Beniamino Servino once said: “Architecture drawings are like porn movies. They may arouse you. But eventually you always end up having sex in the same way and with the same person.” Nevertheless, the discipline of architecture lives, grows and is discussed almost entirely through its representations. Architecture’s relationship with its representation is a peculiar, powerful and complex problem, hardly possible to discuss separately from the others features which work together to define architecture as something more than the mere built environment that surrounds us. It’s a construction, a way of understanding certain parts of our world linked to quality, interpretation, intention and meaning. And yet it seems to be conveyed mainly through its system of representations rather than the built form. Indeed, the culture of treating unbuilt, visionary or imaginary designs, considering the incredible work by Boullée, Sant’Elia or Piranesi to Archigram, has a roughly equivalent place in the architecture canon as their built counterpart and sometimes a greater one. Nevertheless, the privileging of the image in present society has transformed the role of architecture representation beyond its understandable evolution by technological means, setting in motion a remarkable core evolution. Ceasing its instrumental value, thus with an outward purpose, it has become the real virtual space for action. The purpose of this research is to offer itself as a viable tool to clarify this modern situation. Facing an exponential growth in the architectural graphic production, this research’s goal is about trying to provide a possible critical method that might be able to underline the definition of intrinsic values contributing to this new autonomous expressive form, differentiating it from its appealing but ultimately meaningless counterpart, mere aestheticization at the expense of deeper readings. To understand the possible outcomes of this evolution, the thesis will retrace the historical steps that have led to the current situation, in order to formulate a state of the art analysis of contemporary architecture representation. Only after having outlined and recognized these new rising forms of architecture, it will be possible to outline the future outcomes and changes that they will bring to the whole discipline.

Beniamino Servino una volta ha detto: “I disegni di architettura sono come i film porno. Provocano talvolta l’eccitazione. E poi uno fa sesso sempre alla stessa maniera e sempre con la stessa persona.” Eppure da sempre, il mondo dell’architettura vive, cresce, si evolve e si discute non solo attraverso l’oggetto fisico ma soprattutto attraverso le sue rappresentazioni. Il rapporto tra architettura e la sua rappresentazione è un problema complesso e difficilmente separabile da tutti quegli altri problemi che rendono l’architettura qualcosa più che la semplice realtà che ci circonda e che viviamo intorno a noi. L’architettura infatti rappresenta un modo di conoscere e comprendere certi aspetti della realtà che viviamo che vanno ben al di là del solo costruito. Tutto questo viene trasmesso e discusso e definito quasi integralmente attraverso la sua rappresentazione. Infatti, nella nostra tradizione, la cultura di includere progetti disegnati, non costruiti, immaginari, utopici, prendendo esempio da Boullée a Sant’Elia, da Piranesi ad Archigram e così via nel mondo dell’architettura, è da sempre essenziale per lo sviluppo e la ricerca nella disciplina, dandogli un ruolo spesso equivalente, se non superiore rispetto alla loro controparte fisica. Tuttavia, la predilezione dell’immagine nella cultura moderna sta trasformando il ruolo della rappresentazione architettonica oltre la semplice evoluzione per mezzi tecnologici, ma in una vera trasformazione concettuale. Non è più strumento, quindi con obiettivo esterno a sé, ma diventa esso stesso luogo virtuale dell’azione. Il lavoro di ricerca si pone come strumento utile a districarsi all’interno di questa vicenda teorica e cercare le radici di un possibile metodo critico che porti a distinguere, di fronte a una sempre più vasta produzione di manufatti grafici di rappresentazione dell’architettura, dei valori intrinseci che diano a certi di essi una autonomia come forma espressiva, distinguendo questi valori nell’ampio scenario di esempi di rappresentazione che presentano dei “disvalori” teorici, ovvero feticizzazioni fini a se stesse, prive di un apporto culturale alla disciplina dell’architettura. Per capire dove sia diretta questa evoluzione, questa tesi si pone l’obiettivo di ripercorrere i passi che hanno portato alla situazione corrente in modo da poter tracciare un’analisi dello stato dell’arte della rappresentazione architettonica contemporanea. Solamente riconoscendone le sue nuove forme sarà possibile riconoscerne anche gli effetti e i cambiamenti imposti alla disciplina stessa.

DE Koozarch Degeneration. A state of the art analysis of architecture representation

BENETTI GENOLINI, ALBERTO FILIPPO
2016/2017

Abstract

Beniamino Servino once said: “Architecture drawings are like porn movies. They may arouse you. But eventually you always end up having sex in the same way and with the same person.” Nevertheless, the discipline of architecture lives, grows and is discussed almost entirely through its representations. Architecture’s relationship with its representation is a peculiar, powerful and complex problem, hardly possible to discuss separately from the others features which work together to define architecture as something more than the mere built environment that surrounds us. It’s a construction, a way of understanding certain parts of our world linked to quality, interpretation, intention and meaning. And yet it seems to be conveyed mainly through its system of representations rather than the built form. Indeed, the culture of treating unbuilt, visionary or imaginary designs, considering the incredible work by Boullée, Sant’Elia or Piranesi to Archigram, has a roughly equivalent place in the architecture canon as their built counterpart and sometimes a greater one. Nevertheless, the privileging of the image in present society has transformed the role of architecture representation beyond its understandable evolution by technological means, setting in motion a remarkable core evolution. Ceasing its instrumental value, thus with an outward purpose, it has become the real virtual space for action. The purpose of this research is to offer itself as a viable tool to clarify this modern situation. Facing an exponential growth in the architectural graphic production, this research’s goal is about trying to provide a possible critical method that might be able to underline the definition of intrinsic values contributing to this new autonomous expressive form, differentiating it from its appealing but ultimately meaningless counterpart, mere aestheticization at the expense of deeper readings. To understand the possible outcomes of this evolution, the thesis will retrace the historical steps that have led to the current situation, in order to formulate a state of the art analysis of contemporary architecture representation. Only after having outlined and recognized these new rising forms of architecture, it will be possible to outline the future outcomes and changes that they will bring to the whole discipline.
FERORELLI, ROSSELLA
MUSSONIGRO, AZZURRA
SHAMIR, LIVIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
2-ott-2017
2016/2017
Beniamino Servino una volta ha detto: “I disegni di architettura sono come i film porno. Provocano talvolta l’eccitazione. E poi uno fa sesso sempre alla stessa maniera e sempre con la stessa persona.” Eppure da sempre, il mondo dell’architettura vive, cresce, si evolve e si discute non solo attraverso l’oggetto fisico ma soprattutto attraverso le sue rappresentazioni. Il rapporto tra architettura e la sua rappresentazione è un problema complesso e difficilmente separabile da tutti quegli altri problemi che rendono l’architettura qualcosa più che la semplice realtà che ci circonda e che viviamo intorno a noi. L’architettura infatti rappresenta un modo di conoscere e comprendere certi aspetti della realtà che viviamo che vanno ben al di là del solo costruito. Tutto questo viene trasmesso e discusso e definito quasi integralmente attraverso la sua rappresentazione. Infatti, nella nostra tradizione, la cultura di includere progetti disegnati, non costruiti, immaginari, utopici, prendendo esempio da Boullée a Sant’Elia, da Piranesi ad Archigram e così via nel mondo dell’architettura, è da sempre essenziale per lo sviluppo e la ricerca nella disciplina, dandogli un ruolo spesso equivalente, se non superiore rispetto alla loro controparte fisica. Tuttavia, la predilezione dell’immagine nella cultura moderna sta trasformando il ruolo della rappresentazione architettonica oltre la semplice evoluzione per mezzi tecnologici, ma in una vera trasformazione concettuale. Non è più strumento, quindi con obiettivo esterno a sé, ma diventa esso stesso luogo virtuale dell’azione. Il lavoro di ricerca si pone come strumento utile a districarsi all’interno di questa vicenda teorica e cercare le radici di un possibile metodo critico che porti a distinguere, di fronte a una sempre più vasta produzione di manufatti grafici di rappresentazione dell’architettura, dei valori intrinseci che diano a certi di essi una autonomia come forma espressiva, distinguendo questi valori nell’ampio scenario di esempi di rappresentazione che presentano dei “disvalori” teorici, ovvero feticizzazioni fini a se stesse, prive di un apporto culturale alla disciplina dell’architettura. Per capire dove sia diretta questa evoluzione, questa tesi si pone l’obiettivo di ripercorrere i passi che hanno portato alla situazione corrente in modo da poter tracciare un’analisi dello stato dell’arte della rappresentazione architettonica contemporanea. Solamente riconoscendone le sue nuove forme sarà possibile riconoscerne anche gli effetti e i cambiamenti imposti alla disciplina stessa.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/136741