AV Vicenza : verso un nodo di sistema

The Vicenza territory is crossed by relevant regional and national mobility corridors, as well as being characterized by sprawl in flat areas. Over the last twenty years, demand for transport has increased considerably over regional and provincial infrastructures: for reasons of external borders, the strong rise of the population resident in the province. Growth over the years has abused a dispersive expansion, leading to the progressive saturation of the road network. It is time to escape from the immobility that has involved the mobility sector for too long, it is needed an alternative to the use of the private rubber vehicle, diffused in the Vicenza territory. The opportunity to overcome the situation is the realization of the AVAC Milan-Venice, which will involve the territory of Vicenza in the coming years, agreed definitively last January. In addition to the rooted presence of railway networks in its territory. High speed has been a topic that has long been discussed, due to various criticalities, but one in particular is the limited number of residents. The latter is precisely the input that led to the elaborate goal, how to increase the pool of potential users to make the new infrastructure an opportunity. The step-by-step process leads to the goal, in the first instance, the AVAC project's work on the territory has been re-designed, as this will happen and difficulties and solutions have been chosen. A similar analysis of morphological, demographic and infrastructural features of the territory has been carried out. So the need to start from the Vicenza territory, learning the peculiarities of the infrastructure and settlement system, and then analyzing shifts in terms of numbers that are crucial to propose an ad hoc service. Finally, having reconfigured a detailed picture of the existing situation, a solution was proposed, a metropolitan urban suburban service in the province that could support the presence of AVAC in the territory and fulfill part of the tasks up to now left on the road network .

Il territorio vicentino è attraversato da corridoi di mobilità rilevanti su scala regionale e nazionale, oltre ad essere caratterizzato dallo sprawl nelle aree pianeggianti. Nell’ultimo ventennio è fortemente cresciuta la domanda di trasporto gravante sulle infrastrutture regionali e provinciali: per cause sia esterne apertura delle frontiere, che interne il forte aumento della popolazione residente nella provincia. La crescita negli anni ha abusato di una espansione dispersiva, portando alla progressiva saturazione della rete stradale. È ora di evadere dall’immobilismo che per troppo tempo ha coinvolto il settore della mobilità, serve un’alternativa all’utilizzo del mezzo privato su gomma, diffusissimo sul territorio di Vicenza. L’opportunità per capovolgere la situazione è la realizzazione dell’AVAC Milano-Venezia, che coinvolgerà il territorio di Vicenza nei prossimi anni, concordato definitivamente il gennaio scorso. Oltre alla presenza radicata di reti ferroviari nel suo territorio. L’alta velocità è stato un tema a lungo discusso, a causa di varie criticità, ma una in particolare è il numero limitato dei residenti. Quest’ultima è proprio l’input che ha scaturito l’obiettivo dell’elaborato, come incrementare il bacino di possibili utenti per rendere la nuova infrastruttura un’occasione. L’elaborato passo a passo conduce all’obiettivo, in prima istanza è stato riproposto l’iter del progetto AVAC sul territorio, come questo avverrà e che difficoltà e soluzioni si sono scelte. Si è passati ad un’analisi di casi simili per caratteristiche morfologiche, demografiche ed infrastrutturali del territorio. Quindi la necessità di ripartire dal territorio vicentino, apprendendo le peculiarità del sistema infrastrutturale e insediativo per poi analizzare gli spostamenti in termini di numeri, determinanti per proporre un servizio ad hoc. Infine avendo ricomposto un quadro dettagliato della situazione esistente, si è proposta una soluzione, un servizio metropolitano urbano-suburbano nel territorio della provincia, che possa supportare la presenza dell’AVAC nel territorio e adempiere a parte dei compiti fino ad oggi lasciati alla rete stradale.