L’obbiettivo generale prefissato è la realizzazione di uno spazio flessibile che possa adattarsi a contenere differenti destinazioni funzionali. Un ambiente idoneo ai fruitori della dell’associazione San Lorenzo, atto ad aiutarli a superare le barriere architettoniche, fornire loro un ambiente che potesse essere considerato parte integrante dell’intero complesso già esistente, pur dando loro la possibilità di godere di uno spazio pensato per svolgere a pieno le attività di cui necessitano. Il desiderio di realizzare un progetto che si adattasse nel modo migliore, alle variabili necessità dei fruitori, ha portato a continuare la ricerca e a ipotizzare la progettazione di un involucro flessibile. Nasce l’idea di un edificio che potesse variare secondo necessità, un contenitore duttile e plasmabile per adattarsi alla attività contenuta. Il progetto dell’edificio è variato grazie allo studio di strutture mobili che tramite meccanismi permettono lo slittamento e l’ampliamento dello spazio coperto dell’edificio. La struttura flessibile così progettata andrà ad assumere tre possibili conformazioni grazie all’apertura di uno o due moduli reticolari oltre alla scatola fissa che determina la volumetria di base. L’edificio varierà i suoi volumi modificando così il suo rapporto con lo spazio circostante; e non solo, ma anche il rapporto delle volumetrie interne varierà a seconda della apertura desiderata e della suddivisione necessaria per lo svolgimento delle attività. L’intera area essendo destinata a portatori di disabilità ha portato a studiare anche l’ampio spazio esterno a disposizione degli ospiti; delineando due percorsi che andranno ad unire diversi momenti ludico/ricreativi con l’incentivazione della stimolazione sensoriale per educare e sollecitare la percezione di spazi aperti. Il progetto nella sua interezza punta a trasformare lo spazio esterno in spazio interno che diventa luogo da vivere in qualsiasi periodo dell’anno. Un spazio che fa crescere ed imparare e allo stesso tempo, può essere vissuto da soli o in gruppo, come attimi di svago e di tranquillità sia per coloro che lo vivono da pazienti, per le loro famiglie, migliorando il contesto in cui vivono.

Funzioni complesse e prestazioni flessibili : un edificio a volumetria variabile per la struttura Dopo di Noi della corte di San Lorenzo

PIZZI, GIULIA;CALIENDO, ALESSANDRA
2010/2011

Abstract

L’obbiettivo generale prefissato è la realizzazione di uno spazio flessibile che possa adattarsi a contenere differenti destinazioni funzionali. Un ambiente idoneo ai fruitori della dell’associazione San Lorenzo, atto ad aiutarli a superare le barriere architettoniche, fornire loro un ambiente che potesse essere considerato parte integrante dell’intero complesso già esistente, pur dando loro la possibilità di godere di uno spazio pensato per svolgere a pieno le attività di cui necessitano. Il desiderio di realizzare un progetto che si adattasse nel modo migliore, alle variabili necessità dei fruitori, ha portato a continuare la ricerca e a ipotizzare la progettazione di un involucro flessibile. Nasce l’idea di un edificio che potesse variare secondo necessità, un contenitore duttile e plasmabile per adattarsi alla attività contenuta. Il progetto dell’edificio è variato grazie allo studio di strutture mobili che tramite meccanismi permettono lo slittamento e l’ampliamento dello spazio coperto dell’edificio. La struttura flessibile così progettata andrà ad assumere tre possibili conformazioni grazie all’apertura di uno o due moduli reticolari oltre alla scatola fissa che determina la volumetria di base. L’edificio varierà i suoi volumi modificando così il suo rapporto con lo spazio circostante; e non solo, ma anche il rapporto delle volumetrie interne varierà a seconda della apertura desiderata e della suddivisione necessaria per lo svolgimento delle attività. L’intera area essendo destinata a portatori di disabilità ha portato a studiare anche l’ampio spazio esterno a disposizione degli ospiti; delineando due percorsi che andranno ad unire diversi momenti ludico/ricreativi con l’incentivazione della stimolazione sensoriale per educare e sollecitare la percezione di spazi aperti. Il progetto nella sua interezza punta a trasformare lo spazio esterno in spazio interno che diventa luogo da vivere in qualsiasi periodo dell’anno. Un spazio che fa crescere ed imparare e allo stesso tempo, può essere vissuto da soli o in gruppo, come attimi di svago e di tranquillità sia per coloro che lo vivono da pazienti, per le loro famiglie, migliorando il contesto in cui vivono.
GALESI, SARA
COMINI, GIANNI
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
31-mar-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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