This thesis concerns the analysis of the dynamic relationship of interdependence between human body and and building in the design of experiential spaces founded on corporeity. In our everyday lives we are subject to the manipulation of our deepest emotive and ethic perceptions, grounded on our historical, human and cultural background. The “electronic expressionism” has caused the body to become a mere appendage of the brain. Today’s architecture, mainly oriented towards captivating shapes and computer abuse, tends to project purely retinal images for the seduction of the eye, decreasing our capacity of imagination, denying the haptic relation with the designed object and space, and causing the loss of the sense of place and belonging. Supported by continuous references to concrete architectural solutions, this research aims at analysing the essential topics in the design of spaces focused on the sensory connection between body, imagination and environment. The embodied and mimetic models act as structural basic patterns for the existential knowledge, fundamental for the experience of perception, spatial orientation and interaction with objects, events and persons. The two concepts of “genius loci”, as a combination of a-priori environmental characters which allow for the materialisation of the architectural form, and of “topologies”, as tools for revealing the original structure that will define the future architectural object, are examined in depth. The tectonic language defines the authentic essence of architecture, by expressing the inner logic of construction and the syntactic transition from stereotomic phase to structural form. Construction joint represents ”a point of ontological condensation rather than mere connection”. It aims at the phenomenal apprehending of the haptic and visual experience of architecture.

Questa tesi si occupa della relazione dinamica di interdipendenza tra il corpo umano e l’edificio architettonico nella creazione di spazi dell’esperienza fondati sulla corporeità. Siamo sottoposti quotidianamente all’attacco globale dell’industria mediatica dell’immagine, volto alla manipolazione delle nostre percezioni etiche ed emotive, fondate su profonde basi storiche, umane e culturali. L’”espressionismo elettronico” ha favorito una visione del corpo come mera appendice del cervello. L’architettura contemporanea, orientata principalmente verso soluzioni formali accattivanti e l’abuso del computer, produce incessantemente immagini per la seduzione dell’occhio, appiattisce la nostra capacità d’immaginazione, nega la relazione aptica con l’oggetto o lo spazio progettati e causa la perdita del senso di luogo e di appartenenza. Supportata dal contributo di continui riferimenti a scelte architetture operate nel concreto, la ricerca ha come obiettivo l’approfondimento di temi essenziali della progettazione di spazi architettonici incentrati nella connessione sensoriale tra corpo, immaginazione e contesto ambientale. Vengono trattati i modelli sensoriali e mimetici alla base della conoscenza esistenziale nell’esperienza della percezione, dell’orientamento spaziale e dell’interazione con oggetti, eventi e persone. Vengono introdotti i concetti di “genius loci”, quale combinazione di caratteri ambientali per la materializzazione della forma architettonica, e di “topologie”, quali strumenti di analisi per la definizione del futuro oggetto architettonico. Il linguaggio tettonico definisce l’essenza autentica dell’architettura, esprimendo la logica interna della costruzione e la transizione sintattica dalla fase stereotomica alla forma costruttiva. Il giunto, che costituisce un punto di condensazione ontologica piuttosto che di mera connessione tra parti, rappresenta il cardine fenomenologico per la comprensione delle componenti visuali ed aptiche dell’esperienza architettonica.

Body and building : the perspective of experience in architecture

BOITO, ANDREA
2016/2017

Abstract

This thesis concerns the analysis of the dynamic relationship of interdependence between human body and and building in the design of experiential spaces founded on corporeity. In our everyday lives we are subject to the manipulation of our deepest emotive and ethic perceptions, grounded on our historical, human and cultural background. The “electronic expressionism” has caused the body to become a mere appendage of the brain. Today’s architecture, mainly oriented towards captivating shapes and computer abuse, tends to project purely retinal images for the seduction of the eye, decreasing our capacity of imagination, denying the haptic relation with the designed object and space, and causing the loss of the sense of place and belonging. Supported by continuous references to concrete architectural solutions, this research aims at analysing the essential topics in the design of spaces focused on the sensory connection between body, imagination and environment. The embodied and mimetic models act as structural basic patterns for the existential knowledge, fundamental for the experience of perception, spatial orientation and interaction with objects, events and persons. The two concepts of “genius loci”, as a combination of a-priori environmental characters which allow for the materialisation of the architectural form, and of “topologies”, as tools for revealing the original structure that will define the future architectural object, are examined in depth. The tectonic language defines the authentic essence of architecture, by expressing the inner logic of construction and the syntactic transition from stereotomic phase to structural form. Construction joint represents ”a point of ontological condensation rather than mere connection”. It aims at the phenomenal apprehending of the haptic and visual experience of architecture.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
2-ott-2017
2016/2017
Questa tesi si occupa della relazione dinamica di interdipendenza tra il corpo umano e l’edificio architettonico nella creazione di spazi dell’esperienza fondati sulla corporeità. Siamo sottoposti quotidianamente all’attacco globale dell’industria mediatica dell’immagine, volto alla manipolazione delle nostre percezioni etiche ed emotive, fondate su profonde basi storiche, umane e culturali. L’”espressionismo elettronico” ha favorito una visione del corpo come mera appendice del cervello. L’architettura contemporanea, orientata principalmente verso soluzioni formali accattivanti e l’abuso del computer, produce incessantemente immagini per la seduzione dell’occhio, appiattisce la nostra capacità d’immaginazione, nega la relazione aptica con l’oggetto o lo spazio progettati e causa la perdita del senso di luogo e di appartenenza. Supportata dal contributo di continui riferimenti a scelte architetture operate nel concreto, la ricerca ha come obiettivo l’approfondimento di temi essenziali della progettazione di spazi architettonici incentrati nella connessione sensoriale tra corpo, immaginazione e contesto ambientale. Vengono trattati i modelli sensoriali e mimetici alla base della conoscenza esistenziale nell’esperienza della percezione, dell’orientamento spaziale e dell’interazione con oggetti, eventi e persone. Vengono introdotti i concetti di “genius loci”, quale combinazione di caratteri ambientali per la materializzazione della forma architettonica, e di “topologie”, quali strumenti di analisi per la definizione del futuro oggetto architettonico. Il linguaggio tettonico definisce l’essenza autentica dell’architettura, esprimendo la logica interna della costruzione e la transizione sintattica dalla fase stereotomica alla forma costruttiva. Il giunto, che costituisce un punto di condensazione ontologica piuttosto che di mera connessione tra parti, rappresenta il cardine fenomenologico per la comprensione delle componenti visuali ed aptiche dell’esperienza architettonica.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/135708