Gate of Blachernae : reenactment of an old neighbourhood in Istanbul through its development as a gateway to the historical peninsula

Abstract It is through the pages of a newspaper that I first got close to the main topic of my thesis, not as a completely new subject, considering the impossibility of anyone even so slightly involved with architecture, of subtracting themselves to the several discussions during classes, conferences and the plethora of writings and essays on it. However it was at that very moment that I perceived the cruelty of gentrification in Istanbul, because that image, on that page of news, that somehow pushed me to give it a second glimpse and then a third and finally a long apprehensive stare at it, is somehow the terrible forecast of what my hometown is slowly preparing itself to become. The picture was showing a little red house on top of a hill, surrounded by the emptiness, almost an idyllic image if not for the fact that the hill was the result of the tremendous work of the excavators and the emptiness around was soon going to be filled with houses too expensive to be bought by their previous owners. In this terrifying picture the striking element was the perseverance of the little red house’s owner, who strongly resisted to leave his home. Where he lives in the historical peninsula. The historical peninsula of Istanbul has many historical layers due to its geopolitical importance and imperial past. Its constant development is continuing since the beginning of the foundation of the city. The core of the city is formed by different neighbourhoods that are the main binder of the cosmopolitan culture of the city with their own beauty, diversity and peculiarities. from Galata to Golden Horn, or on another path, the scenes can remind the trace of many civilizations. Today the current government and the developers aim this historical core of the city to to find new development areas in order to finance the construction sector to keep alive the Turkish economy which is merely based on neo-liberal policies. Their interaction under the name of the ‘’city transformation’’ started to destroy old neighbourhoods and push their residents out of Istanbul with gentrifications. The goal of the researh is focusing on an historically important settlement (Ayvansaray/Blacharnae) that is under city transformation, and revealing a proposal which considers the neighbourhood as a part of the whole system while aiming to increase all the possible qualities by using the settlements own opportunities. The main consideration is developing the neighbourhood while protecting the entire heritage which has historical, visual or emotional connection to inhabitants. Thus, the project predicts a comprehensive strategy with a series of interventions to increase the quality of the neighbourhood by strengthning the inner connections through existing public spaces and heritage areas. On the architectural stage, the proposal aims to connect the isolated settlement by using its own(and surrounding) infrastructure and heritage. To achieve the above-mentioned aims, the research uses a mix of qulitative and quantitative analyses in order to reach the most appropriate configuration of the general strategy.

E’ tra le pagine di un giornale che mi sono avvicinato al tema principale della mia tesi, non completamente come ad un soggetto sconosciuto, considerata l’ impossibilità di chiunque sia vagamente interessato all’architettura, di sottrarvisi. In ogni caso fu la prima volta che percepii la crudeltà della gentrificazione ad Istanbul. Quell’ immagine, su quella pagina di giornale, che in un qualche modo mi aveva costretto ad un secondo sguardo e poi ad un terzo finendo per soffermarmici con un lungo sguardo apprensivo, era la terribile previsione di ciò che la mia città si stava preparando a diventare. L’ immagine mostrava una piccola casa rossa su di una collinetta, circondata dal vuoto, un immagine pressoché idilliaca se non per il fatto che la collinetta era il frutto del terribile lavoro di una scavatrice e che il vuoto si sarebbe riempiono case troppo onerose per essere acquistate dai precedenti proprietari. In questo scenario sconfortante l’ elemento che mi colpì fu la resilienza del proprietario della casetta rossa nell’ abbandonare la sua dimora, dove ha vissuto, sulla penisola storica. La penisola storica di Istanbul è caratterizzata da diversi strati storiografici, a causa della sua portanza geopolitica e il suo passato imperiale, il suo costante sviluppo continua dalla fondazione della città. Il cuore della città è formato da svariati quartieri che si configurano come il principale collante della cultura cosmopolita di Istanbul, con la loro bellezza, varietà e peculiarità. Da Galata al Corno d’ Oro, o su di un altro cammino, gli scenari ricordano le tracce lasciate da molte civiltà. Oggi il governo punta a trovare nuovi sviluppi di questo centro storico della città a scopo lucrativo per tenere viva l’ economia turca, basata meramente su politiche neo-liberaliste. Gli interventi sotto il nome di “city transofrmation” hanno cominciato a distruggere vecchi quartieri e a spingere i loro residenti fuori da Istanbul con la gentrificazione. Lo scopo della mia ricerca è concentrarsi su insediamenti a rilevanza storica ( Ayvansaray/Blacharnae) che sono sotto trasformazione edilizia, svelando una proposta che considera il quartiere come parte integrante di un intero sistema, puntando ad accrescerne tutte le possibili qualità con l’ uso di opportunità intrinseche di ogni insediamento. La principale considerazione è sviluppare il quartiere proteggendo l’ intero bagaglio storico e culturale, nonché la connessione emotiva degli abitanti. Per questo, il progetto predilige una serie di interventi che aumentino la qualità del quartiere, rafforzando le connessioni interne attraverso spazi pubblici e aree con patrimoni nazionali. A livello architettonico, la proposta ha come obbiettivo quello di connettere gli insediamenti isolati usando le sue infrastrutture e il patrimonio. Per raggiungere lo scopo sopracitato, la ricerca usa un insieme di analisi qualitative e quantitative, in modo da trovare la migliore configurazione della strategia generale.