Even though women entrepreneurs represent 29% of total entrepreneurs in Europe (Statistical data on Women entrepreneurs in Europe, 2014), there are still structural and social limitations, preventing them and their businesses from properly flourishing compared to their male counterpart. Therefore, this thesis work aims at investigating the possible presence and implications of these specific barriers. Our research is based on the answers to a questionnaire released in 2016 to a sample of Italian Young Innovative Companies. Due to the availability of data, the sample for the econometric analysis has been reduced to 1379 Young Innovative Companies, representing the entries of our firm-level database; while, the number of entrepreneurs working in the abovementioned new ventures is equal to 3171, and it represents the number of entries of our individual level database. We have implemented econometric regression models, such as Probit and Fractional Logit, in order to assess the probability that women entrepreneurs have to access external lines of credit. Our findings demonstrate that both at individual and at firm level, women and, in particular, female majority companies have difficulties in accessing external funds; furthermore, higher levels of human capital do not moderate these negative results, while the support of a Certified Incubator can positively reduce the struggles encountered by women. At the end of our work, we explain the results, based on existing literature and empirical evidence; we also discuss possible limitations and ultimately, we suggest potential future development of our analysis.

Nonostante la presenza femminile nell’imprenditoria Europea sia pari al 29% (Statistical data on Women entrepreneurs in Europe, 2014), esistono ancora limitazioni strutturali e sociali che impediscono alle imprenditrici e alle loro start-up di crescere con lo stesso ritmo delle imprese maschili. L’obiettivo della nostra tesi è quello di esaminare l’eventuale presenza di barriere che ostacolino la regolare crescita delle start-up a conduzione femminile. La nostra ricerca è basata sulle risposte ad un questionario rilasciato nel 2016 ad un campione di start-up ad elevato contenuto tecnologico. Tuttavia, il campione di ricerca è stato ristretto a 1379 start-up, per le quali è stato possibile considerare la totalità dei dati; queste società compongono il database a livello impresa. Gli imprenditori corrispondenti, il cui numero è pari a 3171, compongono invece il database a livello socio. Per l’analisi sono stati adottati modelli econometrici di regressione, quali Probit e Fractional Logit, per verificare la probabilità di accesso a linee esterne di credito per la categoria di donne imprenditrici. I risultati del nostro studio dimostrano che, sia a livello impresa che a livello socio, le donne, ma in particolare le start-up a maggioranza femminile incontrano difficoltà nell’accedere a finanziamenti esterni. Questo risultato negativo non è moderato dal capitale umano delle imprenditrici, mentre può essere positivamente influenzato dal sostegno di incubatori certificati. Per concludere la nostra ricerca, motiviamo i risultati emersi, sulla base della letteratura esistente, evidenziando le possibili limitazioni della nostra analisi. In ultimo luogo proponiamo possibili sviluppi in questo ambito di ricerca.

Women's access to capital : is it enough to start up ? A study on external credit opportunities for Italian young innovative companies

MAZZETTI, GIULIA;FERRARI, CHIARA
2016/2017

Abstract

Even though women entrepreneurs represent 29% of total entrepreneurs in Europe (Statistical data on Women entrepreneurs in Europe, 2014), there are still structural and social limitations, preventing them and their businesses from properly flourishing compared to their male counterpart. Therefore, this thesis work aims at investigating the possible presence and implications of these specific barriers. Our research is based on the answers to a questionnaire released in 2016 to a sample of Italian Young Innovative Companies. Due to the availability of data, the sample for the econometric analysis has been reduced to 1379 Young Innovative Companies, representing the entries of our firm-level database; while, the number of entrepreneurs working in the abovementioned new ventures is equal to 3171, and it represents the number of entries of our individual level database. We have implemented econometric regression models, such as Probit and Fractional Logit, in order to assess the probability that women entrepreneurs have to access external lines of credit. Our findings demonstrate that both at individual and at firm level, women and, in particular, female majority companies have difficulties in accessing external funds; furthermore, higher levels of human capital do not moderate these negative results, while the support of a Certified Incubator can positively reduce the struggles encountered by women. At the end of our work, we explain the results, based on existing literature and empirical evidence; we also discuss possible limitations and ultimately, we suggest potential future development of our analysis.
ELIA, STEFANO
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
21-dic-2017
2016/2017
Nonostante la presenza femminile nell’imprenditoria Europea sia pari al 29% (Statistical data on Women entrepreneurs in Europe, 2014), esistono ancora limitazioni strutturali e sociali che impediscono alle imprenditrici e alle loro start-up di crescere con lo stesso ritmo delle imprese maschili. L’obiettivo della nostra tesi è quello di esaminare l’eventuale presenza di barriere che ostacolino la regolare crescita delle start-up a conduzione femminile. La nostra ricerca è basata sulle risposte ad un questionario rilasciato nel 2016 ad un campione di start-up ad elevato contenuto tecnologico. Tuttavia, il campione di ricerca è stato ristretto a 1379 start-up, per le quali è stato possibile considerare la totalità dei dati; queste società compongono il database a livello impresa. Gli imprenditori corrispondenti, il cui numero è pari a 3171, compongono invece il database a livello socio. Per l’analisi sono stati adottati modelli econometrici di regressione, quali Probit e Fractional Logit, per verificare la probabilità di accesso a linee esterne di credito per la categoria di donne imprenditrici. I risultati del nostro studio dimostrano che, sia a livello impresa che a livello socio, le donne, ma in particolare le start-up a maggioranza femminile incontrano difficoltà nell’accedere a finanziamenti esterni. Questo risultato negativo non è moderato dal capitale umano delle imprenditrici, mentre può essere positivamente influenzato dal sostegno di incubatori certificati. Per concludere la nostra ricerca, motiviamo i risultati emersi, sulla base della letteratura esistente, evidenziando le possibili limitazioni della nostra analisi. In ultimo luogo proponiamo possibili sviluppi in questo ambito di ricerca.
Tesi di laurea Magistrale
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