This thesis deals with the transformation into a university campus of Poveglia, an island 6km south of Venezia. Its history is as rich as the Lagoon’s, but much more humble, and shadowed by the clamorous past of Venice. As many abandoned islands, it is hardly known of by the inhabitants themselves. At first a fisher village, its population was decimated during the War of Chioggia. Having lost its autonomy, it was used as a quarantine center, then as the last Lazzaretto Nuovissimo, and finally was part of the five hospital islands during the XXth century, when it acquired its definitive form of a complex distributed on an orthogonal grid. When it was abandoned in 1968, it was a convalescent center, annex to the Ospedale del Mare sul Lido. In 2013, after nearly fifty years of abandon, Poveglia was put up for sale by the Agenzia del Demanio. This umpteenth sale by the administration in care of the Lagoon’s built heritage caused the uprising of a movement which cristallized in the non-profit Poveglia x Tutti. After harsh discussions between Luigi Brugnaro, the Agenzia del Demanio and the association, the latter obtained a year-long concession. In the meantime, in 2016, the Young Architects Competition, at the Agenzia del Demanio’s initiative, outed the University Island competition. It is the starting point of this thesis. This project, hybrid by essence, is complex and multifaceted: refurbishment project of sometimes heavily degradated and always vetuste architectures, its image is distinct in the Lagoon’s landscape; ex-novo project which musts answer peculiar cultural and social issues, integrating a learning paradigm congruous with the design’s ambition, that of the preservation and restoration of the Lagoon. The study of the context of the Lagoon deeply influenced the design guidelines, in particular by providing meaningful insights on how Poveglia could contribute to adress crucial issues of the Lagoon. An adequate learning paradigm and its translation in composition guidelines was thus sought for. The tension between the existing building’s orthogonal layout and the freed chaothic lines of the new learning spaces is solved by the transformation of the historical division of the fondamenta vecchia into a threshold: it is the hypothesis of this thesis. The overall project consists in active and student-centered learning spaces, the concretisation axis which provides a new threshold to the enclave, and the refurbishment of the latter to accomodate all the down to earth daily activities. The layout of this thesis report reflects the process of a year-long work in the Final Synthesis Studio, leading to the present project: Learning continuum - Colliding horizons. The first chapter gives an insight of the historical, urbanistic and cultural situation of Poveglia adressing subjects such as the regional setting, the history of the Venetian lagoon, the characteristics of its architecture and its elements, along with the integration of Poveglia within the contemporary Lagoon. The second chapter focuses on describing the geometry, the technology and the degradation process of the existing buildings, furthermore showing how its history echoes that of far too many other islands in the Lagoon. This process nurtured the definition of the design guidelines, which gradually emancipated from the generic and dull suggestions of the competition brief to cristallize in the vast, proteiform and complex issue of restoring the venetian Lagoon. To do so, the curriculum aims at providing to a reduced number of students the necessary skills to transcend the issues that the Lagoon is facing today, applied in a set of disciplines that may evolve during the life of the campus. The active and student-centered learning paradigm was implemented and translated into a volumetric concept for the learning spaces and an activity layout for the whole campus. The latter is made of three areas: the learning spaces with three autonomous and interdependent learning cores, an axis of concretisation and finally the refurbished enclave where the orthogonal grid is exalted. The next chapters of this thesis describe the technical solutions provided to the architectonic problem set previously, starting with the broad refurbishment strategy of the enclave - green spaces and buildings altogether - further precised by the description of the intervention on one of the existing buildings. In a second time, the technical solutions adopted for the learning cores are described in terms of adaptability, stability, energy, lighting, and structural efficiency, keeping in mind the architectural intentions that motivated these decisions. The design of the structure and the façade is described at greater length. This thesis obviously does not provide a comprehensive and optimized solution to the Lagoon’s crisis. However, many of its issues were adressed with care and sensibility: the final solution, rather daring, is the synthesis of an initial architectural intuition and deepened study of learning paradigms and contemporary issues of the Lagoon.

La presente tesi riguarda la progettazione di un campus universitario su Poveglia, isola della laguna meridionale di Venezia, nella regione del Veneto. Poveglia ha una storia ricca quanto quella della Laguna. Tuttavia, più umile e sicuramente meno clamorosa, essa è rimasta nell’ombra di quella di Venezia. Come tante altre isole oggi in abbandono, Poveglia è quasi sconosciuta, talvolta anche dagli abitanti stessi della Laguna. Infatti, dapprima un insediamento autonomo, la sua popolazione fu decimata durante la guerra di Chioggia. Recuperata più volte, l’isola fu adibita a centro di quarantena e di trattamento delle merci, in seguito divenne il Lazzaretto Nuovissimo, terzo ed ultimo della Laguna ed infine entrò a far parte parte delle cinque isole ospedaliere dall’inizio del Novecento. Poveglia assunse allora la forma attuale di un complesso ospedaliero con padiglioni posti in parcelle delimitate da percorsi verdi. Quando venne definitivamente abbandonata nel 1968, Poveglia era un centro di convalescenza, annessa all’Ospedale del Mare sul Lido. Nel 2013, dopo quasi cinquant’anni di oblio, Poveglia viene messa in vendita dall’Agenzia del Demanio. Questa ennesima svendita da parte dell’ente gestore del patrimonio della Laguna ha suscitato un ampio movimento di protesta che si è concluso con la creazione dell’associazione Poveglia x Tutti. Dopo aspre discussioni apre tra Luigi Brugnaro, l’Agenzia del Demanio e l’associazione, quest’ultima ha ottenuto la concessione dell’isola per un anno. Nello stesso periodo, nell’anno 2016, la Young Architects Competitions, su iniziativa dell’Agenzia del Demanio, indiceva il concorso di idee University Island, punto di partenza di questa tesi. Il presente progetto, ibrido nella sua essenza, è complesso per la varietà delle sue sfaccettature: è un progetto di recupero di architetture talvolta fortemente degradate e sempre vetuste, ma con un immagine molto caratterizzante del paesaggio lagunare; un progetto di architetture ex-novo che dovranno rispondere a dinamiche culturali locali molto peculiari, integrandovi un modello d’apprendimento congruo con un ambito progettuale vasto, quello della salvaguardia della Laguna. L’ambito progettuale è il risultato di uno studio del contesto storico, geografico ma anche culturale e socio-economico della Laguna: in questo modo, sono state svelate delle dinamiche che la coinvolgono tutta, e che Poveglia potrebbe contribuire a contrastare. Si è poi strutturare un modello di apprendimento consistente con tale ambito, traducendo quest’ultimo in logiche compositive. La tensione tra le linee caotiche degli spazi di apprendimento e la maglia ortogonale dell’esistente viene risolta con un asse di nuova costruzione, che trasforma la divisione storica della fondamenta vecchia in una soglia: è l’ipotesi fondamentale di questo progetto. Si tratta di un intervento forte, con la costruzione di spazi di apprendimento attivo e centrato sull’apprendente, autonomi ed interdipendenti, la ridefinizione della soglia dell’enclave con un asse di edifici ex-novo, in cui si svolge la concretizzazione dell’apprendimento ed infine un recupero degli edifici esistenti e la rivalorizzazione delle rovine degli edifici più recenti. L’impostazione della presente tesi riflette i ragionamenti svolti durante un anno di lavoro nel laboratorio di sintesi finale, concretizzati nel progetto Spazi di apprendimento continuo - Orizzonti in collisione. La prima parte, che inizia con un inquadramento regionale dell’isola di Poveglia, consente di descrivere il panorama storico, urbanistico e culturale in cui sorge il progetto. Viene considerata la storia di Venezia, le caratteristiche dell’architettura veneziana e dei suoi elementi, nonché l’integrazione dell’isola nei sistemi urbanistici lagunari. Si prosegue con uno studio approfondito dell’isola stessa e degli edifici esistenti su essa con un rilievo metrico e tecnologico, evidenziando inoltre come la sua storia, anche contemporanea, risuona con quella delle numerose isole della Laguna. Questo processo ha nutrito i ragionamenti compositivi, ed in particolare la definizione dell’ambito progettuale che si è via via allontanato delle logiche generiche del bando di concorso per cristalizzarsi infine sul progetto vasto, proteiforme e complesso della salvaguardia della Laguna. Invece di un curriculum generico e staccato dalla realtà culturale locale, si propone un curriculum che fornisca ad un numero ridotto di studenti le competenze necessarie per trascendere le dinamiche che hanno un impatto negativo sulla Laguna, applicate in tutta una serie di discipline che potranno evolvere anche durante la vita del complesso. Ciò implicava di determinare un modello di apprendimento congruo con questo ambito progettuale e di tradurlo in un concept di organizzazione e un concept volumetrico per gli spazi di apprendimento. Il campus viene diviso in tre zone: il parco dell’isola con tre nuclei di apprendimento autonomi ed interdipendenti, l’asse di concretizzazione dell’apprendimento e infine l’enclave storica recuperata dove si svolgono tutte le attività della vità quotidiana. I capitoli seguenti della tesi mirano alla descrizione della risoluzione tecnica delle singole componenti del progetto architettonico. In un capitolo iniziale viene esposta la strategia di recupero dell’enclave per quanto riguarda i suoi spazi verdi e gli edifici degradati, applicata nell’intervento di recupero su uno degli edifici esistenti nel quale sono presenti delle tecnologie costruttive tipiche della Laguna e del complesso. In un secondo tempo, si espongono le soluzioni tecnologiche adottate in un nucleo di apprendimento per rispondere ai requisiti di adattabilità, di stabilità, di prestazioni energetiche, illuminotecniche e strutturali, senza mai perdere di vista le motivazioni architettoniche che hanno portato alla loro scelta. In particolare, vi sono presentati un progetto strutturale ed un progetto di adeguamento della facciata ai requisiti di comfort visivo delle attività svolte nei vari ambienti dei nuclei di apprendimento. La risposta fatta nella presente tesi alle dinamiche locali della Laguna non intende essere esaustiva, ed ancor meno ottimale. Si è però voluto affrontare tutte le sfaccettature di questa situazione complessa con lucidità e sensibilità, optando per una soluzione coraggiosa, sintesi dell’intuizione architettonica iniziale e di approfondite ricerche sull’apprendimento e sulle dinamiche contemporanee della Laguna.

Isola - Università. Progetto di trasformazione dell'isola di Poveglia in campus universitario

PERRAUD, HERVÉ;MAZIÈRE, CÉLIA
2016/2017

Abstract

This thesis deals with the transformation into a university campus of Poveglia, an island 6km south of Venezia. Its history is as rich as the Lagoon’s, but much more humble, and shadowed by the clamorous past of Venice. As many abandoned islands, it is hardly known of by the inhabitants themselves. At first a fisher village, its population was decimated during the War of Chioggia. Having lost its autonomy, it was used as a quarantine center, then as the last Lazzaretto Nuovissimo, and finally was part of the five hospital islands during the XXth century, when it acquired its definitive form of a complex distributed on an orthogonal grid. When it was abandoned in 1968, it was a convalescent center, annex to the Ospedale del Mare sul Lido. In 2013, after nearly fifty years of abandon, Poveglia was put up for sale by the Agenzia del Demanio. This umpteenth sale by the administration in care of the Lagoon’s built heritage caused the uprising of a movement which cristallized in the non-profit Poveglia x Tutti. After harsh discussions between Luigi Brugnaro, the Agenzia del Demanio and the association, the latter obtained a year-long concession. In the meantime, in 2016, the Young Architects Competition, at the Agenzia del Demanio’s initiative, outed the University Island competition. It is the starting point of this thesis. This project, hybrid by essence, is complex and multifaceted: refurbishment project of sometimes heavily degradated and always vetuste architectures, its image is distinct in the Lagoon’s landscape; ex-novo project which musts answer peculiar cultural and social issues, integrating a learning paradigm congruous with the design’s ambition, that of the preservation and restoration of the Lagoon. The study of the context of the Lagoon deeply influenced the design guidelines, in particular by providing meaningful insights on how Poveglia could contribute to adress crucial issues of the Lagoon. An adequate learning paradigm and its translation in composition guidelines was thus sought for. The tension between the existing building’s orthogonal layout and the freed chaothic lines of the new learning spaces is solved by the transformation of the historical division of the fondamenta vecchia into a threshold: it is the hypothesis of this thesis. The overall project consists in active and student-centered learning spaces, the concretisation axis which provides a new threshold to the enclave, and the refurbishment of the latter to accomodate all the down to earth daily activities. The layout of this thesis report reflects the process of a year-long work in the Final Synthesis Studio, leading to the present project: Learning continuum - Colliding horizons. The first chapter gives an insight of the historical, urbanistic and cultural situation of Poveglia adressing subjects such as the regional setting, the history of the Venetian lagoon, the characteristics of its architecture and its elements, along with the integration of Poveglia within the contemporary Lagoon. The second chapter focuses on describing the geometry, the technology and the degradation process of the existing buildings, furthermore showing how its history echoes that of far too many other islands in the Lagoon. This process nurtured the definition of the design guidelines, which gradually emancipated from the generic and dull suggestions of the competition brief to cristallize in the vast, proteiform and complex issue of restoring the venetian Lagoon. To do so, the curriculum aims at providing to a reduced number of students the necessary skills to transcend the issues that the Lagoon is facing today, applied in a set of disciplines that may evolve during the life of the campus. The active and student-centered learning paradigm was implemented and translated into a volumetric concept for the learning spaces and an activity layout for the whole campus. The latter is made of three areas: the learning spaces with three autonomous and interdependent learning cores, an axis of concretisation and finally the refurbished enclave where the orthogonal grid is exalted. The next chapters of this thesis describe the technical solutions provided to the architectonic problem set previously, starting with the broad refurbishment strategy of the enclave - green spaces and buildings altogether - further precised by the description of the intervention on one of the existing buildings. In a second time, the technical solutions adopted for the learning cores are described in terms of adaptability, stability, energy, lighting, and structural efficiency, keeping in mind the architectural intentions that motivated these decisions. The design of the structure and the façade is described at greater length. This thesis obviously does not provide a comprehensive and optimized solution to the Lagoon’s crisis. However, many of its issues were adressed with care and sensibility: the final solution, rather daring, is the synthesis of an initial architectural intuition and deepened study of learning paradigms and contemporary issues of the Lagoon.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
4-ott-2017
2016/2017
La presente tesi riguarda la progettazione di un campus universitario su Poveglia, isola della laguna meridionale di Venezia, nella regione del Veneto. Poveglia ha una storia ricca quanto quella della Laguna. Tuttavia, più umile e sicuramente meno clamorosa, essa è rimasta nell’ombra di quella di Venezia. Come tante altre isole oggi in abbandono, Poveglia è quasi sconosciuta, talvolta anche dagli abitanti stessi della Laguna. Infatti, dapprima un insediamento autonomo, la sua popolazione fu decimata durante la guerra di Chioggia. Recuperata più volte, l’isola fu adibita a centro di quarantena e di trattamento delle merci, in seguito divenne il Lazzaretto Nuovissimo, terzo ed ultimo della Laguna ed infine entrò a far parte parte delle cinque isole ospedaliere dall’inizio del Novecento. Poveglia assunse allora la forma attuale di un complesso ospedaliero con padiglioni posti in parcelle delimitate da percorsi verdi. Quando venne definitivamente abbandonata nel 1968, Poveglia era un centro di convalescenza, annessa all’Ospedale del Mare sul Lido. Nel 2013, dopo quasi cinquant’anni di oblio, Poveglia viene messa in vendita dall’Agenzia del Demanio. Questa ennesima svendita da parte dell’ente gestore del patrimonio della Laguna ha suscitato un ampio movimento di protesta che si è concluso con la creazione dell’associazione Poveglia x Tutti. Dopo aspre discussioni apre tra Luigi Brugnaro, l’Agenzia del Demanio e l’associazione, quest’ultima ha ottenuto la concessione dell’isola per un anno. Nello stesso periodo, nell’anno 2016, la Young Architects Competitions, su iniziativa dell’Agenzia del Demanio, indiceva il concorso di idee University Island, punto di partenza di questa tesi. Il presente progetto, ibrido nella sua essenza, è complesso per la varietà delle sue sfaccettature: è un progetto di recupero di architetture talvolta fortemente degradate e sempre vetuste, ma con un immagine molto caratterizzante del paesaggio lagunare; un progetto di architetture ex-novo che dovranno rispondere a dinamiche culturali locali molto peculiari, integrandovi un modello d’apprendimento congruo con un ambito progettuale vasto, quello della salvaguardia della Laguna. L’ambito progettuale è il risultato di uno studio del contesto storico, geografico ma anche culturale e socio-economico della Laguna: in questo modo, sono state svelate delle dinamiche che la coinvolgono tutta, e che Poveglia potrebbe contribuire a contrastare. Si è poi strutturare un modello di apprendimento consistente con tale ambito, traducendo quest’ultimo in logiche compositive. La tensione tra le linee caotiche degli spazi di apprendimento e la maglia ortogonale dell’esistente viene risolta con un asse di nuova costruzione, che trasforma la divisione storica della fondamenta vecchia in una soglia: è l’ipotesi fondamentale di questo progetto. Si tratta di un intervento forte, con la costruzione di spazi di apprendimento attivo e centrato sull’apprendente, autonomi ed interdipendenti, la ridefinizione della soglia dell’enclave con un asse di edifici ex-novo, in cui si svolge la concretizzazione dell’apprendimento ed infine un recupero degli edifici esistenti e la rivalorizzazione delle rovine degli edifici più recenti. L’impostazione della presente tesi riflette i ragionamenti svolti durante un anno di lavoro nel laboratorio di sintesi finale, concretizzati nel progetto Spazi di apprendimento continuo - Orizzonti in collisione. La prima parte, che inizia con un inquadramento regionale dell’isola di Poveglia, consente di descrivere il panorama storico, urbanistico e culturale in cui sorge il progetto. Viene considerata la storia di Venezia, le caratteristiche dell’architettura veneziana e dei suoi elementi, nonché l’integrazione dell’isola nei sistemi urbanistici lagunari. Si prosegue con uno studio approfondito dell’isola stessa e degli edifici esistenti su essa con un rilievo metrico e tecnologico, evidenziando inoltre come la sua storia, anche contemporanea, risuona con quella delle numerose isole della Laguna. Questo processo ha nutrito i ragionamenti compositivi, ed in particolare la definizione dell’ambito progettuale che si è via via allontanato delle logiche generiche del bando di concorso per cristalizzarsi infine sul progetto vasto, proteiforme e complesso della salvaguardia della Laguna. Invece di un curriculum generico e staccato dalla realtà culturale locale, si propone un curriculum che fornisca ad un numero ridotto di studenti le competenze necessarie per trascendere le dinamiche che hanno un impatto negativo sulla Laguna, applicate in tutta una serie di discipline che potranno evolvere anche durante la vita del complesso. Ciò implicava di determinare un modello di apprendimento congruo con questo ambito progettuale e di tradurlo in un concept di organizzazione e un concept volumetrico per gli spazi di apprendimento. Il campus viene diviso in tre zone: il parco dell’isola con tre nuclei di apprendimento autonomi ed interdipendenti, l’asse di concretizzazione dell’apprendimento e infine l’enclave storica recuperata dove si svolgono tutte le attività della vità quotidiana. I capitoli seguenti della tesi mirano alla descrizione della risoluzione tecnica delle singole componenti del progetto architettonico. In un capitolo iniziale viene esposta la strategia di recupero dell’enclave per quanto riguarda i suoi spazi verdi e gli edifici degradati, applicata nell’intervento di recupero su uno degli edifici esistenti nel quale sono presenti delle tecnologie costruttive tipiche della Laguna e del complesso. In un secondo tempo, si espongono le soluzioni tecnologiche adottate in un nucleo di apprendimento per rispondere ai requisiti di adattabilità, di stabilità, di prestazioni energetiche, illuminotecniche e strutturali, senza mai perdere di vista le motivazioni architettoniche che hanno portato alla loro scelta. In particolare, vi sono presentati un progetto strutturale ed un progetto di adeguamento della facciata ai requisiti di comfort visivo delle attività svolte nei vari ambienti dei nuclei di apprendimento. La risposta fatta nella presente tesi alle dinamiche locali della Laguna non intende essere esaustiva, ed ancor meno ottimale. Si è però voluto affrontare tutte le sfaccettature di questa situazione complessa con lucidità e sensibilità, optando per una soluzione coraggiosa, sintesi dell’intuizione architettonica iniziale e di approfondite ricerche sull’apprendimento e sulle dinamiche contemporanee della Laguna.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2017_10_MAZIERE_PERRAUD_00_Introduzione.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Introduzione
Dimensione 1.87 MB
Formato Adobe PDF
1.87 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_10_MAZIERE_PERRAUD_01_A. Studio del contesto.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: A. Studio del contesto
Dimensione 10.8 MB
Formato Adobe PDF
10.8 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_10_MAZIERE_PERRAUD_02_B. L'isola di Poveglia.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: B. L'isola di Poveglia
Dimensione 78.72 MB
Formato Adobe PDF
78.72 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_10_MAZIERE_PERRAUD_03_C. Composizione architettonica.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: C. Composizione architettonica
Dimensione 60.66 MB
Formato Adobe PDF
60.66 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_10_MAZIERE_PERRAUD_04_D. Recupero del complesso ospedaliero.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: D. Recupero del complesso ospedaliero
Dimensione 16.18 MB
Formato Adobe PDF
16.18 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_10_MAZIERE_PERRAUD_05_E. Gli spazi di apprendimento continuo.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: E. Gli spazi di apprendimento continuo
Dimensione 29.9 MB
Formato Adobe PDF
29.9 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_10_MAZIERE_PERRAUD_06_Conclusione.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Conclusione
Dimensione 5.54 MB
Formato Adobe PDF
5.54 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2017_10_MAZIERE_PERRAUD_07_TAVOLE.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavole di progetto
Dimensione 77.51 MB
Formato Adobe PDF
77.51 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/136501