Evaluation of the effects of lime injection on the electric arc furnace performances

In recent years, the pneumatic injection of lime in Electric Arc Furnaces by use of insufflation lances has acquired interest in becoming a viable tool for the steelmaking industry, thanks to its surprising results in terms of reduction of the specific raw material consumption, foaming benefits, operational cost benefits and improvement in environmental aspects. The Acciaierie di Calvisano steelmaking plant, in collaboration with Unicalce S.p.A. decided to implement this new system of lime delivering, in place of the traditional procedure, which is based on lime addition in lumps within the scrap bucket. The aim of this thesis is to evaluate and validate the potential benefits of injecting lime in fine particles, compared to the standard technique. For this purpose, data for more than 1200 heats was acquired and 46 slag samples was analyzed. Results showed considerable savings in electrical consumptions, oxygen, methane, lime and CO2 emitted.

Negli ultimi anni, l’iniezione pneumatica di calce nel forno elettrico ad arco, mediante l’utilizzo di lance di insufflaggio, ha acquisito un sempre maggior interesse come valido strumento per l’industria della produzione dell’acciaio, grazie ai suoi sorprendenti risultati in termini di riduzione dei consumi specifici delle materie prime, benefici nello schiumeggiamento, benefici sui costi operativi e miglioramenti dal punto di vista ambientale. L’impianto delle Acciaierie di Calvisano, in collaborazione con Unicalce S.p.A., ha deciso di implementare questo nuovo sistema di trasposto calce al posto della procedura tradizionale, che prevedeva l’aggiunta di calce in zolle direttamente all’interno delle cesta di rottame. Lo scopo di questa tesi è quello di analizzare e validare gli eventuali benefici che si ottengono con l’iniezione della calce in pezzatura fine, comparandola con la procedura standard. A questo proposito, sono stati raccolti dati per più di 1200 colate, campionati ed analizzati 46 campioni di scoria. I risultati hanno mostrato un considerevole risparmio in termini di consumi elettrici, di ossigeno, di metano, di calce e CO2 emessa.