The research process that accompanies this thesis is experimental and was born thinking about the new scenarios underway in today's communication, focused on sharing ephemeral content through mobile devices. Choosing to start my reaserch from Information and Communication Technologies has allowed me to investigating the ephemeral art status of digital scenario.The videosphere I decided to focus on includes soft-cinema and all that is called post-cinema or that can be considered as hybrid between the audio-visual and the web 2.0 language From analysis around live and ephemeral vide, I decided to analize the "ephemeral media", choosing to focus on Instagram because it’s the "visual" social media for for instance and that allows to share both ephemeral and durable feed. It has enabled us to notice how the use of Instagram Stories has led to a different communication of the self, reaffirming the will to eascape from the artifice as a representative need in the digital culture towards a greater focus on representation of action and experience demaging the image of the self. This thought leads fit the research into the non-fictional storytelling area, referring to the definition of reflective documentary that investigates the representation’s techniques of the reality, to the new hybrid forms of art and social media that allow the creation of crowd- sourced storytelling. What I’m trying to develop is in conclusion a possible scheme where art and ephemeral stories (generated through Instagram Stories) coexist in a crowd sourced videopoetry artifact.

Il processo di ricerca che accompagna questa tesi è di carattere sperimentale e nasce a partire da una riflessione in merito ai nuovi scenari in corso nell’ambito della comunicazione odierna incentrata sulla condivisione di contenuti effimeri attraverso dispositivi mobile. Scegliere di partire dalle ICT (Information and Communication Technologies) mi ha permesso di passare ad indagare lo stato dell’arte effimero che riguarda la videosfera in quanto il video è il linguaggio più completo e maggiormente utilizzato attualmente. Dall’analisi del panorama della videosfera live ed effimera, si passa ai “media effimeri”, scegliendo di focalizzarsi su Instagram, essendo il social media “visivo” per antonomasia che permette di paragonare i feed effimeri a quelli durevoli. Ciò ha permesso di notare come l’utilizzo di Instagram Stories abbia portato ad una differente comunicazione del sé, riaffermando la volontà di fuggire sempre maggiormente dall’artifizio come esigenza rappresentativa nella cultura digitale - che aveva caratterizzato gli anni precedenti - verso un focus maggiore sulla rappresentazione dell’azione e dell’esperienza a discapito della propria immagine. Questo ragionamento porta ad inserire la ricerca nel campo di studi che riguarda il non-fictional storytelling ripercorrendo la definizione del documentario riflessivo che indaga le tecniche di rappresentazione della realtà, fino alle nuove forme ibride tra arte e social media che permettono la realizzazione di crowd-sourced storytelling. Quello che si tenta di sviluppare, infine, è un possibile modello dove arte e storie effimere (generate attraverso Instagram Stories) coesistono in una narrazione in cui la rappresentazione di una giornata tipo è generata attraverso la commistione di sguardi diversi: quelli soggettivi sulle azioni quotidiane, e quelli oggettivi date dalle videocamere di sorveglianza disponibili live in rete. Questi sguardi sono accompagnati da una struttura che permette di avere un’intelaiatura narrativa di natura poetica con la volontà di ottenere un effetto di mitizzazione degli “eroi del quotidiano” in continua evoluzione creando un senso di straniamento dovuto all’uso di artifici retorici che coinvolgono testo, grafica e suono in un’unica composizione audiovisiva replicabile.

Ephemeral stories. Modello sperimentale per la creazione di videopoesie crowd-sourced del quotidiano

CASADIO, FRANCESCA
2016/2017

Abstract

The research process that accompanies this thesis is experimental and was born thinking about the new scenarios underway in today's communication, focused on sharing ephemeral content through mobile devices. Choosing to start my reaserch from Information and Communication Technologies has allowed me to investigating the ephemeral art status of digital scenario.The videosphere I decided to focus on includes soft-cinema and all that is called post-cinema or that can be considered as hybrid between the audio-visual and the web 2.0 language From analysis around live and ephemeral vide, I decided to analize the "ephemeral media", choosing to focus on Instagram because it’s the "visual" social media for for instance and that allows to share both ephemeral and durable feed. It has enabled us to notice how the use of Instagram Stories has led to a different communication of the self, reaffirming the will to eascape from the artifice as a representative need in the digital culture towards a greater focus on representation of action and experience demaging the image of the self. This thought leads fit the research into the non-fictional storytelling area, referring to the definition of reflective documentary that investigates the representation’s techniques of the reality, to the new hybrid forms of art and social media that allow the creation of crowd- sourced storytelling. What I’m trying to develop is in conclusion a possible scheme where art and ephemeral stories (generated through Instagram Stories) coexist in a crowd sourced videopoetry artifact.
VENDITTI, SIMONA
ARC III - Scuola del Design
4-ott-2017
2016/2017
Il processo di ricerca che accompagna questa tesi è di carattere sperimentale e nasce a partire da una riflessione in merito ai nuovi scenari in corso nell’ambito della comunicazione odierna incentrata sulla condivisione di contenuti effimeri attraverso dispositivi mobile. Scegliere di partire dalle ICT (Information and Communication Technologies) mi ha permesso di passare ad indagare lo stato dell’arte effimero che riguarda la videosfera in quanto il video è il linguaggio più completo e maggiormente utilizzato attualmente. Dall’analisi del panorama della videosfera live ed effimera, si passa ai “media effimeri”, scegliendo di focalizzarsi su Instagram, essendo il social media “visivo” per antonomasia che permette di paragonare i feed effimeri a quelli durevoli. Ciò ha permesso di notare come l’utilizzo di Instagram Stories abbia portato ad una differente comunicazione del sé, riaffermando la volontà di fuggire sempre maggiormente dall’artifizio come esigenza rappresentativa nella cultura digitale - che aveva caratterizzato gli anni precedenti - verso un focus maggiore sulla rappresentazione dell’azione e dell’esperienza a discapito della propria immagine. Questo ragionamento porta ad inserire la ricerca nel campo di studi che riguarda il non-fictional storytelling ripercorrendo la definizione del documentario riflessivo che indaga le tecniche di rappresentazione della realtà, fino alle nuove forme ibride tra arte e social media che permettono la realizzazione di crowd-sourced storytelling. Quello che si tenta di sviluppare, infine, è un possibile modello dove arte e storie effimere (generate attraverso Instagram Stories) coesistono in una narrazione in cui la rappresentazione di una giornata tipo è generata attraverso la commistione di sguardi diversi: quelli soggettivi sulle azioni quotidiane, e quelli oggettivi date dalle videocamere di sorveglianza disponibili live in rete. Questi sguardi sono accompagnati da una struttura che permette di avere un’intelaiatura narrativa di natura poetica con la volontà di ottenere un effetto di mitizzazione degli “eroi del quotidiano” in continua evoluzione creando un senso di straniamento dovuto all’uso di artifici retorici che coinvolgono testo, grafica e suono in un’unica composizione audiovisiva replicabile.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2017_10_Casadio.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 4.39 MB
Formato Adobe PDF
4.39 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/136523