The Grocery Industry is one of the most digitalized in Italy. An empirical analysis has been conducted to understand the diffusion level of eSupply Chain projects among Italian companies by involving different companies’ managers. From this first analysis and from a wide literature review, the interest to focus on a collaborative process not widespread in Italy yet, i.e. the Optimal Shelf Availability project (OSA), has emerged. Such project – implemented in the relationship between a manufacturer and a retailer- allows to improve the “Last 50 miles” management, enhancing the service level to the final customers thanks to the Stock Outs reduction at the Points of Sales. The objective of this dissertation is to shed light on this process, quantifying the potential benefits deriving from its implementation. Firstly, the process mapping has been performed to understand how it works, the involved actors, the exchanged information, the enabling technologies and the impacted activities. This has led to the identification of seven differential costs between the AS-WAS and the AS-IS situations, i.e. before and after the project implementation, at the basis of the developed analytical model. The model is applied to a One-to-One relationship between a manufacturer and a retailer with big dimensions in the Grocery Industry. The analysis has been carried out for each of the involved actors and for the entire Supply Chain. The ultimate goal of the present work is twofold: on one hand, to give a theoretical contribution to the scientific community; on the other hand, to offer a practical tool to company managers to support their decision-making process.

La filiera del Grocery è una delle più avanzate a livello di digitalizzazione dei processi in Italia. Per capire il livello di diffusione dei progetti di eSupply Chain tra le aziende italiane, è stata condotta un’analisi empirica che ha coinvolto diverse realtà aziendali. Da questa prima fase di analisi e da un’ampia revisione della letteratura è emerso l’interesse di focalizzarsi su un processo collaborativo ancora poco diffuso in Italia: l’Optimal Shelf Availability (OSA). Questo progetto – implementato nella relazione tra produttore e retailer – permette di migliorare la gestione dell’ultimo miglio, aumentando il livello di servizio ai clienti finali grazie alla riduzione dello stock-out presso i punti vendita. La presente tesi si pone quindi l’obiettivo di approfondire questo processo, andando a stimare i benefici raggiungibili grazie alla sua implementazione. Per prima cosa, è stata effettuata la mappatura del processo al fine di comprendere il suo funzionamento, gli attori coinvolti, le informazioni scambiate, le tecnologie abilitanti e le attività impattate. Questo ha portato all’identificazione di sette voci di costo differenziali tra caso base e dopo l’introduzione del progetto collaborativo, su cui è stato sviluppato il modello analitico, applicato a una relazione uno-a-uno tra produttore e distributore di grandi dimensioni nella filiera del Grocery. L’analisi è stata svolta per ognuno degli attori coinvolti e per l’intera filiera. Con questo lavoro si vuole dare sia un contributo teorico alla comunità scientifica sia uno strumento pratico di supporto ai manager nel processo decisionale.

E-supply chain collaboration in the grocery industry : a model to quantify the benefits of the optimal shelf availability project

BERTARELLI, ELEONORA;ALBIERI, BEATRICE
2016/2017

Abstract

The Grocery Industry is one of the most digitalized in Italy. An empirical analysis has been conducted to understand the diffusion level of eSupply Chain projects among Italian companies by involving different companies’ managers. From this first analysis and from a wide literature review, the interest to focus on a collaborative process not widespread in Italy yet, i.e. the Optimal Shelf Availability project (OSA), has emerged. Such project – implemented in the relationship between a manufacturer and a retailer- allows to improve the “Last 50 miles” management, enhancing the service level to the final customers thanks to the Stock Outs reduction at the Points of Sales. The objective of this dissertation is to shed light on this process, quantifying the potential benefits deriving from its implementation. Firstly, the process mapping has been performed to understand how it works, the involved actors, the exchanged information, the enabling technologies and the impacted activities. This has led to the identification of seven differential costs between the AS-WAS and the AS-IS situations, i.e. before and after the project implementation, at the basis of the developed analytical model. The model is applied to a One-to-One relationship between a manufacturer and a retailer with big dimensions in the Grocery Industry. The analysis has been carried out for each of the involved actors and for the entire Supply Chain. The ultimate goal of the present work is twofold: on one hand, to give a theoretical contribution to the scientific community; on the other hand, to offer a practical tool to company managers to support their decision-making process.
LORO, CAMILLO
OLIVARES, PAOLA
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
21-dic-2017
2016/2017
La filiera del Grocery è una delle più avanzate a livello di digitalizzazione dei processi in Italia. Per capire il livello di diffusione dei progetti di eSupply Chain tra le aziende italiane, è stata condotta un’analisi empirica che ha coinvolto diverse realtà aziendali. Da questa prima fase di analisi e da un’ampia revisione della letteratura è emerso l’interesse di focalizzarsi su un processo collaborativo ancora poco diffuso in Italia: l’Optimal Shelf Availability (OSA). Questo progetto – implementato nella relazione tra produttore e retailer – permette di migliorare la gestione dell’ultimo miglio, aumentando il livello di servizio ai clienti finali grazie alla riduzione dello stock-out presso i punti vendita. La presente tesi si pone quindi l’obiettivo di approfondire questo processo, andando a stimare i benefici raggiungibili grazie alla sua implementazione. Per prima cosa, è stata effettuata la mappatura del processo al fine di comprendere il suo funzionamento, gli attori coinvolti, le informazioni scambiate, le tecnologie abilitanti e le attività impattate. Questo ha portato all’identificazione di sette voci di costo differenziali tra caso base e dopo l’introduzione del progetto collaborativo, su cui è stato sviluppato il modello analitico, applicato a una relazione uno-a-uno tra produttore e distributore di grandi dimensioni nella filiera del Grocery. L’analisi è stata svolta per ognuno degli attori coinvolti e per l’intera filiera. Con questo lavoro si vuole dare sia un contributo teorico alla comunità scientifica sia uno strumento pratico di supporto ai manager nel processo decisionale.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/136949