Verifica di diversi modelli di infiltrazione nella modellistica idrologica a scala di bacino in bacini pre alpini e semi-aridi

The Lombard territory of the Seveso-Olona-Lambro (SOL) basin represents a significant example of hydraulic-environmental criticality deriving from a strong urbanization, as it is inserted in a densely developed and industrialised area. In our study context, in particular, flood damages have risen exponentially in the last 60 years and in the last decades this territory has been hit hardly by many full events. This thesis aims to verify how different methods for soil infiltration calculation can improve the forecast of floods. We will use 3 concentrated methods: the empirical method of SCS-CN (1972) and those physically based on Philip (1957) and Green-Ampt (1911). In particular these last two methods implemented at the basin scale for the first time within the distributed hydrological model FEST. It’s also going to evaluate the efficiency of a multimodel approach in order to compensate for the various intrinsic uncertainties present in the individual models. In the second part of this thesis, the objective is to evaluate whether these same models can also be applied on semi-arid basins such as the Spanish ones (in our case around Valencia) with particular morphological characteristics and different distribution of precipitations in terms of frequency and intensity.

Il territorio lombardo del bacino Seveso-Olona-Lambro (SOL) rappresenta un esempio significativo di criticità idraulica-ambientale derivante da una forte urbanizzazione, in quanto esso è inserito in un’area densamente sviluppata e industrializzata. Nel nostro contesto di studio, in particolare, i danni da esondazioni sono aumentati esponenzialmente negli ultimi 60 anni e negli ultimi decenni questo territorio è stato colpito duramente da numerosi eventi di piena. La presente tesi si pone l’obiettivo di verificare come diversi metodi per il calcolo dell’infiltrazione del suolo, possano migliorare la previsione delle piene. Si andranno ad utilizzare 3 metodi concentrati: il metodo empirico del SCS-CN (1972) e quelli fisicamente basati di Philip (1957) e Green-Ampt (1911). In particolare questi ultimi due implementati a scala di bacino per la prima volta all’interno del FEST. Inoltre si valuterà l’efficienza di un approccio multimodel in modo da compensare le varie incertezze intrinseche presenti nei singoli modelli. Nella seconda parte di questa tesi, l’obiettivo consiste nel valutare se questi stessi modelli possono essere applicati anche su bacini semi-aridi come quelli spagnoli (nel nostro caso attorno a Valencia) con caratteristiche morfologiche particolari e distribuzione delle precipitazioni ben differenti in termini di frequenza e intensità.