Under bridge. Un progetto di riqualificazione urbana per la città di Milano

The project is born from the necessity to give a new use to the highway of Viale Renato Serra. The highway takes good part of the northwest arc of the city ringroad. Precisely it begins to the height of the Portello bridge, for then to finish on another bridge, the Ghisolfa. The inhabitants of the area have more times complained the wish to eliminate the great structure, recognized as degrading element and source of acoustic and air pollution. Strong necessity is felt to find a new function to the highway and to simply return a more environment to the inhabitants vivibiles. City Life, the redevelopment of the Fiera, the Portello, Porta Nuova, Farini rail yard, Franco Verga Park, they are all areas invested by on its way processes of regeneration. These great projects create two parallel systems of green spaces that allow a very clean territorial reading. The highway is exactly the connector of this two systems. As a balance wheel that holds united, but distant, two weights. It has been fundamental for the evolution of the project the choice to leave the function of the highway unchanged. We decided, rather, to make even more her useful carrying the whole traffic of ringroad on it, removing it therefore from the underlying road. The problems of the area are substantially those provoked by the huge traffic, that however to the state of done they are mainly assembled to the ground level. The reasoning has been simple, to improve the quality of the life, we needs to remove the traffic from the level zero and to isolate that to the level of the highway. Covering the highway, making it as a bridge-tunnel that isolates from smog and noise, carrying in it the traffic of the ringroad and leaving the circulation to the ground level only for the residents of the district, new public space it is gotten by to reconvert. Just through this gotten space, according to the principles of the Dutch Woonerf, which is the planning of unique public environments for pedestrians, bicyclists and motorists, with abundance of green space, it is possible indeed to reclassify.

Il progetto nasce dalla necessità di dare un nuovo utilizzo alla sopraelevata di Viale Renato Serra. La sopraelevata prende buona parte dell’arco nord-ovest della circonvallazione della città. Precisamente inizia all’altezza del ponte del portello, per poi terminare su un altro ponte, quello della Ghisolfa. Gli abitanti dell’area hanno più volte reclamato la volontà di eliminare la grande struttura, riconosciuta come elemento degradante e fonte di inquinamento acustico e dell’aria. Si è sentita la forte necessità di trovare una nuova funzione alla sopraelevata e restituire agli abitanti un ambiente semplicemente più vivibile. City Life, La riqualificazione della fiera, il Portello, Porta nuova, scalo Farini, Parco franco Verga, sono tutte aree investite da processi di rigenerazione più o meno avviati. Questi grandi progetti creano due sistemi paralleli di grandi spazi verdi che permettono una lettura territoriale molto netta. La sopraelevata si innesta esattamente come connettore dei due sistemi. Come un bilanciere che tiene uniti, ma distanti, due pesi. E’ stata fondamentale per l’evoluzione del progetto la scelta di lasciare inalterata la funzione della sopraelevata. Si è deciso, anzi, di renderla ancora più utile convogliando tutto il traffico della circonvallazione proprio su di essa, togliendolo quindi dalla strada sottostante. I problemi dell’area sono sostanzialmente quelli provocati dall’ingente traffico, che però allo stato di fatto sono concentrati principalmente al livello del suolo. Il ragionamento è stato semplice, per migliorare la qualità della vita bisogna togliere il traffico al livello zero e isolare quello al livello della sopraelevata. Coprendo la sopraelevata, rendendola come un ponte-tunnel che isoli da smog e rumore, convogliando in essa il traffico della circonvallazione e lasciando la circolazione al livello del suolo solo per i residenti del quartiere, si ottiene nuovo spazio pubblico da riconvertire. Proprio grazie a questi spazi ottenuti, secondo i principi dei Woonerf olandesi, ossia la progettazione di ambienti pubblici unici per pedoni, ciclisti e automobilisti, con abbondanza di spazio verde, è possibile davvero riqualificare.