Abstract Iraq marshlands were traditionally a place of great balance between man and nature, materials and needs. In 1988 a half million Marsh Dwellers lived in the marshlands. At the end of 1991 Sadam Hossein drained, dried and burned the marshes and their villages. At least 300,000 Marsh Dwellers died, fled or were resettled. By 2000, less than a tenth of the original population remained close to the Euphrates and the Tigris. A 2001 United Nations Environmental Program report called "the disappearance of the Mesopotamian marshlands" a major "environmental catastrophe that will be remembered as one of humanity's worst engineered disasters." Restoration of the Mesopotamian Marshlands at the confluence of the Tigris and Euphrates carries political, cultural, and economic significance beyond the ecology of the wetland areas. The majority of the former marshlands are still wastelands, and returning marsh dwellers are returning to nothing. This creates both a challenge and opportunity to creatively design a restoration that allows for traditional lifestyles intersecting the modern world. This study is concerned with the efficiency of such initiatives in dealing on a local level with problems facing humanity as a whole. The objective of this study is to look at the restoration process of marshland villages by taking Abu Alnarsy village as a case study. In this thesis the potential of the eco village concept, to serve as alternative development model, will be examined together with the influence that these developments might have on marshlands and its rural settlements. It discusses how such a marshland village can orient its process of re-development with collaborative efforts capitalizing on the existing assets of water, settlements and special ecology by integrating social, economic, and environmental elements. Most importantly research shows that these two ideals of marshland restoration and a modern lifestyle for the people, provide environmental sustainability and at the same time quality standards for people who are leaving there.

Abstract Le paludi dell’Iraq sono state storicamente un luogo di bilanciamento del rapporto tra uomo e natura, tra risorse e bisogni. Nel 1988 queste terre erano abitate da mezzo milione di “abitanti delle paludi”, nonostante cio’ nel 1991 Sadam Hossein fece bonificare queste aree prosciugando e bruciando le paludi e i villaggi che vi si trovavano. Si calcola che la cifra delle persone che sono decedute o che sono state forzate a spostarsi in altre zone sia superiore alle 300.000. Nel 2000 meno di un decimo della popolazione originaria abitava ancora la zona in cui Tigri ed Eufrate confluiscono. Uno studio del 2001 del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente ha definito “la sparizione delle paludi della Mesopotamia” un incredibile “catastrofe ambientale che verra’ ricordata come uno dei disastri ideati dall’uomo”. Il recupero delle aree paludose tra il Tigri e l’Eufrate ha dunque un forte significato politico, culturale ed economico che trascende il valore meramente ambientale di queste zone che in gran parte si trovano tutt’ora in uno stato di abbandono, facendo si che gli abitanti che ritornano nella zona non trovino che terre aride. Questa situazione e’ allo stesso tempo sfida e opportunita’ di definire in modo creativo un recupero di stili di vita tradizionali in un contesto moderno. La presente ricerca si concentra sull’efficienza di queste iniziative che cercano di risolvere a livello locale alcune sfide che l’umanita’ si trova ad affrontare globalmente. L’obiettivo di questa ricerca e’ di osservare al processo di recupero dei villaggi che si trovano all’interno delle paludi concentradosi sul villaggio di Abu Alnarsy come caso studio, mettendo in rislato la potenzialita’ del concetto di “eco-villaggio” come modello di sviluppo alternativo, rapportato all’influenza di questo sulle paludi e gli insediamenti rurali dell’area. Uno dei temi affrontati dalla ricerca e’ come un villaggio delle paludi possa orientare il proprio sviluppo e recupero con uno sforzo collaborativo di sfruttare in maniera oculata le risorse presenti: acqua, infrastrutture e la particolare ecologia del luogo con lo scopo di integrare elementi sociali, economici e ambientali. In particolare la ricerca mostra come l’idea del recupero delle zone paludose e di stili di vita contemporanei per gli abitanti, possano svilupparsi in maniera sostenibile a livello ambientale permettendo allo stesso tempo un innalzamento degli standard di qualita’ per la vita delle popolazioni residenti.

Reread of Iraq Marshlands' restoration project. Reconstruction of Abu Alnarsy case study with eco-village approach

HAJIMOHAMMADKARIMABADI, SORAIYA
2009/2010

Abstract

Abstract Iraq marshlands were traditionally a place of great balance between man and nature, materials and needs. In 1988 a half million Marsh Dwellers lived in the marshlands. At the end of 1991 Sadam Hossein drained, dried and burned the marshes and their villages. At least 300,000 Marsh Dwellers died, fled or were resettled. By 2000, less than a tenth of the original population remained close to the Euphrates and the Tigris. A 2001 United Nations Environmental Program report called "the disappearance of the Mesopotamian marshlands" a major "environmental catastrophe that will be remembered as one of humanity's worst engineered disasters." Restoration of the Mesopotamian Marshlands at the confluence of the Tigris and Euphrates carries political, cultural, and economic significance beyond the ecology of the wetland areas. The majority of the former marshlands are still wastelands, and returning marsh dwellers are returning to nothing. This creates both a challenge and opportunity to creatively design a restoration that allows for traditional lifestyles intersecting the modern world. This study is concerned with the efficiency of such initiatives in dealing on a local level with problems facing humanity as a whole. The objective of this study is to look at the restoration process of marshland villages by taking Abu Alnarsy village as a case study. In this thesis the potential of the eco village concept, to serve as alternative development model, will be examined together with the influence that these developments might have on marshlands and its rural settlements. It discusses how such a marshland village can orient its process of re-development with collaborative efforts capitalizing on the existing assets of water, settlements and special ecology by integrating social, economic, and environmental elements. Most importantly research shows that these two ideals of marshland restoration and a modern lifestyle for the people, provide environmental sustainability and at the same time quality standards for people who are leaving there.
LONGO, ANTONIO
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
21-lug-2010
2009/2010
Abstract Le paludi dell’Iraq sono state storicamente un luogo di bilanciamento del rapporto tra uomo e natura, tra risorse e bisogni. Nel 1988 queste terre erano abitate da mezzo milione di “abitanti delle paludi”, nonostante cio’ nel 1991 Sadam Hossein fece bonificare queste aree prosciugando e bruciando le paludi e i villaggi che vi si trovavano. Si calcola che la cifra delle persone che sono decedute o che sono state forzate a spostarsi in altre zone sia superiore alle 300.000. Nel 2000 meno di un decimo della popolazione originaria abitava ancora la zona in cui Tigri ed Eufrate confluiscono. Uno studio del 2001 del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente ha definito “la sparizione delle paludi della Mesopotamia” un incredibile “catastrofe ambientale che verra’ ricordata come uno dei disastri ideati dall’uomo”. Il recupero delle aree paludose tra il Tigri e l’Eufrate ha dunque un forte significato politico, culturale ed economico che trascende il valore meramente ambientale di queste zone che in gran parte si trovano tutt’ora in uno stato di abbandono, facendo si che gli abitanti che ritornano nella zona non trovino che terre aride. Questa situazione e’ allo stesso tempo sfida e opportunita’ di definire in modo creativo un recupero di stili di vita tradizionali in un contesto moderno. La presente ricerca si concentra sull’efficienza di queste iniziative che cercano di risolvere a livello locale alcune sfide che l’umanita’ si trova ad affrontare globalmente. L’obiettivo di questa ricerca e’ di osservare al processo di recupero dei villaggi che si trovano all’interno delle paludi concentradosi sul villaggio di Abu Alnarsy come caso studio, mettendo in rislato la potenzialita’ del concetto di “eco-villaggio” come modello di sviluppo alternativo, rapportato all’influenza di questo sulle paludi e gli insediamenti rurali dell’area. Uno dei temi affrontati dalla ricerca e’ come un villaggio delle paludi possa orientare il proprio sviluppo e recupero con uno sforzo collaborativo di sfruttare in maniera oculata le risorse presenti: acqua, infrastrutture e la particolare ecologia del luogo con lo scopo di integrare elementi sociali, economici e ambientali. In particolare la ricerca mostra come l’idea del recupero delle zone paludose e di stili di vita contemporanei per gli abitanti, possano svilupparsi in maniera sostenibile a livello ambientale permettendo allo stesso tempo un innalzamento degli standard di qualita’ per la vita delle popolazioni residenti.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/1382