Inventory management in the luxury fashion industry

The main purpose of this Thesis is to understand firstly how the different actors involved in the Supply Chain, in the luxury fashion industry, take their decision on the inventory levels to keep in stock. These decisions are supposed to be taken having the specific purpose of maximizing the profitability of each player. Once developed a behavioral model able to explain how do they act, according to the constraints and the assumptions necessary for a mathematical representation, the next step consisted in defining which is the stock level, available for customer purchase, which allows to maximize the profit on the whole Supply Chain. The third and last step consisted in defining how is it possible to align each player on the inventory level which optimizes the profit along the Supply Chain through contracts. The contracts under investigation were the ones called: Wholesale Price, Quantity Discount, Buyback and Revenue Sharing. Other possible ways to maximize the profitability of the Supply Chain have been taken into consideration and explored. One leverage to reach this goal consists on splitting the season into several periods in which is possible for a shop to issue an order. Another leverage investigated regards the possibility to split the season in two time frames having two different durations. In conclusion the model has been enlarged involving new decision variables like the brand image damage cost of selling products at a discounted price at the end of the season.

Lo scopo della seguente Tesi è comprendere come i diversi attori coinvolti nella Supply Chain, nell’industria fashion e del lusso, prendono decisioni sul livello di scorte, supponendo che l’obiettivo sottostante queste scelte sia massimizzare la profittabilità del proprio business. Una volta sviluppato un modello comportamentale capace di spiegare il processo decisionale di ogni attore, il passaggio successivo consiste nel definire qual è il livello di scorte, disponibili al pubblico per l’acquisto, capace di massimizzare i profitti dell’intera Supply Chain. Tutto questo tenendo conto di vincoli ed assunzioni necessarie per lo sviluppo del modello matematico. Il terzo ed ultimo passo si prefigge invece l’obiettivo di indagare come, attraverso l’analisi dei contratti, sia possibile allineare le decisioni riguardo alle scorte di ogni player coinvolto nella Supply Chain al livello che ottimizza il profitto sulla stessa Supply Chain. I contratti studiati sono quelli denominati: Wholesale Price, Quantity Discount, Buyback e Revenue Sharing. Sono stati indagati altri metodi possibili per massimizzare il profitto della Supply Chain facendo leva prima sulla suddivisione della stagione in più periodi all’inizio di ognuno dei quali fosse possibile ordinare la quantità desiderata. Dopo di questo è stato indagato in un contesto in cui la stagione fosse divisa in due periodi quale fosse la lunghezza ottimale di ciascuno di essi. In conclusione, il modello è stato allargato per comprendere nel modello decisionale altre variabili quali il costo in perdita di immagine per un brand quando i suoi prodotti vengono venduti in saldo alla fine della stagione.