Relying on microfoundations and managerial business literature, this study examines the relationship between CEOs’ observable characteristics and the location novelty of their investments. In particular, we implemented an ordered probit analysis based on a sample of 389 national and international acquisitions undertaken by 154 UK based SMEs and 163 CEOs, in the period of time between 2010 and 2016. The dependent variable of our models was a measure of the investment location novelty while the explanatory variables referred to some CEOs’ demographic traits: age, tenure, international studies, MBA degree, functional experience, industry experience and external experience as CEO. Our findings demonstrate the existence of a correlation between these CEOs’ characteristics and the degree of novelty of their investments. In particular, evidences suggest that internally selected and older CEOs are more prone to undertake risky investments in terms of novelty than externally hired and younger executives. Moreover, CEOs who attended international studies and worked in several different industries develop a flexibility which makes them willing to take risks and to exploit opportunities in novel environments. On the contrary, our research demonstrates that neither MBA and Executives programs nor an ample functional background are needed in order to undertake an innovative strategy in terms of location novelty. The implications of our findings from the perspective of the theory and managerial practices are discussed, together with possible suggestions for future development by other scholars.

Prendendo spunto dalla letteratura di microfoundations e da quella di tipo manageriale, questo studio punta ad esaminare la potenziale relazione tra alcune caratteristiche osservabili degli amministratori delegati (AD) e il grado di novità dei paesi in cui essi investono. In particolare, abbiamo implementato un modello probit ordinato su un campione statistico composto da 389 acquisizioni nazionali ed internazionali, effettuate dal 2010 al 2016 da 154 piccole e medie aziende localizzate nel Regno Unito e 163 amministratori delegati. La variabile dipendente del modello è una misura della “novità” dell’investimento, mentre le variabili indipendenti si riferiscono ad alcune caratteristiche del manager, quali: età, lunghezza del mandato, studi internazionali, titoli MBA, esperienze in diverse funzioni aziendali, esperienze in diverse industrie e esperienze precedenti in altre aziende nel ruolo di AD. I nostri risultati dimostrano l’effettiva esistenza della relazione ipotizzata. Più nel dettaglio, l’esito dello studio suggerisce che gli amministratori delegati promossi dall’interno dell’azienda e più anziani sono più propensi a intraprendere investimenti rischiosi in termini di innovazione rispetto a manager assunti dall’esterno e più giovani. In aggiunta, amministratori delegati, che sono caratterizzati da un percorso di studi internazionale e che hanno maturato esperienza in diversi settori industriali, sviluppano una flessibilità mentale che li porta ad essere più orientati al rischio e più adatti a cogliere opportunità in nuovi ambienti. D’altro canto, la nostra analisi rivela anche che né il conseguimento di un MBA né un ampio background funzionale sono necessari per intraprendere acquisizioni rischiose in paesi caratterizzati da un alto livello di novità. Abbiamo discusso poi, le principali implicazioni sia dal punto di vista teorico sia dal punto di vista pratico in termini di teorie manageriali e abbiamo suggerito alcuni spunti per potenziali sviluppi futuri da parte di altri autori.

Microfounding the novelty of location choices in M&As : an empirical study on UK based firms

FIOCCHI, DAVIDE;GNOCCHI, ANDREA
2016/2017

Abstract

Relying on microfoundations and managerial business literature, this study examines the relationship between CEOs’ observable characteristics and the location novelty of their investments. In particular, we implemented an ordered probit analysis based on a sample of 389 national and international acquisitions undertaken by 154 UK based SMEs and 163 CEOs, in the period of time between 2010 and 2016. The dependent variable of our models was a measure of the investment location novelty while the explanatory variables referred to some CEOs’ demographic traits: age, tenure, international studies, MBA degree, functional experience, industry experience and external experience as CEO. Our findings demonstrate the existence of a correlation between these CEOs’ characteristics and the degree of novelty of their investments. In particular, evidences suggest that internally selected and older CEOs are more prone to undertake risky investments in terms of novelty than externally hired and younger executives. Moreover, CEOs who attended international studies and worked in several different industries develop a flexibility which makes them willing to take risks and to exploit opportunities in novel environments. On the contrary, our research demonstrates that neither MBA and Executives programs nor an ample functional background are needed in order to undertake an innovative strategy in terms of location novelty. The implications of our findings from the perspective of the theory and managerial practices are discussed, together with possible suggestions for future development by other scholars.
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
27-lug-2017
2016/2017
Prendendo spunto dalla letteratura di microfoundations e da quella di tipo manageriale, questo studio punta ad esaminare la potenziale relazione tra alcune caratteristiche osservabili degli amministratori delegati (AD) e il grado di novità dei paesi in cui essi investono. In particolare, abbiamo implementato un modello probit ordinato su un campione statistico composto da 389 acquisizioni nazionali ed internazionali, effettuate dal 2010 al 2016 da 154 piccole e medie aziende localizzate nel Regno Unito e 163 amministratori delegati. La variabile dipendente del modello è una misura della “novità” dell’investimento, mentre le variabili indipendenti si riferiscono ad alcune caratteristiche del manager, quali: età, lunghezza del mandato, studi internazionali, titoli MBA, esperienze in diverse funzioni aziendali, esperienze in diverse industrie e esperienze precedenti in altre aziende nel ruolo di AD. I nostri risultati dimostrano l’effettiva esistenza della relazione ipotizzata. Più nel dettaglio, l’esito dello studio suggerisce che gli amministratori delegati promossi dall’interno dell’azienda e più anziani sono più propensi a intraprendere investimenti rischiosi in termini di innovazione rispetto a manager assunti dall’esterno e più giovani. In aggiunta, amministratori delegati, che sono caratterizzati da un percorso di studi internazionale e che hanno maturato esperienza in diversi settori industriali, sviluppano una flessibilità mentale che li porta ad essere più orientati al rischio e più adatti a cogliere opportunità in nuovi ambienti. D’altro canto, la nostra analisi rivela anche che né il conseguimento di un MBA né un ampio background funzionale sono necessari per intraprendere acquisizioni rischiose in paesi caratterizzati da un alto livello di novità. Abbiamo discusso poi, le principali implicazioni sia dal punto di vista teorico sia dal punto di vista pratico in termini di teorie manageriali e abbiamo suggerito alcuni spunti per potenziali sviluppi futuri da parte di altri autori.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/135119