The what, why and how behind the adoption of digital technologies in museums

In ICOM statutes (2007), Museum is so defined: “A non-profit, permanent institution in the service of society and its development, open to the public, which acquires, conserves, researches, communicates and exhibits the tangible and intangible heritage of humanity and its environment, for the purposes of education, study and enjoyment” From the statement, two are the undeniable goals a museum should work on to fulfil the institutional mission: audience’s care and valorisation of heritage. Starting from these two goals and deepening in literature, the Present Work focuses the attention over innovations museums follow in accomplishing the two principal tasks. In particular, technological innovation and digital technologies are ascribed by academicians as trigger for heritage valorisation in a visitor orientation perspective. Taking into account this concept, some gaps have been spotted in literature. In particular, what is currently missing is a comprehensive view on the adoption of digital technologies in museums for Valorisation&Communication purposes. From there, three research questions have been formulised: What is the diffusion level of digital technologies in museums?, Why are digital technologies implemented by museums?, How have museums implemented the digital tools?, which have led to the creation of a theoretical framework composed of three dimensions: WHAT, WHY and HOW. The theoretical framework has then been applied through a quanti-qualitative analysis on Italian museums, due to peculiar characteristics of Italian landscape. The framework validation has led to the identification of shared behaviours of museums in adopting digital technologies for Valorisation&Communication activity. In particular, three are the paths museums demonstrated to follow when recurring to digital tools. Mapping museums accordingly to the WHAT, WHY and HOW behind digital technologies adoption proves to be a valid framework not only for academicians’ world but also for museums practitioners to be further studied to fit a more numerous group of museums, different countries and other cultural institutions.

Negli statuti ICOM (2007), si definisce Museo: “Un’istituzione permanente senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sulle testimonianze materiali e immateriali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e specificamente le espone per scopi di studio, istruzione e diletto.” Sulla base di questa descrizione, due risultano gli obiettivi imprescindibili su cui un museo dovrebbe focalizzarsi per il raggiungimento della mission istituzionale: l’attenzione per il pubblico e la valorizzazione del patrimonio. Approfondendo la letteratura, la presente Tesi si è focalizzata sullo studio dei percorsi di innovazioni che i musei seguono per il raggiungimento dei due obiettivi. In particolare, gli esperti riconoscono nelle innovazioni digitali la leva per la valorizzazione del patrimonio in una prospettiva pubblico centrica. Alla luce di ciò, sono state trovate alcune lacune nella letteratura. In particolare, risulta essere mancante una visione omnicomprensiva dell’adozione delle tecnologie digitali per attività di valorizzazione e comunicazione. Quindi, sono state formulate tre domande di ricerca: Quali sono le tecnologie digitali più diffuse nei musei?, Perché le tecnologie digitali sono adottate dai musei?, Come sono implementate le tecnologie digitali nei musei?, che sono andate a caratterizzare il modello di ricerca in tre dimensioni: Cosa, Come, Perché. Il modello è stato poi applicato attraverso un’analisi quanti-qualitativa sul contesto Italiano viste le sue singolari caratteristiche. La validazione ha permesso l’identificazione di comportamenti comuni a più musei nell’adozione di tecnologie digitali per attività di valorizzazione e comunicazione. Più precisamente, sono tre i percorsi che i musei hanno seguito nel ricorrere al digitale. La mappatura dei musei, sulla base del Cosa, Come, Perché dell’adozione delle tecnologie digitali, si è dimostrata essere un valido e non solo teorico strumento, da applicare in futuro su campioni di ricerca più numerosi, in altre nazioni e in altri settori culturali.