According to the European Commission (2017) urban mobility is responsible for about 40% of all CO2 emissions of road transport, and up to 70% of other pollutants. At the same time, congestion costs around 1% of the EU’s GDP annually. These problems make imperative the pursuit of new alternatives to promote a more sustainable urban mobility system. In the last years, together with the new socioeconomic phenomenon of the Sharing Economy, a new concept of mobility has arisen encouraging access rather than ownership of vehicles: the Shared Mobility, with different modes as car-sharing, bike-sharing and ride-sharing. Even more recently, a new paradigm for mobility referred to as Mobility as a Service (MaaS) has appeared, offering customers mobility services as packages based on their own needs, integrating various transportation services into a single platform. This work aims to explore how Shared Mobility is currently being integrated as a multimodal option for urban mobility under the MaaS paradigm in different European cities, in order to identify its role as a multimodal option and possible challenges and barriers that could be faced during the integration. For this, 4 cases of implementation in the cities of Leipzig, Gothenburg, Vienna, and Toulouse are presented. The first one is about integration through Mobility Stations (Leipzig Mobil). The second and third one are about successful MaaS pilot programs (UbiGo and SMILE), contemplating also a current full operative MaaS platform in the third case (WienMobil). Finally, the fourth case presents a program to promote carpooling as a multimodal option for business centers in the city (CHUMS project). The conclusion of this work is that shared modes can play a role as a multimodal option for urban mobility, as a support for the first/last mile around public transport (the backbone of urban mobility). This integration can take place either in physical or/and digital ways. Key challenges for integration were identified, as funding, physical space availability, public transport development, partnerships and collaboration, cultural paradigms, and others.

Secondo la Commissione Europea (2017) la mobilità urbana è responsabile di circa il 40% di tutte le emissioni di CO2 del trasporto stradale, e fino al 70% di altri inquinanti. Allo stesso tempo, la congestione costa anualmente circa l’1% del PIL dell’UE. Questi problemi rendono imperativo il perseguimento di nuove alternative per promuovere un sistema di mobilità urbana più sostenibile. Negli ultimi anni, insieme al nuovo fenomeno socioeconomico della Sharing Economy (economia di condivisione), è sorto un nuovo concetto di mobilità che incoraggia l’accesso piuttosto che la proprietà dei veicoli: la cosidetta Sharing Mobility (mobilità condivisa). Ancora più recentemente, è apparso un nuovo paradigma per la mobilità denominato Mobility as a Service (mobilità come servizio) MaaS, che offre ai clienti servizi di mobilità come pacchetti, integrando vari servizi di trasporto in un’unica piattaforma. Questo lavoro intende esplorare come la Shared Mobility è attualmente integrata come opzione multimodale per la mobilità urbana nell’ambito del paradigma MaaS in diverse città europee, al fine di identificare il suo ruolo come opzione multimodale e le possibili sfide e ostacoli che potrebbero essere affrontati durante l’integrazione. Vengono presentati 4 casi di implementazione nelle città di Lipsia, Göteborg, Vienna e Tolosa. Il primo riguarda l’integrazione attraverso le Mobility Stations (Leipzig Mobil). Il secondo e terzo caso riguardano programmi pilota di MaaS (UbiGo e SMILE), e anche una piattaforma MaaS operativa completa nel terzo caso (WienMobil). Il quarto caso presenta un programma per promuovere il carpooling come opzione multimodale per alqune zone commerciali della città (CHUMS). La conclusione di questo lavoro è che le modalità condivise possono svolgere un ruolo come opzione multimodale per la mobilità urbana, come supporto per il primo/ultimo miglio intorno al trasporto pubblico (la spina dorsale della mobilità urbana). Questa integrazione può avvenire sia in modo fisico o digitale. Sono state identificate le principali sfide per la sua integrazione, come sono il finanziamento, disponibilità dello spazio, sviluppo del trasporto pubblico, partnership e collaborazione, paradigmi culturali, e altri.

Shared mobility and multimodal transportation : challenges on the integration of shared mobility as a multimodal option for urban mobility under the MaaS paradigm

IBANEZ RODRIGUEZ, MARCELO ANDRÉS
2016/2017

Abstract

According to the European Commission (2017) urban mobility is responsible for about 40% of all CO2 emissions of road transport, and up to 70% of other pollutants. At the same time, congestion costs around 1% of the EU’s GDP annually. These problems make imperative the pursuit of new alternatives to promote a more sustainable urban mobility system. In the last years, together with the new socioeconomic phenomenon of the Sharing Economy, a new concept of mobility has arisen encouraging access rather than ownership of vehicles: the Shared Mobility, with different modes as car-sharing, bike-sharing and ride-sharing. Even more recently, a new paradigm for mobility referred to as Mobility as a Service (MaaS) has appeared, offering customers mobility services as packages based on their own needs, integrating various transportation services into a single platform. This work aims to explore how Shared Mobility is currently being integrated as a multimodal option for urban mobility under the MaaS paradigm in different European cities, in order to identify its role as a multimodal option and possible challenges and barriers that could be faced during the integration. For this, 4 cases of implementation in the cities of Leipzig, Gothenburg, Vienna, and Toulouse are presented. The first one is about integration through Mobility Stations (Leipzig Mobil). The second and third one are about successful MaaS pilot programs (UbiGo and SMILE), contemplating also a current full operative MaaS platform in the third case (WienMobil). Finally, the fourth case presents a program to promote carpooling as a multimodal option for business centers in the city (CHUMS project). The conclusion of this work is that shared modes can play a role as a multimodal option for urban mobility, as a support for the first/last mile around public transport (the backbone of urban mobility). This integration can take place either in physical or/and digital ways. Key challenges for integration were identified, as funding, physical space availability, public transport development, partnerships and collaboration, cultural paradigms, and others.
COLZANI, PAOLA
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
21-dic-2017
2016/2017
Secondo la Commissione Europea (2017) la mobilità urbana è responsabile di circa il 40% di tutte le emissioni di CO2 del trasporto stradale, e fino al 70% di altri inquinanti. Allo stesso tempo, la congestione costa anualmente circa l’1% del PIL dell’UE. Questi problemi rendono imperativo il perseguimento di nuove alternative per promuovere un sistema di mobilità urbana più sostenibile. Negli ultimi anni, insieme al nuovo fenomeno socioeconomico della Sharing Economy (economia di condivisione), è sorto un nuovo concetto di mobilità che incoraggia l’accesso piuttosto che la proprietà dei veicoli: la cosidetta Sharing Mobility (mobilità condivisa). Ancora più recentemente, è apparso un nuovo paradigma per la mobilità denominato Mobility as a Service (mobilità come servizio) MaaS, che offre ai clienti servizi di mobilità come pacchetti, integrando vari servizi di trasporto in un’unica piattaforma. Questo lavoro intende esplorare come la Shared Mobility è attualmente integrata come opzione multimodale per la mobilità urbana nell’ambito del paradigma MaaS in diverse città europee, al fine di identificare il suo ruolo come opzione multimodale e le possibili sfide e ostacoli che potrebbero essere affrontati durante l’integrazione. Vengono presentati 4 casi di implementazione nelle città di Lipsia, Göteborg, Vienna e Tolosa. Il primo riguarda l’integrazione attraverso le Mobility Stations (Leipzig Mobil). Il secondo e terzo caso riguardano programmi pilota di MaaS (UbiGo e SMILE), e anche una piattaforma MaaS operativa completa nel terzo caso (WienMobil). Il quarto caso presenta un programma per promuovere il carpooling come opzione multimodale per alqune zone commerciali della città (CHUMS). La conclusione di questo lavoro è che le modalità condivise possono svolgere un ruolo come opzione multimodale per la mobilità urbana, come supporto per il primo/ultimo miglio intorno al trasporto pubblico (la spina dorsale della mobilità urbana). Questa integrazione può avvenire sia in modo fisico o digitale. Sono state identificate le principali sfide per la sua integrazione, come sono il finanziamento, disponibilità dello spazio, sviluppo del trasporto pubblico, partnership e collaborazione, paradigmi culturali, e altri.
Tesi di laurea Magistrale
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