This dissertation wants to study reshoring, a phenomenon that consists in moving within national borders those activities previously relocated in foreign countries looking for competitive advantages. The relevance of this phenomenon is underlined by the concern shown by politics, institutions, public and private bodies in recent years. This work wants to analyse those aspects not yet deepened, proposing useful results for businesses and institutions. After a deep analysis of scientific papers about reshoring, it has been possible to identify the gaps in the existing researches. Research questions have been formulated starting from some of these gaps. By using secondary data about the cases of Italian companies that carried out reshoring it has been possible to acquire a complete view of the phenomenon limited to the Italian context, highlighting its characteristics. And in addition, five classes of companies characterised by similar features and behaviours have been identified. This classification is useful for all Italian companies that are considering reshoring of production activities and that want to know the strategies and decisions taken by other companies with similar characteristics. Finally, an analysis of national and international initiatives to support the phenomenon have highlighted the main commonalities and differences between different geographical contexts. The subsequent comparison between national initiatives and those drivers considered more important by Italian companies have allowed to highlight how these activities support businesses and what more could be done. The main limits of this study concern the use of secondary data and the lack of reliable quantitative results. This lack is conditioned by the behaviour of companies that made public this kind of decisions only in the rarest cases and because of the "youth" of the phenomenon, which therefore limits the data availability.

Questa tesi ha come obiettivo quello di approfondire il reshoring, fenomeno che consiste nello spostamento all’interno dei confini nazionali di attività in precedenza delocalizzate in paesi stranieri alla ricerca di vantaggi competitivi. L’importanza di questo fenomeno è sottolineata dall’interesse che la politica, le istituzioni, gli enti pubblici e privati hanno dimostrato negli ultimi anni. Nello specifico si vogliono analizzare in profondità gli aspetti non ancora oggetto di analisi, proponendo risultati utili ad imprese e istituzioni. Dopo un’approfondita analisi di documenti scientifici riguardanti il reshoring, è stato possibile identificare i gap delle ricerche esistenti. Partendo da alcuni di questi gap, sono state formulate le domande di ricerca. Attraverso l’utilizzo di dati secondari riguardanti i casi di aziende italiane che hanno effettuato operazioni di reshoring è stato possibile acquisire una visione di insieme del fenomeno limitatamente al contesto italiano, evidenziandone le caratteristiche. Inoltre, sono state individuate cinque classi di aziende contrassegnate da caratteristiche e comportamenti similari. Tale classificazione risulta utile per tutte le imprese italiane che stanno prendendo in considerazione la possibilità rimpatriare la produzione e che vogliono venire a conoscenza del tipo di strategie e decisioni prese da altre imprese con caratteristiche simili. Infine, un’analisi delle iniziative nazionali ed internazionali a supporto del fenomeno ha consentito di evidenziare i principali punti in comune e differenze all’interno di contesti differenti. Il successivo confronto tra le iniziative nazionali e i driver considerati più importanti dalle imprese italiane ha consentito di evidenziare in che modo tali attività supportano effettivamente le imprese e cosa di più ci sarebbe da fare. I limiti principali di questo studio riguardano l’utilizzo prevalente di dati secondari e la mancanza di risultati quantitativi consistenti. Tale mancanza è dovuta prevalentemente alla scarsa propensione delle aziende a condividere informazioni riguardo questo tipo di operazioni e alla “giovinezza” del fenomeno che pertanto ne limita la disponibilità di dati.

Proposal for a methodology to support reshoring decisions of Italian companies

ALMICI, ENRICO
2016/2017

Abstract

This dissertation wants to study reshoring, a phenomenon that consists in moving within national borders those activities previously relocated in foreign countries looking for competitive advantages. The relevance of this phenomenon is underlined by the concern shown by politics, institutions, public and private bodies in recent years. This work wants to analyse those aspects not yet deepened, proposing useful results for businesses and institutions. After a deep analysis of scientific papers about reshoring, it has been possible to identify the gaps in the existing researches. Research questions have been formulated starting from some of these gaps. By using secondary data about the cases of Italian companies that carried out reshoring it has been possible to acquire a complete view of the phenomenon limited to the Italian context, highlighting its characteristics. And in addition, five classes of companies characterised by similar features and behaviours have been identified. This classification is useful for all Italian companies that are considering reshoring of production activities and that want to know the strategies and decisions taken by other companies with similar characteristics. Finally, an analysis of national and international initiatives to support the phenomenon have highlighted the main commonalities and differences between different geographical contexts. The subsequent comparison between national initiatives and those drivers considered more important by Italian companies have allowed to highlight how these activities support businesses and what more could be done. The main limits of this study concern the use of secondary data and the lack of reliable quantitative results. This lack is conditioned by the behaviour of companies that made public this kind of decisions only in the rarest cases and because of the "youth" of the phenomenon, which therefore limits the data availability.
SEREGNI, MARCO
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
21-dic-2017
2016/2017
Questa tesi ha come obiettivo quello di approfondire il reshoring, fenomeno che consiste nello spostamento all’interno dei confini nazionali di attività in precedenza delocalizzate in paesi stranieri alla ricerca di vantaggi competitivi. L’importanza di questo fenomeno è sottolineata dall’interesse che la politica, le istituzioni, gli enti pubblici e privati hanno dimostrato negli ultimi anni. Nello specifico si vogliono analizzare in profondità gli aspetti non ancora oggetto di analisi, proponendo risultati utili ad imprese e istituzioni. Dopo un’approfondita analisi di documenti scientifici riguardanti il reshoring, è stato possibile identificare i gap delle ricerche esistenti. Partendo da alcuni di questi gap, sono state formulate le domande di ricerca. Attraverso l’utilizzo di dati secondari riguardanti i casi di aziende italiane che hanno effettuato operazioni di reshoring è stato possibile acquisire una visione di insieme del fenomeno limitatamente al contesto italiano, evidenziandone le caratteristiche. Inoltre, sono state individuate cinque classi di aziende contrassegnate da caratteristiche e comportamenti similari. Tale classificazione risulta utile per tutte le imprese italiane che stanno prendendo in considerazione la possibilità rimpatriare la produzione e che vogliono venire a conoscenza del tipo di strategie e decisioni prese da altre imprese con caratteristiche simili. Infine, un’analisi delle iniziative nazionali ed internazionali a supporto del fenomeno ha consentito di evidenziare i principali punti in comune e differenze all’interno di contesti differenti. Il successivo confronto tra le iniziative nazionali e i driver considerati più importanti dalle imprese italiane ha consentito di evidenziare in che modo tali attività supportano effettivamente le imprese e cosa di più ci sarebbe da fare. I limiti principali di questo studio riguardano l’utilizzo prevalente di dati secondari e la mancanza di risultati quantitativi consistenti. Tale mancanza è dovuta prevalentemente alla scarsa propensione delle aziende a condividere informazioni riguardo questo tipo di operazioni e alla “giovinezza” del fenomeno che pertanto ne limita la disponibilità di dati.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/137263