In the construction industry one-fifth of the accidents is caused by falling from a height and the 31% of these falls is from fixed metal scaffolds. This is often due to inadequate preparation of the temporary facilities, which is caused, on several occasions, by the lack of a functional-spatial scaffolding project. In addition, companies prefer to use items that are in their inventory without checking the correspondence with the tender project. A careful design of the temporary facilities and a preliminary check of the availability of the material in stock can prevent the emergence of these situations. For this reason, a BIM approach was developed to accompany and facilitate the designer during the design of the scaffolding system and to act as a controlling tool for the company. The research has been articulated in the following steps: (i) scaffolding models available on the Italian market have been researched (53 models): this research has highlighted the inequality of the technical information supplied by the producers; (ii) scaffolding data have been collected in 6 different construction sites; (iii) experts in the field have been interviewed; (iv) a flexible technical file has been developed following the UNI EN 11337 to harmonize the temporary facilities technical information to the other construction sites elements; (v) a functional-spatial design method referred to the two modeling phases provided by UNI 11337 has been developed; (vi) design tools have been created. To verify the functionality of the developed method and tools, they have been applied to real case studies, which have demonstrated the applicability of the method and its validity as a tool for the construction site designer and for the company. The development of a BIM method allows to the temporary facilities design to be integrated with the other field of the construction process.

Nel settore delle costruzioni un quinto degli infortuni è dovuto dalla caduta dall’alto, di cui il 31% avviene da ponteggi metallici fissi. Ciò è spesso dovuto dall’inadeguato allestimento dell’apprestamento causato, in diverse occasioni, dalla mancanza di un progetto funzionale-spaziale dell’opera provvisionale. Inoltre è stato riscontrato che le imprese prediligono l’utilizzo degli elementi presenti in magazzino senza verificare la corrispondenza di questi con il progetto funzionale e spaziale di appalto. Un’attenta progettazione dei ponteggi in fase di appalto e in fase di produzione e una verifica preliminare della disponibilità del materiale in magazzino può evitare l’insorgere di queste situazioni. Per tale motivo si è voluto mettere a punto un metodo BIM che accompagni e faciliti il progettista ergotecnico durante la progettazione dell’opera provvisionale e che funga da strumento di controllo per l’impresa di pontisti. La ricerca è stata sviluppata con una successione di passaggi di seguito elencati: (i) si è effettuata una ricerca dei modelli di ponteggio disponibili sul mercato italiano (53 schede tecniche), la quale ha evidenziato la disomogeneità delle informazioni tecniche fornite dai produttori; (ii) sono stati raccolti dati relativi all’allestimento dei ponteggi in 6 diversi cantieri; (iii) sono stati intervistati esperti del settore sia lato esecutori che lato progettisti; (iv) è stato elaborato un modello di scheda tecnica flessibile per le tre tipologie di ponteggio seguendo la norma UNI 11337, che attualmente è in fase di attuazione, per armonizzare l’informazione tecnica degli apprestamenti a quella degli altri elementi cantieristici; (v) si è messo a punto un metodo di progettazione funzionale e spaziale delle opere provvisionali riferito alle due fasi di modellazione previste dalla norma UNI 11337: Modello ergotecnico allo stadio di progettazione e Modello ergotecnico allo stadio di produzione; (vi) conseguentemente sono stati sviluppati gli strumenti progettuali necessari. Al fine di verificare la funzionalità del metodo e degli strumenti sviluppati, sono state effettuate alcune simulazioni su casi di studio reali, i quali hanno dimostrato l’applicabilità del metodo e la sua validità come strumento di supporto per il progettista ergotecnico e per l’impresa di pontisti. Lo sviluppo di un metodo BIM fa sì che anche la progettazione delle opere provvisionali si inserisca nell’alveo della progettazione integrata.

Sulla progettazione funzionale-spaziale delle opere provvisionali con tecnica BIM

DUGO, SARA;CARATOZZOLO, MARTINE
2016/2017

Abstract

In the construction industry one-fifth of the accidents is caused by falling from a height and the 31% of these falls is from fixed metal scaffolds. This is often due to inadequate preparation of the temporary facilities, which is caused, on several occasions, by the lack of a functional-spatial scaffolding project. In addition, companies prefer to use items that are in their inventory without checking the correspondence with the tender project. A careful design of the temporary facilities and a preliminary check of the availability of the material in stock can prevent the emergence of these situations. For this reason, a BIM approach was developed to accompany and facilitate the designer during the design of the scaffolding system and to act as a controlling tool for the company. The research has been articulated in the following steps: (i) scaffolding models available on the Italian market have been researched (53 models): this research has highlighted the inequality of the technical information supplied by the producers; (ii) scaffolding data have been collected in 6 different construction sites; (iii) experts in the field have been interviewed; (iv) a flexible technical file has been developed following the UNI EN 11337 to harmonize the temporary facilities technical information to the other construction sites elements; (v) a functional-spatial design method referred to the two modeling phases provided by UNI 11337 has been developed; (vi) design tools have been created. To verify the functionality of the developed method and tools, they have been applied to real case studies, which have demonstrated the applicability of the method and its validity as a tool for the construction site designer and for the company. The development of a BIM method allows to the temporary facilities design to be integrated with the other field of the construction process.
CASSANO, MANUELE
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
27-lug-2017
2016/2017
Nel settore delle costruzioni un quinto degli infortuni è dovuto dalla caduta dall’alto, di cui il 31% avviene da ponteggi metallici fissi. Ciò è spesso dovuto dall’inadeguato allestimento dell’apprestamento causato, in diverse occasioni, dalla mancanza di un progetto funzionale-spaziale dell’opera provvisionale. Inoltre è stato riscontrato che le imprese prediligono l’utilizzo degli elementi presenti in magazzino senza verificare la corrispondenza di questi con il progetto funzionale e spaziale di appalto. Un’attenta progettazione dei ponteggi in fase di appalto e in fase di produzione e una verifica preliminare della disponibilità del materiale in magazzino può evitare l’insorgere di queste situazioni. Per tale motivo si è voluto mettere a punto un metodo BIM che accompagni e faciliti il progettista ergotecnico durante la progettazione dell’opera provvisionale e che funga da strumento di controllo per l’impresa di pontisti. La ricerca è stata sviluppata con una successione di passaggi di seguito elencati: (i) si è effettuata una ricerca dei modelli di ponteggio disponibili sul mercato italiano (53 schede tecniche), la quale ha evidenziato la disomogeneità delle informazioni tecniche fornite dai produttori; (ii) sono stati raccolti dati relativi all’allestimento dei ponteggi in 6 diversi cantieri; (iii) sono stati intervistati esperti del settore sia lato esecutori che lato progettisti; (iv) è stato elaborato un modello di scheda tecnica flessibile per le tre tipologie di ponteggio seguendo la norma UNI 11337, che attualmente è in fase di attuazione, per armonizzare l’informazione tecnica degli apprestamenti a quella degli altri elementi cantieristici; (v) si è messo a punto un metodo di progettazione funzionale e spaziale delle opere provvisionali riferito alle due fasi di modellazione previste dalla norma UNI 11337: Modello ergotecnico allo stadio di progettazione e Modello ergotecnico allo stadio di produzione; (vi) conseguentemente sono stati sviluppati gli strumenti progettuali necessari. Al fine di verificare la funzionalità del metodo e degli strumenti sviluppati, sono state effettuate alcune simulazioni su casi di studio reali, i quali hanno dimostrato l’applicabilità del metodo e la sua validità come strumento di supporto per il progettista ergotecnico e per l’impresa di pontisti. Lo sviluppo di un metodo BIM fa sì che anche la progettazione delle opere provvisionali si inserisca nell’alveo della progettazione integrata.
Tesi di laurea Magistrale
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