preciso e si basa sull’idea dell’innesto: degli elementi vengono inseriti in modo da riattivare i bunker e renderli di nuovo fruttiferi. In questo modo i volumi esistenti mantengono la loro forza e aspetto, mentre i nuovi elementi mostrano la propria leggerezza.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
Valeria Virdis_TAVOLE.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavole di progetto
Dimensione 20.88 MB
Formato Adobe PDF
20.88 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
Valeria Virdis_BOOK.pdf

non accessibile

Descrizione: Book
Dimensione 49.68 MB
Formato Adobe PDF
49.68 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/134787