A new York, l’avvento dell’uragano Sandy abbattutosi sulla costa orientale nel 2012, ha evidenziato la vulnerabilità dei suoi sistemi urbani che necessitano di nuove forme di protezione attraverso una pianificazione sostenibile. Il lavoro prende avvio dalla consapevolezza che rendere i territori resilienti agli effetti del cambiamento climatico comporta trovare nuove strategie, urbanistiche ed architettoniche, di mitigazione ed adattamento, che permettano di resistere nel lungo periodo alle sollecitazioni dell’ambiente. Ciò comporta uno studio sulla forma della città che include la possibilità che essa cambi sulla base della quantità di spazio guadagnato dall’acqua ad ogni evento atmosferico.Il principio di rigenerazione eco-sistemica sta alla base di questo intervento che mira ad integrare e relazionare l’infrastruttura ecologica e urbana. Ripulito dalle strutture legate alla produzione e alla logistica, l’intento è quello di rivitalizzare l’attuale bacino, cambiando la sua conformazione, in accordo con le proiezioni delle inondazioni future, alla geometria storica dell’acqua eal la destinazione d’uso. L'area diviene così contenitore di molteplici funzioni, restituendo spazi pubblici agli abitanti del quartiere.
A new York, l’avvento dell’uragano Sandy abbattutosi sulla costa orientale nel 2012, ha evidenziato la vulnerabilità dei suoi sistemi urbani che necessitano di nuove forme di protezione attraverso una pianificazione sostenibile. Il lavoro prende avvio dalla consapevolezza che rendere i territori resilienti agli effetti del cambiamento climatico comporta trovare nuove strategie, urbanistiche ed architettoniche, di mitigazione ed adattamento, che permettano di resistere nel lungo periodo alle sollecitazioni dell’ambiente. Ciò comporta uno studio sulla forma della città che include la possibilità che essa cambi sulla base della quantità di spazio guadagnato dall’acqua ad ogni evento atmosferico.Il principio di rigenerazione eco-sistemica sta alla base di questo intervento che mira ad integrare e relazionare l’infrastruttura ecologica e urbana. Ripulito dalle strutture legate alla produzione e alla logistica, l’intento è quello di rivitalizzare l’attuale bacino, cambiando la sua conformazione, in accordo con le proiezioni delle inondazioni future, alla geometria storica dell’acqua eal la destinazione d’uso. L'area diviene così contenitore di molteplici funzioni, restituendo spazi pubblici agli abitanti del quartiere.
Gowanus eco-district. A resilient strategy for the new urban typology
BOTTA, LUISANNA
2016/2017
Abstract
A new York, l’avvento dell’uragano Sandy abbattutosi sulla costa orientale nel 2012, ha evidenziato la vulnerabilità dei suoi sistemi urbani che necessitano di nuove forme di protezione attraverso una pianificazione sostenibile. Il lavoro prende avvio dalla consapevolezza che rendere i territori resilienti agli effetti del cambiamento climatico comporta trovare nuove strategie, urbanistiche ed architettoniche, di mitigazione ed adattamento, che permettano di resistere nel lungo periodo alle sollecitazioni dell’ambiente. Ciò comporta uno studio sulla forma della città che include la possibilità che essa cambi sulla base della quantità di spazio guadagnato dall’acqua ad ogni evento atmosferico.Il principio di rigenerazione eco-sistemica sta alla base di questo intervento che mira ad integrare e relazionare l’infrastruttura ecologica e urbana. Ripulito dalle strutture legate alla produzione e alla logistica, l’intento è quello di rivitalizzare l’attuale bacino, cambiando la sua conformazione, in accordo con le proiezioni delle inondazioni future, alla geometria storica dell’acqua eal la destinazione d’uso. L'area diviene così contenitore di molteplici funzioni, restituendo spazi pubblici agli abitanti del quartiere.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/135674