Understanding patient choice through administrative data : a Bayesian network approach to birthplace choice analysis in the Lombardy population

Background: The Patient Choice is a hot topic since the 90s and the number of contributions in literature are considerably increasing in recent years. This thesis focuses on women choice of the birthplace. The objective is the investigation of the factors, and their relative importance, affecting the women decision process when they have to discriminate between different hospitals. Moreover, several scenarios are simulated, varying the characteristics of the patients’ population or the providers’ features in order to evaluate how the weight given to the different variables changes. Materials and methods: The present study analyzes 48019 observations coming from the health care administrative database of the Lombardy Region, in the period from 2013 to 2015. Additional secondary data, concerning both the women and the hospitals was integrated into the database. Bayesian Network has been used to model the phenomenon. Results: The context and the catchment area represent the personal characteristics that play the most significant role in the women decision process. While considering the hospitals variables, the distance, the effective and the perceived quality are valued more than the customization of the childbirth approach and the presence of the neonatal intensive care unit. However, such department gains relevance when simulating the increasing of the urbanization and in a scenario in which a medium or high level of effective quality is guaranteed in all the hospitals. The customization instead is more valued in the case in which all the childbirth facilities adopt a marketing strategy according to which the maximum level of comfort is offered. The comfort in general is less sought compared to the other hospital variables. Conclusions: This thesis overcomes some gaps emerged in the literature for what concerns the contents, the methods and the materials. Some remarks for policy makers are not to close the providers in areas characterized by a travel time higher than 30 minutes to reach another hospital and not to increase the number of NICU in the Lombardy Region. While the hospital managers, besides the effective quality, should leverage on the perceived one and once both these features are guaranteed, they should strengthen the level of customization of the childbirth approach.

Contesto: A partire dagli anni ’90 il tema della Patient Choice ha acquisito importanza e gli studi relativi a questo argomento sono aumentati in modo considerevole. Questa tesi è incentrata sulla scelta del punto nascita dove partorire. L’obiettivo finale è quello di capire quali siano i fattori che influenzano la donna in questa scelta e quale sia la loro relativa importanza. Inoltre sono stati simulati alcuni scenari per capire come cambiasse il peso delle variabili al variare delle caratteristiche sia del paziente che dell’ospedale. Materiali e metodi: Questo studio utilizza 48019 osservazioni provenienti dal database amministrativo sanitario della regione Lombardia dal 2013 al 2015. Altre informazioni riguardanti sia le donne sia gli ospedali sono stati integrate alla base dati. Come modello sono state utilizzate le reti Bayesiane. Risultati: Tra le variabili che caratterizzano la persona le più significative, nel processo decisionale, sono il contesto abitativo e il bacino di utenza. Invece la distanza, la qualità effettiva e quella percepita sono i fattori che discriminano maggiormente l’ospedale rispetto alla personalizzazione dell’approccio al parto e alla presenza della terapia intensiva neonatale. Tuttavia, quest’ultimo reparto acquisisce maggiore importanza in un trend di crescita dell’urbanizzazione e nello scenario in cui tutti gli ospedali garantiscono un livello medio alto di qualità effettiva. La variabile personalizzazione invece viene valutata maggiormente nel caso in cui tutti i punti nascita adottassero una strategia di marketing che offra il massimo livello di comfort. Quest’ultima variabile viene meno ricercata rispetto alle altre. Conclusioni: Questo studio supera alcuni limiti emersi nell’analisi della letteratura sia per quanto riguarda il contenuto che i metodi e i materiali. Alcune osservazioni per i policy maker sono: non chiudere i punti nascita che richiedono una distanza maggiore di 30 minuti per raggiungere un altro ospedale e non aumentare il numero delle TIN in Lombardia. I manager degli ospedali non solo dovrebbero far leva sulla qualità effettiva, ma anche su quella percepita e una volta che entrambe siano garantite è necessario migliorare il livello offerto di personalizzazione dell’approccio al parto.