In the last decades, the concept of sustainable development has grown in relevance at international level due to the severe consequences of economic activities that mainly aim at private value creation, but neglect the social and environmental backlashes of their choices. The agri-food sector is not exempt from these considerations, given its economic importance and its impact on society (producers and consumers alike) and the environment. At the same time, the scientific literature testifies how, thanks to new technologies and globalisation trends, the number of young SMEs embracing an ambitious internationalisation strategy right from inception, has been growing in the last years. As a result of the number of global opportunities for sustainable development in the agri-food sector and given the inherent innovative trait of startups, as well as their ability to spot and exploit entrepreneurial opportunities, the present dissertation aims at understanding whether sustainability orientation of agri-food startups may favour their internationalisation, an open question in the extant literature. As a first step, this work built a supply chain model of the agri-food sector that was used for creating a database made of 1,820 agri-food startups, of which 381 were sustainability-oriented. Secondly, in order to answer the research questions, the work performed an econometric analysis on a subsample of 205 agri-food startups by using both logistic regression and Propensity Score Matching models The empirical results show that sustainability orientation influences neither positively nor negatively the chances of internationalisation. Nevertheless, the conclusions are different when the specific sustainability dimensions and the internationalisation modes are taken into account. Other things being equal, socially-oriented startups are more likely to internationalise by choosing between exporting and foreign direct investment, compared to non-sustainable ones. On the contrary, orientation to environmental sustainability appears to hinder the internationalisation process. In the light of these results, some interesting recommendations can be made both on a managerial and policy levels. The dissertation concludes by offering a number of suggestions to improve and deepen, in future research, the results obtained in the present work.

Il concetto di sviluppo sostenibile ha assunto negli ultimi decenni una rilevanza sempre maggiore a livello internazionale, date le gravi conseguenze di un’attività economica che si concentri principalmente sulla creazione di valore privato trascurando le ripercussioni sociali ed ambientali delle sue scelte. Il settore agroalimentare non è esente da queste considerazioni, vista la sua importanza economica e l’impatto generato sulla società (produttori e consumatori in egual misura) e sull’ambiente. Allo stesso tempo, la letteratura scientifica attesta come siano sempre più numerose le giovani imprese di piccole e medie dimensioni che, fin dalla loro nascita, perseguono un’ambiziosa strategia di internazionalizzazione, favorite dai nuovi strumenti tecnologici e dalla globalizzazione. Stante le opportunità di sviluppo sostenibile presenti a livello globale nel settore agroalimentare e visto il carattere tipicamente innovativo delle imprese cosiddette startup, nonché la loro capacità di saper cogliere e sfruttare opportunità imprenditoriali, questo lavoro di tesi si pone l’obiettivo di capire se l’orientamento alla sostenibilità delle startup del settore ne favorisca l’internazionalizzazione, una questione ancora aperta nell’odierna letteratura scientifica. In primo luogo, in questa tesi si è creato un modello di supply chain del settore agroalimentare che è stato usato successivamente per costruire un database di 1,820 startup, di cui 381 orientate alla sostenibilità. In secondo luogo, per dare risposta alle domande di ricerca, si è scelto un sotto campione composto da 205 startup su cui è stata fatta un’analisi econometrica usando modelli di regressione logistica e Propensity Score Matching. I risultati empirici mostrano che l’orientamento alla sostenibilità non impatta né positivamente né negativamente sulle possibilità d’internazionalizzazione Tuttavia, quando si considerano le singole dimensioni della sostenibilità e i modi di internazionalizzazione, si giunge a conclusioni diverse. Ceteris paribus, le startup orientate alla sostenibilità sociale hanno una probabilità maggiore di internazionalizzarsi scegliendo tra esportazioni e investimento diretto estero. Al contrario, l’orientamento alla sostenibilità ambientale risulta essere un freno al processo di internazionalizzazione. Alla luce di questi risultati, è possibile trarre interessanti raccomandazioni sia a livello di gestione d’impresa che a livello di politiche pubbliche. Il lavoro si conclude, infine, offrendo degli spunti di approfondimento e miglioramento per possibili ricerche future.

Agri-food startups and sustainability : an empirical analysis of internationalisation propensity

PRANLAS DESCOURS, LOUIS GIACOMO
2016/2017

Abstract

In the last decades, the concept of sustainable development has grown in relevance at international level due to the severe consequences of economic activities that mainly aim at private value creation, but neglect the social and environmental backlashes of their choices. The agri-food sector is not exempt from these considerations, given its economic importance and its impact on society (producers and consumers alike) and the environment. At the same time, the scientific literature testifies how, thanks to new technologies and globalisation trends, the number of young SMEs embracing an ambitious internationalisation strategy right from inception, has been growing in the last years. As a result of the number of global opportunities for sustainable development in the agri-food sector and given the inherent innovative trait of startups, as well as their ability to spot and exploit entrepreneurial opportunities, the present dissertation aims at understanding whether sustainability orientation of agri-food startups may favour their internationalisation, an open question in the extant literature. As a first step, this work built a supply chain model of the agri-food sector that was used for creating a database made of 1,820 agri-food startups, of which 381 were sustainability-oriented. Secondly, in order to answer the research questions, the work performed an econometric analysis on a subsample of 205 agri-food startups by using both logistic regression and Propensity Score Matching models The empirical results show that sustainability orientation influences neither positively nor negatively the chances of internationalisation. Nevertheless, the conclusions are different when the specific sustainability dimensions and the internationalisation modes are taken into account. Other things being equal, socially-oriented startups are more likely to internationalise by choosing between exporting and foreign direct investment, compared to non-sustainable ones. On the contrary, orientation to environmental sustainability appears to hinder the internationalisation process. In the light of these results, some interesting recommendations can be made both on a managerial and policy levels. The dissertation concludes by offering a number of suggestions to improve and deepen, in future research, the results obtained in the present work.
BARTEZZAGHI, GIULIA
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
21-dic-2017
2016/2017
Il concetto di sviluppo sostenibile ha assunto negli ultimi decenni una rilevanza sempre maggiore a livello internazionale, date le gravi conseguenze di un’attività economica che si concentri principalmente sulla creazione di valore privato trascurando le ripercussioni sociali ed ambientali delle sue scelte. Il settore agroalimentare non è esente da queste considerazioni, vista la sua importanza economica e l’impatto generato sulla società (produttori e consumatori in egual misura) e sull’ambiente. Allo stesso tempo, la letteratura scientifica attesta come siano sempre più numerose le giovani imprese di piccole e medie dimensioni che, fin dalla loro nascita, perseguono un’ambiziosa strategia di internazionalizzazione, favorite dai nuovi strumenti tecnologici e dalla globalizzazione. Stante le opportunità di sviluppo sostenibile presenti a livello globale nel settore agroalimentare e visto il carattere tipicamente innovativo delle imprese cosiddette startup, nonché la loro capacità di saper cogliere e sfruttare opportunità imprenditoriali, questo lavoro di tesi si pone l’obiettivo di capire se l’orientamento alla sostenibilità delle startup del settore ne favorisca l’internazionalizzazione, una questione ancora aperta nell’odierna letteratura scientifica. In primo luogo, in questa tesi si è creato un modello di supply chain del settore agroalimentare che è stato usato successivamente per costruire un database di 1,820 startup, di cui 381 orientate alla sostenibilità. In secondo luogo, per dare risposta alle domande di ricerca, si è scelto un sotto campione composto da 205 startup su cui è stata fatta un’analisi econometrica usando modelli di regressione logistica e Propensity Score Matching. I risultati empirici mostrano che l’orientamento alla sostenibilità non impatta né positivamente né negativamente sulle possibilità d’internazionalizzazione Tuttavia, quando si considerano le singole dimensioni della sostenibilità e i modi di internazionalizzazione, si giunge a conclusioni diverse. Ceteris paribus, le startup orientate alla sostenibilità sociale hanno una probabilità maggiore di internazionalizzarsi scegliendo tra esportazioni e investimento diretto estero. Al contrario, l’orientamento alla sostenibilità ambientale risulta essere un freno al processo di internazionalizzazione. Alla luce di questi risultati, è possibile trarre interessanti raccomandazioni sia a livello di gestione d’impresa che a livello di politiche pubbliche. Il lavoro si conclude, infine, offrendo degli spunti di approfondimento e miglioramento per possibili ricerche future.
Tesi di laurea Magistrale
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