The thesis proposes a consideration on the relationship between a place of worship and the contemporary city, assuming that religious centres could be possible tools for social integration and urban regeneration. The metropolitan city of Milan has been subjected to intense urban and social transformations over the last decades. Continuous migratory flows have contributed to the shaping of the new face of this heterogeneous and multicultural city. There is consequently an exponential growth of non-local religious communities by tradition contextually to a noticeable and gradual decline of faithful practitioners in the Ambrosian Church. The extent of this phenomenon is supported by numbers and data making it more urgent and present. The survey is addressed in particular to the Orthodox Coptic community that has been present in Northern Italy since the 1970’s; this community has about twenty thousand worshippers (about a third of the total amount of Egyptians living there). Egyptians Copts are an integrated entity in the city of Milan – now at the second generations -, but they are at same time also culturally active and conservative about their own traditions. Most of the community’s places of worship are characterized by a certain introverted relation to the surrounding context and by a difficult recognition, basically for economic reasons. These conditions can make sometimes hard to have a real dialogue and a mutual understanding, and this situation precludes opportunities of possible opening and collective growth. The aim is to explore architectural solutions that respect the cultural identity and religious nature of architectural complexes dedicated to communities. On the other hand, there is an attempt to adapt the project to the characteristics of the urban context, enhancing the social role of places of worship as a pole of aggregation and regeneration. The result of this research is a design and planning proposal that could express an actual cultural position through the language of contemporary architecture. On the one hand this attitude welcomes and enhances the foreign presence as a treasure for the Italian territory, on the other hand it promotes integration through an architectural re-reading of the classical styles of a culture that is different from the one this community is now rooted in.

L’elaborato di tesi propone una riflessione rispetto al rapporto tra luogo di culto e città contemporanea, nella convinzione che i centri religiosi si possano intendere come possibili strumenti di integrazione sociale e riqualificazione urbana. La città metropolitana di Milano è stata soggetta negli ultimi decenni a intense trasformazioni urbane e sociali. Continui flussi migratori hanno contribuito a plasmare il nuovo volto di una città eterogenea e multiculturale. In tale contesto, parallelamente a una sensibile e progressiva diminuzione di fedeli praticanti nella chiesa ambrosiana, si assiste a una crescita esponenziale delle comunità religiose non locali per tradizione. L’entità del fenomeno, supportata numeri e dati significativi, ne conferma l’attualità e l’urgenza sul fronte urbano e sociale. L’indagine è rivolta nello specifico alla comunità copta ortodossa, presente nel Nord Italia dagli anni ‘70 con circa ventimila fedeli nel territorio diocesano, circa un terzo sul numero totale degli egiziani stabilitivisi. Gli egiziani copti rappresentano, a Milano in particolare, un’entità integrata nel territorio presente ormai da due generazioni, ma anche culturalmente attiva e conservatrice delle proprie tradizioni. La maggior parte degli spazi adibiti al culto della comunità è caratterizzata da una certa introversione rispetto al contesto circostante e da una difficile riconoscibilità esteriore, fondamentalmente per motivi economici. Tali condizioni talvolta generano situazioni di incomunicabilità tra la comunità religiosa e quella cittadina che precludono opportunità di apertura al dialogo e di crescita collettiva. L’intento è quello di esplorare soluzioni architettoniche che rispettino l’identità culturale e la natura religiosa dei complessi dedicati alle comunità e allo stesso tempo si adattino alle caratteristiche del contesto urbano valorizzando il ruolo sociale dei luoghi di culto come polo di aggregazione e rigenerazione. L’esito della ricerca consiste in una proposta progettuale che esprime una posizione culturale quanto mai attuale attraverso il linguaggio dell’architettura contemporanea. Tale atteggiamento dal un lato accoglie e valorizza la presenza straniera come una ricchezza per il territorio italiano, dall’altro favorisce l’integrazione attraverso una rilettura architettonica degli stilemi classici di una cultura differente da quella in cui questa comunità si è ormai radicata da un punto di vista sociale.

Spazi sacri metropolitani. La presenza copta nel milanese : progetto per un complesso religioso

TINTI, ALESSIA MARIA;VIGANO', GIULIA;CATTANEO, ELENA
2016/2017

Abstract

The thesis proposes a consideration on the relationship between a place of worship and the contemporary city, assuming that religious centres could be possible tools for social integration and urban regeneration. The metropolitan city of Milan has been subjected to intense urban and social transformations over the last decades. Continuous migratory flows have contributed to the shaping of the new face of this heterogeneous and multicultural city. There is consequently an exponential growth of non-local religious communities by tradition contextually to a noticeable and gradual decline of faithful practitioners in the Ambrosian Church. The extent of this phenomenon is supported by numbers and data making it more urgent and present. The survey is addressed in particular to the Orthodox Coptic community that has been present in Northern Italy since the 1970’s; this community has about twenty thousand worshippers (about a third of the total amount of Egyptians living there). Egyptians Copts are an integrated entity in the city of Milan – now at the second generations -, but they are at same time also culturally active and conservative about their own traditions. Most of the community’s places of worship are characterized by a certain introverted relation to the surrounding context and by a difficult recognition, basically for economic reasons. These conditions can make sometimes hard to have a real dialogue and a mutual understanding, and this situation precludes opportunities of possible opening and collective growth. The aim is to explore architectural solutions that respect the cultural identity and religious nature of architectural complexes dedicated to communities. On the other hand, there is an attempt to adapt the project to the characteristics of the urban context, enhancing the social role of places of worship as a pole of aggregation and regeneration. The result of this research is a design and planning proposal that could express an actual cultural position through the language of contemporary architecture. On the one hand this attitude welcomes and enhances the foreign presence as a treasure for the Italian territory, on the other hand it promotes integration through an architectural re-reading of the classical styles of a culture that is different from the one this community is now rooted in.
MOLON, MARCO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-dic-2017
2016/2017
L’elaborato di tesi propone una riflessione rispetto al rapporto tra luogo di culto e città contemporanea, nella convinzione che i centri religiosi si possano intendere come possibili strumenti di integrazione sociale e riqualificazione urbana. La città metropolitana di Milano è stata soggetta negli ultimi decenni a intense trasformazioni urbane e sociali. Continui flussi migratori hanno contribuito a plasmare il nuovo volto di una città eterogenea e multiculturale. In tale contesto, parallelamente a una sensibile e progressiva diminuzione di fedeli praticanti nella chiesa ambrosiana, si assiste a una crescita esponenziale delle comunità religiose non locali per tradizione. L’entità del fenomeno, supportata numeri e dati significativi, ne conferma l’attualità e l’urgenza sul fronte urbano e sociale. L’indagine è rivolta nello specifico alla comunità copta ortodossa, presente nel Nord Italia dagli anni ‘70 con circa ventimila fedeli nel territorio diocesano, circa un terzo sul numero totale degli egiziani stabilitivisi. Gli egiziani copti rappresentano, a Milano in particolare, un’entità integrata nel territorio presente ormai da due generazioni, ma anche culturalmente attiva e conservatrice delle proprie tradizioni. La maggior parte degli spazi adibiti al culto della comunità è caratterizzata da una certa introversione rispetto al contesto circostante e da una difficile riconoscibilità esteriore, fondamentalmente per motivi economici. Tali condizioni talvolta generano situazioni di incomunicabilità tra la comunità religiosa e quella cittadina che precludono opportunità di apertura al dialogo e di crescita collettiva. L’intento è quello di esplorare soluzioni architettoniche che rispettino l’identità culturale e la natura religiosa dei complessi dedicati alle comunità e allo stesso tempo si adattino alle caratteristiche del contesto urbano valorizzando il ruolo sociale dei luoghi di culto come polo di aggregazione e rigenerazione. L’esito della ricerca consiste in una proposta progettuale che esprime una posizione culturale quanto mai attuale attraverso il linguaggio dell’architettura contemporanea. Tale atteggiamento dal un lato accoglie e valorizza la presenza straniera come una ricchezza per il territorio italiano, dall’altro favorisce l’integrazione attraverso una rilettura architettonica degli stilemi classici di una cultura differente da quella in cui questa comunità si è ormai radicata da un punto di vista sociale.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/137347